lunedì 30 gennaio 2012

Ancora Sanità: Interviene Lucia Matergi


Ciao a tutte e a tutti,
ero a Casteldelpiano, ieri,(sabato 28 n.d.r.) invitata dal Pd locale che aveva sentito l'esigenza politica di organizzare un incontro tutto incentrato sulla salute. Il tema è ovviamente fomdamentale per la vita delle comunità e l'occasione della stesura del Piano sociosanitario integrato regionale mette i territori nell'urgenza di non solo di essere informati, ma anche di utilizzare tutti gli strumenti utili a far sentire la propria voce. Il Piano è stato licenziato dalla Giunta Regionale da poco e attualmente è passato alla IV commissione consiliare, di cui faccio parte, per il vaglio necessario. In questa fase stiamo procedento alle audizioni di istituzioni, associazioni e soggetti che a vario titolo operano nel settore sociale e sanitario. Non è la prima fase di ascolto, visto che nella scorsa primavera la commissione ha girato per tutte le province della toscana per ascoltare suggerimenti, individuare bisogni e proposte al fine di dare un contributo vero alla stesura del Piano. Stessa cosa ha fatto l'assessore Scaramuccia. A giugno la commissione è stata presente anche a Grosseto, sia in incontri con gli amministratori, sia con i cittadini. Io attribuisco grande importanza al contatto con i territori, perchè se vogliamo che non si scrivano leggi astratte, magari perfette sotto il punto di vista della giurisprudenza ma inefficaci, allora va bene chiudersi nelle segrete stanze, ma se vogliamo recuperare il senso profondo della legge, che è quello di valorizzare i percorsi di vita civile, dobbiamo ascoltare, vagliare e arrivare ad una sintesi che includa l'esperienza, dandole prospettiva. in realtà Pitigliano mi è comparsa solo nei volti di due donne, Diva e Giovanna. La prima, all'iniziativa organizzata sulla sanità dal PD di Manciano, durante la festa dell'Unità, Giovanna ieri a Casteldelpiano. Insomma, due partite fuori casa. Evidentemente le questioni del sociale e del sanitario interessano poco il paese "ufficiale", ma sono viste nel loro giusto (e pesante) valore da chi è attento ad una politica attenta ai temi e ai problemi veri.
Ieri si è parlato dei piccoli ospedali, visto che in una parte del piano c'è poca chiarezza sulla sorte del pronto soccorso al loro interno. E' noto che il riordino della rete ospedaliera è uno dei temi fondamentali per la salute di una comunità, così come è noto che le regioni fanno i conti con diminuzioni allarmanti dei trasferimenti statali destinati alla salute dei cittadini. Ma questo naturalmente non è motivo sufficiente per chiudere servizi. La sfida è riuscire a spendere più efficacemente le risorse a disposizione. Efficacemente significa anche nella sicurezza dei cittadini. Lo dico perchè sono state giudicate operazioni di mero risparmio le chiusure di alcuni reparti che in realtà non riuscivano più a garantire ai cittadini una risposta adeguata al bisogno. Mi riferisco, per esempio, alla chiusura dei punti nascita, nel cui ridimensionamento la motivazione principale è quella per cui al di sotto di un certo numero di parti all'anno non è garantita la sicurezza nè alla madre nè al neonato. Questo per dire che in un mondo in cui i progressi scientifici si rincorrono a ritmi incredibili e determinano il miglioramento di strumenti e tecniche, è corretto garantire pari opportunità di cura a tutti i cittadini, quindi dare loro la possibilità di accedere ai presidi capaci di rispondere nella maniera più aggiornata possibile. I piccoli ospedali andranno verso una concentrazione su alcune branche mediche, per garantirne la qualità, collegandosi per il resto a presidi di cura di zona più vasta. Ma il pronto soccorso esistente va presidiato, perchè rimane come punto di riferimento per i territori, sia per risolvere le emergenze più ricorrenti, sia per stabilizzare gli stati più gravi e rendere possibile il loro trasferimento, in sicurezza, anche con l'uso dell'elisoccorso.
L'ho fatta un po' lunga e non ho detto molte cose che potrebbero servire per chiarire molti aspetti di un Piano importante, che deve essere colto nella sua complessità. Io, comunque, ci sono!
Un saluto,

