L’incontro pubblico per la presentazione delle primarie del
Centro Sinistra è stata, almeno questa volta pubblicizzata attraverso
volantini, mail e lettere inviate anche a chi, pur essendo iscritto, non riceva alcuna comunicazione
da diverso tempo.
Alle 18 nella sede del PD in Piazza S. Gregorio ci sono una
ventina di persone, alla spicciolata ne arrivano altre 3, 23 in tutto compreso
il commissario, nominato dopo le dimissioni del segretario avvenuta all'indomani della disfatta elettorale di maggio.
Nella sede del
circolo qualche volto nuovo, ma per la maggior parte i soliti
frequentatori di sempre, salta all'occhio qualche assenza, come quella dell’ex segretario Francesco Savelli
e di Diva Bianchini capolista di una lista civica che ha corso nelle ultime
Amministrative e candidata alla Provincia nelle file del PD nell'ultima elezione.
Si rivedono invece alcuni “vecchi noti”, quelli che per varie ragioni si sono
allontanati dal partito e che nel loro percorso politico hanno intrapreso
strade diverse, anche lontane dal partito di provenienza, e che hanno dato
un importante contributo alla vittoria dell’attuale maggioranza di centro
destra, ossia Camilli Mauro, Celata Emilio e Orsini Francesco.
Il Commissario Giomarelli, Segretario dell’Unione Comunale
del PD di Manciano fa una breve premessa, auspica che il partito riparta per il
bene del paese e poi passa alla spiegazione tecnica delle modalità di
svolgimento e delle regole delle primarie; chi fosse interessato a conoscerle
non ha che da andare sul sito dedicato.
La discussione stenta a partire, ci si scalda parlando di
politica nazionale, delle primarie del PDL, del governo Monti e poi le tasse,
insomma apparente relax da pausa caffè in ufficio.
In realtà l’abilità sta proprio nel riuscire a rimanere
sopra le cose, a non entrare nel merito dei temi caldi, non dico locali, per i
quali c’è un tacito accordo di non belligeranza tra le parti, almeno fino alle
elezioni politiche, tanto poi le carte si scorzano al Congresso; ma neppure a sfiorare quei temi cari alla base, come le scelte del PD in questo governo
tecnico o ancor meglio le questioni etiche, quali ad es. le indennità di carica
riconosciute ai politici di professione che soprattutto in questo momento
stridono con il profilo sociale che il partito rivendica. Il commissario
sollecitato a prendere una posizione, neppure tanto abilmente, dribbla e la butta
sulla patrimoniale.
Intanto ogni schieramento è ben rappresentato, chi non è presente
ha i suoi inviati, chi è presente, come Pietro Ferri candidato ufficiale del PD
alle ultime amministrative arriva con i rinforzi, chi ritiene sia prematuro
varcare quella soglia, come il Sindaco Camilli, ha mandato i suoi fedelissimi.
Fin qui il racconto dei fatti, ma in paese le voci e le indiscrezioni
riferiscono che il Sindaco Camilli abbia telefonato direttamente alla
segretaria di federazione, Barbara Pinzuti, insistendo per piazzare qualcuno dei suoi almeno nella direzione; ripeto indiscrezioni, vox populi.
Qualcuno tra i presenti ricorda che il PD dovrebbe cogliere
l’opportunità delle primarie per riprendere a fare politica con la gente e per
la gente, ricominciare cioè da zero avviare un percorso virtuoso che riparta
dal basso, con l’auspicio di superare le divisioni prodotte dai personalismi/protagonismi.
In realtà gli attori sono gli stessi, il rinnovamento/cambiamento
per adesso non si è ancora manifestato, perciò il fiducioso auspicio di ricominciare da zero sembra lontano da venire; in questo momento per descrivere meglio la situazione prendiamo in prestito il titolo del meraviglioso film di Massimo Troisi: "Ricomincio da tre".
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