mercoledì 28 dicembre 2011

Parliamo di Turismo - parte prima

Di turismo ci siamo occupati più volte, ma in questa fine di anno vorremmo come è consuetudine, fare qualche bilancio e anche qualche previsione.


Non lo facciamo noi ma diamo voce "agli esperti" a coloro che a vario titolo si occupano di turismo.
Abbiamo voluto cominciare, dall'inizio, per così dire, perchè per comprendere che cosa accadrà o potrebbe accadere nel prossimo futuro, dobbiamo conoscere il presente, e capire da dove si parte per immaginare dove si  potrebbe arrivare.


Intanto il 31 dicembre chiudono le APT e la gestione degli uffici sarà demandata ai Comuni, e a Pitigliano che cosa accadrà? 


Ma cominciamo dall'inizio.


Queste le domande: 


1 qual è la situazione attuale del turismo a Pitigliano?
2 cosa vorresti succedesse nel prossimo futuro?
3 cosa credi o immagini accadrà?

e un minuto circa a ciascuno per rispondere.


Abbiamo intervistato:
Diva Bianchini Ass.re al Turismo 
Velio Piccolo Economista Turistico
Susanna Formiconi Imprenditrice e proprietaria di un agriturismo.


Buona visione.

martedì 27 dicembre 2011

Siamo vicini al Sindaco, Dino Seccarecci, in un momento tanto doloroso: le nostre condoglianze vanno a lui e alla sua famiglia.
OGM

domenica 25 dicembre 2011

lunedì 19 dicembre 2011

Non dire gatto se non l'hai nel sacco!

Se è vero che i proverbi sono antica saggezza popolare, ha fatto male il Presidente della Comunità Montana, nonchè neo-Commissario che dovrà far transitare l'Ente verso l'Unione dei Comuni, nonchè Ferri Pietro, consigliere di maggioranza e uomo del PD, a non tenerlo a mente.

Consiglio Comunale di oggi (noi eravamo presenti), ore 15 un solo punto all'ordine del giorno: l'elezione dei rappresentanti nell'Unione Comunale, il Sindaco è membro di diritto, poi altri due, uno espressione della maggioranza e uno per la minoranza; le elezioni si svolgono a scrutinio segreto, una votazione per la maggioranza e una per la minoranza.

L'elezione della minoranza passa liscia. viene eletto il Consigliere Francesco Gorini, ma all'elezione della maggioranza arrivano le sorprese.
Prima sorpresa il nome del candidato non è Ferri Pietro come si vociferava con insistenza da giorni, ma Enzo Bianchi il Vicesindaco sempre uomo del PD.
Seconda sorpresa allo scrutinio, ehh sì perchè il candidato della maggioranza incassa solo 6 voti favorevoli e 6 sono schede BIANCHE.
Prima considerazione è dove è questa maggioranza, se è perfettamente spaccata in due!!!

Anche i consiglieri di minoranza rimangono sorpresi, credevano che il candidato fosse Pietro Ferri, attualmente alla guida della Comunità Montana e invece no?? Chiedono... Pietro Ferri riferisce di essere stato lui stesso a ritirare la sua candidatura per problemi personali.
Eppure anche un articolo del 3 dicembre (la Nazione), che riportava la notizia della sua nomina a Commissario della Comunità Montana, apriva con un titolo sibillino: "L'Unione dei Comuni parte da un punto fermo: Ferri Presidente" quasi a voler insinuare che si stava lavorando per "il futuro".

Ma oggi colpo di scena, Ferri non entra, almeno per adesso, nel Consiglio dell'Unione Comunale (fino al rinnovo elettorale)

Ora, che dire di questa maggioranza pasticciona? Che peggio di così non poteva fare: Il Sindaco non ha incassata l'unanimità dai suoi consiglieri, il vice sindaco ha incassato la fiducia solo parziale della sua maggioranza, il PD ha dimostrato di non avere la forza necessaria a trovare la convergenza su un suo uomo in consiglio, l'attuale presidente della Comunità Montana ha dovuto ritirare la sua candidatura "per motivi personali".