Lucia Matergi

Lucia Matergi è Consigliere Regionale, eletta nelle file PD, e membro della IV commissione, Sanità e Politiche Sociali.

domenica 29 gennaio 2012

Nel Paese delle Meraviglie

Io non so se viviamo nel paese dei paradossi o peggio, il nostro è il Paese delle Meraviglie, nel quale la candida ed ingenua Alice vagava sbigottita e un po' stralunata.
E mi domando siamo sempre stati così o lo siamo diventati? So che qualcuno, a questa premessa avrà già cambiato pagina, sentendosi offeso, ma vi prego un po' di pazienza e andiamo avanti.

Ieri pomeriggio (sabato 28 ), nella sala del Consiglio nel Comune di Castel del Piano si è svolto un incontro per parlare del nuovo Piano Sanitario Sociale Integrato che sta per essere portato e votato in Consiglio Regionale, probabilmente verso la fine di marzo.
L'incontro è stato organizzato dal PD locale e sono stati invitati i rappresentanti regionali a rispondere alle preoccupazioni della popolazione
In breve, i cittadini di Castel del Piano e degli altri Comuni montani si sono accorti che il nuovo piano, anzi, pardon, intanto si sono accorti che in Regione si stava lavorando alla stesura di un nuovo Piano e scusate non è poco, poi leggendolo hanno scoperto che alcune delle norme relative al riordino dei piccoli ospedali non erano di loro gradimento e hanno chiesto chiarimenti a chi di dovere.
Il partito di maggioranza ha fatto proprie le richieste delle popolazioni e assieme agli Amministratori Locali ha organizzato l'incontro.

Vi sembra tutto fin troppo normale vero? Si ma non qui ad Alicecity. Intanto quanti cittadini sapevano o sanno che è in elaborazione un nuovo Piano Sanitario? Lo sa il nostro PD locale? E i nostri Amministratori? E i nostri rappresentanti politici di qualunque razza o colore?

Ma a che serve un Piano Sanitario? Bazzecole, niente di importante...è solo lo strumento di programmazione dei prossimi anni, quello che deciderà come ci possiamo curare, quali servizi troveremo nel nostro ospedale, quanto dobbiamo attendere per una visita, quanti posti letto avremo assegnati, quanto personale, quanti soldi, se avremo un pronto soccorso e di che genere...a altre sciocchezzuole del genere.

Ora arriva il bello: la Commissione Sanità della  Regione ha stilato un documento corposo, più di 400 pagine e nel farlo si è avvalsa della collaborazione di tecnici, cittadini, amministratori, associazioni, poi è iniziata la fase ci ascolto, il documento è ancora una bozza finchè non viene approvata dal Consiglio Regionale, non solo, sul sito della Regione oltre al documento scaricabile, c'è uno spazio destinato a cittadini, associazioni... che possono inviare osservazioni, proposte, consigli. 
Inoltre, da marzo ad agosto 2011 si sono succeduti incontri nelle varie cittadine della regione, è stato presentato il Piano e sono state raccolte le osservazioni.
Ancora,  là dove, Amministrazioni, associazioni, forze politiche, gruppi di cittadini lo richiedono la Commissione organizza incontri, come quello di oggi a Castel del Piano.

A Pitigliano, alias Alicecity, nulla di tutto questo, come se non ne avessimo bisogno; la questione Ospedale e più in generale i servizi sanitari e sociali sono uno degli aspetti che necessitano di maggior attenzione, dal pediatra di famiglia, ai servizi al disagio socio-psicologico, ai servizi agli anziani fino al nostro Presidio ospedaliero, 118, emergenza- urgenza, etc...etc...etc.

