sabato 10 marzo 2012

La Politica è morta, Viva la Politica


Pitigliano,  il nostro splendido centro in collina di poco più di 4.000 anime, è da più di un anno,  lo scenario di un esperienza politica unica e mai vista prima, che ha avvicinato tante persone di talento e buona volontà a lavorare intorno ad un progetto culturale.

Il gruppo conosciuto sotto l’acronimo OGM ( Gruppo di Opinione in Movimento) e grazie all’ ”omino” rosso del logo, comunica la propria attività sulle pagine di un blog  “Parole Libere OGM” e sul profilo fb di Gruppo Movimentato, pubblica su you tube le proprie inchieste, a breve avrà il  sito web, dialoga costantemente con i cittadini anche attraverso un giornalino la cui distribuzione avviene con ricorrenza nei locali pubblici.
Tanti strumenti, quindi per consentire, ad un numero sempre maggiore di persone di recuperare la PAROLA, intesa come comunicazione, dialogo, confronto e anche scontro.
Riaffermare il valore della parola, in un contesto purtroppo abituato a non comunicare, a non confrontarsi sul merito delle questioni che decidono della qualità della nostra vita è  riaffermare il diritto di ogni cittadino di conoscere, di farsi un opinione ed esprimerla. Questa per noi  è un’operazione anzitutto culturale, essenziale ed alla base del processo di rinascita e di sviluppo  delle molte potenzialità inespresse della nostra comunità, processo inevitabile per  riappropriarsi e correggere la politica che regola ogni aspetto della vita di ognuno.

Dice Stefano  Gentili nell’interessante analisi apparsa sul Tirreno di giovedì 8 marzo che la politica dei partiti mostra palesemente il proprio fallimento, fallimento che esprime nel momento in cui non è più il luogo del confronto, del dialogo, della sperimentazione, quando cioè in politica la parola perde la sua funzione,
Stefano Gentili è da sempre un osservatore attento, che sa leggere quanto accade nel mondo e nel suo paese, cita i referendum, i movimenti, i blog, le pagine di fb strumento al quale lui stesso si è affidato per ridare la parola alla gente.

Stefano riconosce che la politica si fa altrove, sulle piazze virtuali, ma sembra essere l’unico dei politici locali ad essersene accorto.
La piazza virtuale diventa infatti uno dei laboratori del fare politica, quella costruita con la partecipazione, con l’apporto di ognuno, con l’elaborazione del progetto, l’altro nasce dall’incontro con la gente; i partiti si chiudono a riccio, hanno paura della contaminazione, difendono le posizioni: noi ci mescoliamo con le persone, ascoltiamo, vogliamo sapere, chiediamo suggerimenti e proposte.

In un anno di attività abbiamo avvicinato tante persone e tante persone sono diventate OGM, si sono informate e formate, adesso chiediamo alla gente di elaborare con noi un programma politico per far rialzare la testa al nostro bel paese; non parliamo dei nomi, non parliamo della lista, ma discutiamo sulle idee.

La campagna elettorale, monotona e noiosa, imperversa, i partiti sempre più soli, nel  segreto delle stanze o durante improponibili cene propongono gli stessi nomi, scandalose alleanze,  nessuna novità, né idee.

Noi intanto andiamo avanti, facciamo il nostro percorso  con lucidità e pragmatica, attivando tutte le competenze necessarie per assumersi responsabilmente il compito di amministrare, ma nella consapevolezza di sentirsi fermamente, gioiosamente e liberamente fuori da ogni logica, legame, vicinanza o inciucio con la politica malata degli accordi e delle alleanze.

La politica è morta? No, grazie a Dio solo quella malata.


5 commenti:

  1. Segue con interesse da tempo il Blog e conosco molti di voi. Iniziativa mai tentata prima nel nostro territorio, sicuramente la vecchia politica all'inizio vi ha deriso, ora si accorgono di voi.Mi meraviglio , che vi facciate andare in brodo di giuggiole per le cose dette da Stefano. Per carita' vere, ma per un "attento osservatore" della politica locale dette troppo tardi, altro significato se dette 6 mesi fa. Troppo facile l'esercizio politico, ora in questo momento tutti sono bravi, si accorgono che il cittadino ha bisogno di rappresentarsi con mezzi nuovi e vuole partecipare a costruire il futuro. Io non ci sto', quelle cose le poteva dire chiunque in questo momento, dopo la primavera araba, le sorprese nelle varie primarie del PD, i vari Blog, che il vento stava cambiando, si poteva prevedere da tempo. Troppo, troppo facile . Naturalmente solo i politici locali non se ne erano accorti.

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    1. Interessante sarebbe stata,(mi riferisco all'iniziativa del Gentili) se fatta in tempi non sospetti.Adesso i giochi e le liste sono fatte.
      E'solo un modo per riabilitare qualche "politicotto" locale protagonista della disastrosa esperienza amministrativa della giunta Seccarecci.
      Meditate gente ...meditate

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  2. Non è andare in "brodo di giuggiole" commentando l'iniziativa di Stefano Gentili, lui ha aperto un profilo di fb per consentire alle persone di dialogare, di confrontarsi sulle proposte che le varie liste faranno durante la campagna elettorale, quindi a nostro avviso l'iniziativa è valida, altra cosa è pensare che lo spazio di Stefano possa servire per dare un contribuire a costruire nuovi percorsi, anche noi riteniamo che sia un po' tardi visto che come si usa dire i giochi sono fatti e a questo punto diventa impossibile per ragioni di tempo, pensare che possa incidere nelle scelte e svolgere la funzione di indirizzo della politica.
    Sul piano della comunicazione e del confronto rimane una iniziativa lodevole.

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  3. In questo momento si parla di 5/8 liste ma vi rendete conto? è possibile che in un paese di 4000 abitanti succede questo? alla fine come va a finire ? Chi vincerà passerà per un pugno di voti, vedrete che serviranno le famiglie e i gruppi quelli che hanno sempre contato per mandare su il sindaco.
    Non c'è speranza di cambiamento e alla fine si metteranno insieme, perchè chi ha voglia di andare su a tutti i costi accetta ogni soluzione.

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  4. io spero di no! sarebbero veramente arrivati alla frutta, di sicuro le abitudini della vecchia politica sono dure a morire. spero invece che si facciano da parte ormai hanno dato tutto e sono finiti sia come politici che come politicanti, che hanno ormai da fare e proporre di nuovo? la domanda è: in questi 5 anni allora cosa hanno fatto? e visto che il paese è regredito a sezione staccata del terzo mondo, grazie a loro, mi sembra il momento di una primavera araba anche a Pitigliano!!!!

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