Al nostro incontro sul turismo fatto mercoledì scorso in quel dell’Hosteria di Pantalla, hanno partecipato varie personalità tra tutte quelle che erano state invitate: le guide turistiche e ambientali, alcuni proprietari di agriturismi e bed&breakfast, la proprietaria di un ristorante e qualche “idealista” del turismo.
Oltre all’interno del paese, andrebbero
maggiormente valorizzati alcuni tesori naturalistici di cui siamo detentori,
come Poggio Strozzoni, Poggio Rota e, naturalmente, le tanto decantate Vie
Cave. Qualcuno pensa che si sarebbe dovuto incoraggiare una più fattiva
collaborazione con la Comunità Montana….
Le guide turistiche parlano poi della carenza dei servizi
base: mancano parcheggi e bagni pubblici. È come invitare a casa un ospite ma
non avere sedie per farlo sedere e non avere una toilette per farlo ristorare.
A Pitigliano arrivano molte gite, quindi pullman oltre
che macchine e camper, e andrebbero tutti accolti in uno spazio che sia anche
ricco di servizi, non solo quelli di base, in modo da poter garantire
l’accoglimento dei bisogni del turista.
C’è poi chi parla dell’informazione: in un epoca come la
nostra, in cui davvero siamo bombardati di notizie alla velocità della luce,
pare fondamentale creare una rete informatica che ci permetta, come paese, di
essere pubblicizzato in modo capillare. È ovvio però che l’informazione che
passa sul nostro paese deve essere reale: è inutile e controproducente
permettere che passino notizie od offerte false, che creano false speranze nel
turista che ci sceglie, che quindi se va deluso e non fa certo buona pubblicità
a noi!! L’informazione andrebbe anche intesa come comunicazione coi paesi a noi
vicini; solo costruendo una rete di bellezza e varietà culinarie (ad esempio) o
termali potremmo garantire una maggiore soddisfazione e quindi un maggior tempo
di permanenza del turista.
Cosa manca quindi? Sicuramente un’idea più globale e
programmatica per mettere d’accordo tutte le proposte che gli ottimi operatori
del settore che abbiamo mettono in essere; sicuramente i servizi di base, come
prima detto, in modo che il turista si senta ben accolto fin da subito, senza
essere costretto a fare la caccia al tesoro per cercare parcheggio e a chiedere la carità ai bar per andare al
bagno. Una informazione capillare, che invogli ogni potenziale viaggiatore a
voler assaporare le nostre beltà e il nostro stile di vita in toto e che lo
segua anche nel suo ritorno a casa, perché anche il feed back di ritorno è
importante. Ma, più di tutto, manca una
visione globale del turismo, una guida, una organizzazione a livello centrale
che faccia funzionare tutti gli ingranaggi nel verso giusto, che metta in luce
tutte le nostre particolarità e la nostra unicità d’offerta.
E ora una riflessione che nasce dalla lettura di questo
documento, è l’ elenco delle cose che mancano a Pitigliano per farne un luogo
veramente turistico, è datato 22 ottobre 1995, questa la sintesi di quella riunione sul Turismo.
- Il centro storico
- I bagni pubblici
- I parcheggi
- La segnaletica
- L’accoglienza
- Gli eventi
- L’artigianato
- Destagionalizzazione
Validissime vecchie argomentazioni dette ora a Pantalla da
gente nuova, a dimostrazione dello stato di immobilismo in cui versa il turismo
pitiglianese da circa venti anni. La causa prima è stata l’incapacità da parte
degli Amministratori di comprendere la reale importanza del turismo ai fini
dello sviluppo economico del territorio
comunale.
Occorre ora una operazione
immediata di recupero che ponga le sue basi su due cardini: cultura e
partecipazione.
l'unico modo per realizzare i propri sogni e svegliarsi.......SVEGLIAMOCI..
RispondiEliminacredo che Pitigliano non sia come 17 anni fa, ma molto peggio, perche' il mondo attorno a lui ha fatto dei passi avanti e dunque Pitigliano rimane in dietro
RispondiEliminanon tutto e' perduto, com diceva l'ottimo Maestro Manzi ... non e' mai troppo tardi ... basta solo aver voglia di pensare a Pitigliano ed ai pitiglianesi
e come dice Vittorio Svegliamoci