Intanto per saperne un po' di più, siamo andati ad Castel del Piano, gli Amministratori Locali c'erano tutti, Arcidosso, Santa Fiora, ovviamente Castel del Piano e anche il Presidente dell'Ex Comunità Montana dell'Amiata grossetana, e per la regione il Consigliere e membro della Commissione Sanità Lucia Matergi e l'Assessore Annarita Bramerini.
Hanno illustrato velocemente i punti salienti: mantenimento dei piccoli ospedali delle zone montane e la riorganizzazione della rete ospedaliera a cominciare da quelle strutture che in questi anni non hanno subito riassetti, organizzazione in termini di efficacia e di efficienza dei vari Pronto soccorso, mantenimento dei servizi in essere.
Poi è stato aperto un lungo dibattito con i presenti.

A fine incontro abbiamo chiesto a Lucia Matergi che ne sarà di Pitigliano, ci ha risposto che a parte le questioni generali che ha illustrato, per il  dettaglio occorre analizzare il piano nelle parti che ci riguardano, ha concluso dicendo che sarebbe utile fare un incontro simile anche a Pitigliano. 
Giusto, non ci è sembrato il caso di informarla che a Pitigliano i nostri Amministratori e politici sono molto impegnati a fare altro... 

Anche a Massa Marittima si sono svolti in questi giorni incontri per illustrare cosa cambia e cosa rimane nelle previsioni del Piano. 
Il 17 febbraio a Grosseto il Piano  sarà illustrato dall'Assessore regionale Daniela Scaramuccia.
Torniamo da noi, nel nostro bel paese delle meraviglie, inconsapevoli e beati; ogni tanto i nostri amministratori intervengono sui quotidiani locali, invocano attenzione per l'Ospedale e noi siamo tranquilli, intanto le occasioni, quelle serie, quelle nelle quali si possono fare azioni e interventi passano, passano sopra la testa di tutti,  maggioranze, opposizioni, forze politiche... ma che ci importa, siamo quasi in campagna elettorale, e vai, un po' di gossip, qualche pettegolezzo, le chiacchiere nei bar e in piazza romperanno la monotonia, per un po' avremmo di che parlare.




sabato 21 gennaio 2012

L'Accordo della Capanella

Se non fosse che siamo nella remota provincia dove i fatti locali hanno appunto il clamore della chiacchera di piazza o al massimo del bar e le vicende del posto non hanno alcuna valenza o conseguenza sullo scacchiere internazionle e perciò sarà presto dimenticato e archiviato, quello che è accaduto venerdì scorso alla Pizzeria Ristorante La Capannella sul Fiora, potrebbe benissimo essere ricordata come "l'Accordo della Capannella".

Suona bene e conferisce alla vicenda un appeal  evocativo, da cosa importante come Il Congresso di Vienna, o per arrivare ai giorni nostri il Protocollo di Kyoto....
Insomma in questi giorni anche nella sonnacchiosa provincia ci sono argomenti che tengono sveglia l'opinione pubblica.

Si racconta che alla Pizzeria in questione, si sia svolta una cena, tra i rappresentanti del PD locale, vice sindaco compreso, con la rappresentante del PDL, sempre di Pitigliano e un rappresentante di zona dell'UDC in trasferta a Pitigliano dalla vicina Sovana, più qualche altro invitato dei rispettivi entourages.
Le solite chiacchere, riferiscono che ad organizzare il tutto sia stata la segreteria del PD, ora la notizia per alcuni, non fa altro che aggiungere onta a vergogna.

Non sappiamo se l'incontro abbia suggellato qualche tipo di accordo, ma se andasse in porto, ricordatelo come l'Accordo della Capannella.
Ora che lo sappiamo siamo preparati e non sussulteremo se alle prossime elezioni, con grande disinvoltura, verrà presentata una lista con PDL più PD senza L e UDC, è un bene che abbiano scelto per questo genere d'incontro un luogo così "poco esposto", almeno ci daranno il tempo di abituarci all'idea.
Per adesso i rispettivi aficionados imprecano e gridano allo scandalo.
Certo è che, se le segreterie di questi partiti che da sempre si guardano in cagnesco, arrivano a tanto significa che davvero non c'è più religione, non tanto l'UDC che sappiamo non sono tanto "schifignosi" ma il PDL e il PD...

