I.S.I.S F. Zuccarelli Pitigliano |
In occasione dell'approvazione del Piano Scolastico Provinciale, facemmo un focus sulla situazione allarmante del nostro Istituto Zuccarelli che vede la chiusura definitiva del corso per Geometra e una emorragia nelle iscrizioni al corso di Ragioneria e Commercio.
Una situazione inaccettabile quindi, sulla quale occorre intervenire ed in maniera tempestiva, analizzando le criticità esistenti e trovando adeguate soluzioni in tempi rapidi, prima cioè dell'approvazione del prossimo Piano Scolastico che generalmente avviene ogni anno in dicembre.
All'epoca del post, per avere maggiori informazioni, ci rivolgemmo all'Ass.re Scuola e Università della Provincia Cinzia Tacconi ed a Giovanna Longo, Consigliere provinciale e componente della Commissione Scolastica provinciale: entrambe manifestarono preoccupazione per il nostro Istituto, la disponibilità della Commissione a lavorare localmente per individuare soluzioni e la necessità di avviare quanto prima un tavolo di lavoro con tutte le componenti sociali interessate con lo scopo di avanzare proposte da inserire nel nuovo Piano Scolastico.
Liceo Linguistico di Sorano |
Il Sindaco Vanni ci ha ricevuto la mattina di sabato 2 Giugno, e ci ha subito illustrato la situazione derivata dal riordino.
Nei nostri Istituti superiori per l'anno scolastico 2012 2013 abbiamo complessivamente 436 iscritti, siamo praticamente sul filo di lana, dal momento che per legge occorrono un minimo di 400 iscrizioni in Istituti in zone montane, la situazione del Linguistico di Sorano ad esempio che raccoglie per il 50% alunni provenienti dalla Provincia di Viterbo diventa sempre più gravosa proprio per sostenere il trasporto scolastico al quale contribuisce anche il Comune.
Allo Scientifico di Manciano ci sono difficoltà per formare la prima classe a causa del numero degli iscritti.
Il Sindaco ci dice che, anche per quanto riguarda la scuola di base la situazione non è rosea: l'accorpamento in un unico istituto provoca la diminuzione dei collaboratori scolastici, i bidelli per intenderci, il cui numero scende da 22 a 15, i collaboratori svolgono la vigilanza sui minori e senza di loro la scuola resta chiusa, la loro diminuzione mette a rischio l'apertura di tutti e 11 plessi scolastici (le singole scuole di infanzia elementare e media di Castell'Azzara, Pitigliano e Sorano), mentre sul fronte docenti, almeno per questo anno non si registrano diminuzioni.
Liceo Scientifico e ITI di Manciano |
Con il Sindaco parliamo della necessità di affrontare in modo serio e sistematico la questione degli Istituti Superiori, lui riferisce di aver già avuto al riguardo un colloquio con l'Asse.re provinciale e conviene sulla necessità di procedere alla diversificazione dell'offerta scolastica che da una parte intercetti gli interessi formativi dell'utenza, cercando di recuperare parte del pendolarismo scolastico, dall'altra saper rispondere alla richiesta di nuove professioni del nostro territorio, conviene anche sulla necessità di dare impulso alla formazione professionale.
Alla nostra richiesta di farsi promotore dell'avvio di un tavolo di lavoro territoriale risponde che è sua intenzione assumere questo ruolo e che porterà la proposta all'Unione Comunale ed ai suoi colleghi Sindaci di Manciano e Pitigliano.
Ci lasciamo con la promessa venire informati su quanto accade e con la conferma della nostra disponibilità a dare una mano.
Possiamo quindi dire "Eppur si muove" almeno in ambito scolastico? Spero nella giusta direzione!
RispondiEliminaSembra di sì, ma occorre sempre vigilare, non per sfiducia ma perchè i tempi amministrativi sono sempre biblici mentre su questa questione non possiamo far passare un anno in più, a novembre le proposte dovranno essere fatte, e soprattutto dovranno essere sensate e percorribili, dovranno tenere conto degli interessi degli alunni e dei settori economici del territorio, come vedi Silvia non c'è da perdere tempo.
Eliminasarebbe opportuno trovare dei nuovi indirizzi soprattutto in relazione alle aspettative del territorio da un punto di vista professionale quindi ci si potrebbe indirizzare verso un alberghiero o un agrario o qualsiasi altra formazione che possa sostenere i giovani anche relativamente a delle professioni che possono essere svolte tendendo presente le priorità lavorative di quest'area. Considerando che un alberghiero che potrebbe accentrare richieste anche a livello nazionale, come per altre sedi, potrebbe creare un indotto economico non indifferente.
RispondiEliminaSicuramente occorre pensare a nuovi sbocchi formativi ed occupazionali, per individuarli però accorre agire con metodo, e il metodo esiste ed quello che ci permette di agire tentando di limitare i rischi che ogni scelta o cambiamento possono rappresentare. Ci hanno spiegato che occorre utilizzare i dati, leggerli ed elaborarli in modo significativo, quelli relativi alle frequenze, agli abbandoni, al pendolarismo, individuare e quantificare le richieste di addetti, individuare i settori.
RispondiEliminaTutta questa premessa è per dire che non possiamo più sbagliare, non c'è più tempo e dobbiamo essere sicuri di fare le scelte giuste che si traducano nel giro di poco tempo in risultati tangibili.