Le Case della
Salute sono un modello già presente in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana,
il nostro Assessore Regionale Marroni le considera i pilastri della riforma del
sistema sanitario Toscano varata nel 2012 (DGR 1235/2012). Alla fine del 2014
le Case della Salute, in Toscana, saranno 120.
Nel 2013 vengono finanziate 54 Case della salute (DGR 47/2013) con 8.200.00 €, di questi una quota (aggiuntiva) è destinata
alla riconversione dei Piccoli Ospedali, infatti leggiamo:
"Criteri di riparto
1. Implementazione del modello assistenziale Casa della salute
Risorse disponibili: € 8.200.000,00
Beneficiari: aziende USL
Criteri di riparto: ad ogni azienda USL viene assegnata una quota base ed una calcolata in base all’indice di accesso al FSR (v. allegato B). Sarà inoltre assegnata una quota aggiuntiva per interventi che prevedano la riconversione di piccoli ospedali, da quantificarsi in base alla valutazione del progetto."
Quali sono i piccoli Ospedali che saranno
riconvertiti?
Ce lo dice la DGR 334/2013, allegato A, quella
che l’Assessore dichiara di conoscere, vi mettiamo il link al documento in modo da
poterlo visionare.
Come vedete gli Ospedali che dovranno essere
riconvertiti in Case della Salute sono 9, tutti piccoli presidi di territori
disagiati montani ed insulari che ricevono una quota aggiuntiva ciascuno pari a 55.555,56
€, per la loro riconversione.
Da notare che la Provincia di Grosseto è quella più
martoriata, è prevista la riconversione di 4 ospedali su 5: riflettete
su quanto contiamo nell'ambito politico toscano!
Non crediamo ci sia da aggiungere altro se non che
non condividiamo affatto le sicurezze che manifestano i nostri Amministratori
rispetto alla salvaguardia del nostro Ospedale, anzi il loro atteggiamento
desta solo molta preoccupazione.
Non comprendiamo la ragione che porta i nostri
Amministratori a fidarsi più delle promesse dei Dirigenti dalla ASL, che di
quanto contenuto negli atti ufficiali della Regione Toscana.
E’ di quegli atti, che nelle sedi Istituzionali si
deve chiedere conto! La politica delle promesse ha determinato la lenta,
silenziosa e inesorabile decadenza del nostro Presidio.
Quale valore dare alle rassicurazioni della ASL, quando
neppure i Patti Territoriali, che già ci hanno fortemente penalizzato , vedono ancora
la loro piena attuazione? Eppure sono stati firmati a Luglio dai Sindaci.
Sinceramente sembra di assistere ad una commedia dove ognuno recita la stessa parte: la ASL rassicura gli Amministratori, gli Amministratori rassicurano i cittadini; noi leggiamo i documenti e questi raccontano un'altra storia.
"visto che alle case della salute sono destinate le emergenze meno gravi, cioè i "codici bianchi", e che si è ventilato che lì debbano fare esperienza i medici neodiplomati, mica siamo in una grossa città che ha l'ospedale funzionante, mi domando che "fine" faremo a Pitigliano con quei pochi spiccioli di finanziamento..... Anna Ghetti
RispondiEliminaIo invece mi domando.... tutti sti soldi per la riconversione... o se li tenessero no?
RispondiEliminail problema no è ne una questione di risparmio ne di conversione, il problema è solo di carattere politico.Il nostro sidaco, ancora in attesa di verificare l'attuabilità dei patti firmati il 26/7/2013, assiste ingessato difronte ad una smobilitazione già in atto da qualche tempo affrancata anche dagli accordi sottoscritti. Ci chiediamo come mai la Regione smantella in u ottica di risparmio e poi da il via alla costruzione da Prato a Massa di 4 mega ospedali i soli 102 Km percorribili i appena un ora,Il tempo per noi per raggiungere Grosseto. Sorge il dubbio che dietro questa politica di riorganizzazione muovano altri interessi di altro tipo. Li chiamano ospedali ad alta densità di cura direi ad alta densità di voto.....per cortesia non abbiamo più l'ospedale, ma non siamo così stupidi da non comprendere dove sono le responsabilità da tali scelte scellerate!!!
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