Intanto nel mondo reale...
Stamani si è svolto all'auditorium della BCC un incontro pubblico, organizzato dalla BCC di Pitigliano, si parlava di lavoro e della capacità di fare impresa, i relatori sono stati Niccolò Ammaniti, scrittore di fama e autore di molti libri di successo e il Professor Claudio Cecchi ordinario di sviluppo rurale presso la Facoltà di Economia dell'Università degli studi La Sapienza di Roma.
Tra il pubblico anche gli studenti degli Istituti Superiori del comprensorio, Pitigliano, Manciano e Acquapendente, insomma un appuntamento importante.

Non c'erano invece, almeno non ce ne siamo accorti,  i rappresentanti delle forze politiche locali, sì coloro che stanno pianificando, è proprio il caso di dirlo, A TAVOLINO, il futuro del nostro paese; che siano stati impegnati a "spartirsi la torta" dei voti?




martedì 17 gennaio 2012

RACCOLTA DIFFERENZIATA... ANCORA!

Bene ragazzi, anzi, male ragazzi…
Torniamo a parlare della raccolta differenziata. Come da noi anticipato già nel post del 20 giugno 2011 e come poi riconfermato anche dall’articolo del “Tirreno” datato 2 ottobre 2011, siamo l’ultima ruota del carro per quanto riguarda la raccolta differenziata. Noi, che ci vantiamo tanto di appartenere ad una regione come la Toscana che è la culla di tutta la cultura italiana e che, francamente, tra bellezze artistiche e naturalistiche, è semplicemente splendida; noi, che abitiamo i paesi del tufo, che siamo stati protagonisti dell’integrazione tra ebrei e cattolici, che ancora possiamo fregiarci del vantaggio di avere una sinagoga funzionante nel nostro bel territorio; sì, proprio noi, che in passato siamo stati capaci di tanto… oggi siamo il fanalino di coda della raccolta differenziata in Toscana.
Abbiamo fatto integrazione culturale e religiosa; siamo stati capaci di costruire paesi e castelli e strade che ancora oggi tutto il mondo ci invidia; siamo stati geniali nell’inventarci un idioma che è solo nostro e che ci differenzia sia dai toscani che dai laziali, perché è un perfetto mix dei due dialetti e ci rende veramente unici. Eppure, non riusciamo a separare la plastica dal vetro e il vetro dalla carta e la carta dall’indifferenziata. Solo un micragnoso 10,61% (entro dicembre 2011, avremmo dovuto per legge raggiungere il 65% della raccolta differenziata) di noi sa che la carta e il cartone si mettono nei secchioni bianchi e gialli, e che sia la carta che il cartone vanno ridotti di volume (schiacciandoli, tagliandoli o riducendoli in pezzi); solo il 10,61% di noi sa che vetro, plastica, tetrapak e lattine vanno inserite all’interno delle campane verdi adatte all’uopo. Preferiamo pagare la spazzatura un 20% in più di ecotassa piuttosto che informarci su come dovremmo comportarci per fare la differenziata in modo opportuno e pretendere che chi ci amministra ci garantisca sia facilitazione al differenziare che indicazioni su come e dove farlo.
Per esempio: qualcuno di voi sa se c’è ancora l’apposito raccoglitore di medicine scadute? E quello per le pile usate, che sono altamente inquinanti? C’è un punto di raccolta per gli olii bruciati (che NON vanno scaricati giù per il tubo….)? E, in mancanza della tanto ricordata “Isola Ecologica”, presente negli ultimi 4 bilanci preventivi e mai portata a termine, dove si portano i rifiuti ingombranti?