Il Sindaco era molto arrabbiato,  comprendiamo.

sabato 17 dicembre 2011

Il riordino degli Istituti Scolastici nella nostra area: l'Istituto superiore Zuccarelli

Nella prima parte vi abbiamo raccontato cosa è accaduto ai nostri Istituti scolastici dopo l'approvazione del Piano scolastico provinciale 2011-2012 e vi abbiamo spiegato che gli Istituti della Secondaria di secondo grado formeranno un unico Istituto che raccoglie le scuole di Manciano, Pitigliano e Sorano con sede a Sorano.

Una scelta obbligata a causa del numero complessivo degli iscritti, scelta necessaria che mette, per adesso i nostri Istituti in sicurezza.

Scongiurato il pericolo di vedere i nostri isituti destinati alla perdita dell'autonomia scolastica ed a finire sotto la reggenza di altri, quello che da tempo preoccupa è l'andamento del nostro Istituto Zuccarelli che ormai da anni  risente di un costante calo delle iscrizioni.

Il calo delle iscrizioni è un elemento preoccupante non solo perchè mette a rischio la sopravvivenza della scuola stessa, ma anche perchè incide sull'offerta formativa della scuola, meno alunni meno risorse, meno opportunità formative.

Il costante calo delle iscrizioni al corso per Geometri ha determinato, negli ultimi anni, l'impossibilità di formare nuove classi, attualmente c'è soltanto un quinto anno:  il corso sarà definitivamente chiuso.

Ad essere preoccupata non è solo l'utenza ma molti cittadini che vedono nella flessione dello Zuccarelli il segno di una decadenza che purtroppo sta investendo molti settori nei piccoli comuni come i nostri.

Il seguente grafico mostra l'andamento delle iscrizioni dall'A.S.2004-2005 ad oggi, è evidente che la flessione interessa soprattutto il commerciale e geometri, così come è evidente la tendenza pressochè invariata del chimico di Manciano ed un aumento del Liceo scientifico sempre di Manciano.
Il grafico non è chiarissimo ma egualmente leggibile, la colonna azzurra rappresenta lo Zuccarelli (da 202 iscritti del 2004-05 agli attuali 123), la rossa il Liceo scientifico e la verde l'Istituto Tecnico Industriale Chimico.

(il Commerciale ha attivato, da alcuni anni anche un corso serale con una 30 di iscritti).

La situazione è talmente seria che anche i nostri amministratori hanno ritenuto di fare qualcosa, infatti il 13 gennaio di questo anno, al Teatro Salvini fu organizzato un incontro pubblico, per affrontare la situazione dello Zuccarelli, l'incontro, presieduto dal Sindaco e dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, si concluse con un appello ai genitori perchè scegliessero il Liceo di Manciano rispetto a quello di Acquapendente e la promessa di fare tutto il possibile per rendere l'offerta formativa dello Zuccarelli più allettante, attraverso l'attivazione dei nuovi indirizzi proposti in quella sede, da affiancare al commerciale.

Peccato che il Piano provinciale venga approvato verso il novembre di ogni anno, l'incontro al Salvini fu organizzato con qualche mese di ritardo perchè le proposte potessero essere attive già da questo anno.
Peccato ancor di più perchè fu proprio il 2010, l'anno dedicato al riassetto degli Istituti Superiori per l'A.S. 2011-2012.
Infatti scorrendo la delibera del Piano Provinciale 2011-12, si rilevano tantissime proposte, fatte dai vari Istituti, di inserimento di nuovi indirizzi, o per l'attivazione di nuove articolazioni e di corsi per la qualifica professionale: tutti interventi volti a diversificare l'offerta degli istituti, rispondere alla richiesta formativa dei territori, attirare nuove iscrizioni, rispondere alla dispersione scolastica, intercettare la mobilità degli studenti.