Prima cosa vogliamo ricordare a tutti che, dopo un periodo di circa un anno in cui i nostri Comuni sono stati costretti a trasferire i propri rifiuti dalla discarica del Tafone (chiusa all’improvviso a causa di impicci giudiziari) a quella di Poggio La Billa, nei pressi di Abbadia San Salvatore, con un notevole aumento del prezzo (circa il 25%)  per ogni tonnellata di indifferenziata prodotta.  Per fortuna, negli ultimi tempi, l’attività del Tafone è ripresa e i nostri Comuni stanno finalmente pensando, insieme alla Co.Se.Ca. (ditta che si occupa del trasporto dei nostri rifiuti in discarica e della discarica stessa), di introdurre la raccolta differenziata “porta a porta”. Ma il Comune di Sorano, come già annunciato anche sulla nostra pagina Facebook, ha messo in previsione di aumentare le bollette sulla spazzatura del 13% per i propri cittadini per far fronte ai maggiori costi sostenuti per circa un anno.
Vorremmo poi darvi alcune informazioni di base sull’ubicazione dei punti di raccolta, per lo meno nella zona di Pitigliano (ci auguriamo che gli abitanti degli altri paesi che ci leggono, scrivano nei commenti dove sono ubicati i punti di raccolta nella propria zona):
·        Per i rifiuti ingombranti: il punto di raccolta è al Fungo, poco sopra l’ingresso della Cantina Sociale, ma solo il martedì mattina. Dal Comune ci consigliano, comunque, di mettersi in contatto con i loro operai. È bene comunque sapere che gli operai sono spesso lì, e che aprono quando arriva qualcuno con qualche rifiuto ingombrante… e che, in nessun caso, è concesso scaricare tali rifiuti alle Quattro Strade che “tanto poi arrivano gli operai del Comune a portarseli via”. Capito?
·        L’apposito raccoglitore di medicine scadute si trova invece accanto alla farmacia di fronte all’ospedale, in Largo Ciacci. Magari non sarà evidenziato con il rosa o l’arancione, ma c’è, guardate bene!
·        Per quanto riguarda gli olii bruciati, sappiate che la Coop ha un grande raccoglitore proprio dietro il negozio, quindi basta scendere con la macchina fino alla porta posteriore (dietro l’ingresso principale, per capirsi) e chiedere a qualcuno dove è possibile scaricare gli olii bruciati. È gratis, la Coop è obbligata ad avere un raccoglitore di tali olii e sarebbe stupido non approfittarne, non credete?
In attesa di potervi dare ulteriori notizie sui modi migliori di raccogliere gli altri tipi di rifiuti speciali, vi salutiamo e vi raccomandiamo un comportamento da buoni cittadini. Il “tanto lo fanno tutti” o anche “tanto lo fa qualcun altro al posto mio” non è più tollerabile!

lunedì 9 gennaio 2012

OGM: il MANIFESTO

Chi sono quelli di Gruppo Movimentato?
Chi scrive sul blog dietro l’acronimo OGM (che, ricordiamo, significa Gruppo d’Opinione in Movimento)? Ormai è quasi un anno che la gente se lo chiede … 

OGM è fatto da un gruppo di persone che, in un dato momento della loro vita, sono riusciti ad incavolarsi abbastanza dell’apatia con cui si governa nel nostro paese ed hanno deciso di CHIEDERE e PROPORRE.
OGM è fatta da un gruppo  indignato di persone che lavorano in vari campi, alcuni nel pubblico, altri nel privato e che sanno che il tempo per fare le cose non basta mai ma che, nonostante ciò, hanno deciso di incontrarsi, cercare informazioni, NON DELEGARE più a nessuno la ricerca di risposte alle tante domande che qualsiasi persona di buon senso del nostro territorio si pone.

Perché il nostro ospedale sta andando a rotoli e nessuno ci dice niente? Perché le vie cave stanno diventando impraticabili, una dopo l’altra, lasciate all’incuria e nessuno fa niente? Perché il nostro turismo diventa sempre più mordi e fuggi nonostante le belle strutture di accoglienza che abbiamo nel nostro territorio, e nessuno  se ne preoccupa? Perché i giovani se ne vanno e, per quelli che restano, non c’è niente di meglio da fare se non una battaglia a gavettoni durante l’estate e nessuno si pone delle domande? Perché, per ogni iniziativa che qualsiasi privato cittadino dotato di un po’ di fantasia ha, la risposta è sempre “non ci sono i soldi”? Perché la nostra raccolta differenziata è da terzo mondo e nessuno se ne cura?

Ecco, noi tutte queste domande ce le siamo fatte e abbiamo dedicato parte del nostro tempo andando a cercare le risposte; spesso ci siamo riusciti, altre volte, probabilmente, abbiamo smosso le acque. Ma MAI, mai ci siamo arresi alle prime, mancate risposte “non si può fare, lasciate perdere”.

Chi siamo dunque? Persone che non si arrendono, persone che non ritengono esaurito il loro compito nel momento in cui mettono una croce sopra una scheda elettorale, persone che non delegano ad un fantomatico partito la vita politica del proprio paese. 

Noi siamo FUORI DAI PARTITI, MA DENTRO LA POLITICA. Ogni cosa che facciamo è politica, poiché poniamo domande e cerchiamo risposte. Perché vogliamo che il nostro territorio sia BEN GOVERNATO, e non ci arrendiamo di fronte ai tecnocrati incapaci e/o svogliati  seppure democraticamente eletti.

Noi siamo ogni cittadino che ha trovato il proprio lavoro non grazie a qualche santo in paradiso o grazie alla tessera di un partito; noi siamo ogni cittadino che non si è annoiato di stare in questo paese e che prova fastidio a vedere tanta apatia da parte della propria classe politica in primo luogo; noi siamo ogni cittadino  a cui spiace vedere i giovani partire per trovare un buon lavoro e tornare soltanto nel periodo delle ferie; noi siamo ogni cittadino  che crede che il nostro territorio abbia delle potenzialità enormi e inespresse; noi siamo ogni cittadino stufo di vedere sempre le solite facce presentarsi alle elezioni comunali, quelle facce che rispondono solo alle logiche di partito e hanno, alle spalle, “famiglie” numerose che possono garantire un certo bacino di voti ma che non hanno capacità politiche degne di nota.

Per comunicare e dialogare con tutti abbiamo usato degli strumenti nuovi per la politica locale: una semplice pagina di Facebook come Gruppo Movimentato , un BLOG “Parole Libere OGM”  e su You Tube OGM inchieste, attraverso i quali abbiamo fatto conoscere gli argomenti che ci hanno interessato e appassionato e con i quali è stato possibile a tutti esprimere, anche in forma anonima, il proprio parere.

Cosa faremo da grandi?
Cosa faremo in un futuro che vogliamo evolutivo?  
Sicuramente continueremo questo lavoro d’inchiesta, per essere da stimolo a chiunque ci legge, per permettere a tutti di capire che CHIEDERE è UN DIRITTO e CONOSCERE è UN DOVERE per qualsiasi buon cittadino che decida di non arrendersi alla morte sociale e culturale di un paese come il nostro. Anche a costo di rompere qualche specchio!

Vogliamo contribuire a costruire a  un futuro per noi, ma soprattutto per i nostri figli che permetta, a chi decide di rimanere nel nostro comprensorio, una qualità di vita soddisfacente utilizzando tutte le risorse  del territorio: umane, naturali, culturali e professionali, tramite progetti interagenti tra loro, eco-compatibili, innovativi, rispettosi della nostra storia e delle nostre tradizioni.

Per far ciò, vi è bisogno di tutte le persone che condividono lo scopo e vogliono mettersi in gioco per essere artefici del proprio futuro.
Questo è OGM!