Per l'Istituto Superiore Zuccarelli  l'unica proposta, poi approvata nella delibera del Piano riguarda l'articolazione in biotecnologie ambientali destinata all'Istituto Tecnico ad indirizzo chimico di Manciano: bene,  almeno uno...

E siamo a quest'anno, il Piano Provinciale è stato approvato il 5 dicembre e nonostante le promesse fatte al Salvini,  non contiene alcuna nuova richiesta; ma attenzione, seppur la Commissione Provinciale Cultura e Istruzione abbia dato la priorità al dimensionamento delle scuole di base, l'Assessore Provinciale all'Istruzione ha ritenuto utile prendere in considerazione, anche le proposte provenienti dagli istituti Superiori, e così è stato.
Insomma era ancora possibile fare qualcosa, purtroppo neppure questa volta è stato fatto nulla, neppure davanti alla certezza della prossima chiusura del corso per Geometra.

Adesso che si può fare?
Adesso però si aprono nuovi ed interessanti scenari, infatti la riorganizzazione ci consegna una situazione più forte sul piano istituzionale: vi sono 4 istituti ricadenti su tre Comuni, che faranno parte della futura Unione comunale.

Le possibilità di cambi di indirizzo e integrazioni ci sono ancora, ma si tratta di lavorare bene e con metodo.
Crediamo, anzitutto, sia utile aprire un tavolo di lavoro tra gli Enti Locali, le Istituzioni Scolastiche, le Associazioni di categoria, con il mondo del lavoro tutto, con studenti e genitori. 
Si deve cominciare analizzando i dati relativi alla dispersione scolastica e alla mobilità,  alle scelte che vengono effettuate, si tratta di  incrociare i dati con le richieste che provengono dai  settori produttivi e dal territorio, occorre far emergere e delineare il BISOGNO FORMATIVO LOCALE, poi e solo allora lavorare alle proposte.

Occorre ripensare ad una scuola agganciata ai fabbisogni di un luogo, quelli attuali ma soprattutto quelli futuri, la scuola e la formazione devono andare di pari passo con l'idea dello sviluppo che immaginiamo per il nostro territorio.

La strada l'abbiamo delineata e adesso la proposta: a nostro avviso chi ha la titolarità a costruire un percorso utile alla promozione delle nostre Scuole è il Sindaco Vanni del Comune di Sorano, lì sarà la sede dell'autonomia scolastica, e , cosa non da poco non è in scadenza...

Andremo dal Sindaco di Sorano, sicuri di trovare un interlocutore attento, proporremo  l'attivazione di un tavolo di lavoro con i soggetti interessati, in tempi brevi, gennaio al massimo febbraio, per delineare proposte ponderate e soprattutto in tempo per il prossimo novembre.

Per chi vuole approfondire: i dati sono stati raccolti presso L'Osservatorio Scolastico Provinciale, da La scuola in cifre, sul sito non sono ancora inseriti gli ultimi due anni, ma facendone richiesta, vengono inviati per posta elettronica in men che non si dica!

mercoledì 7 dicembre 2011

Il riordino degli Istituti Scolastici nella nostra area

Il 5 dicembre si è compiuto il destino degli Istituti Scolastici dell'intera provincia, in Consiglio provinciale è stato deliberato il Piano provinciale di organizzazione della rete scolastica, anno scolastico 2012-2013.

Il nuovo Piano ridisegna la rete delle autonomie scolastiche provinciali (per semplificare e per capirci le Presidenze e gli uffici Amministrativi) e sulle nostre colline la situazione che ne esce è la seguente: vengono soppressi gli Istituti Comprensivi (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, la vecchia scuola media) di Pitigliano e Sorano (non le scuole ovviamente ma le autonomie giuridiche) e verrà istituito un unico Istituto Comprensivo che possiamo chiamare di area tra i Comuni di Pitigliano, Sorano e Castell'Azzara (già facente parte del Comprensivo di Sorano), con sede a Pitigliano; l'Istituto Superiore F.Zuccarelli di Pitigliano acquisisce il Liceo Linguistico di Sorano, scorporato dal superiore di Arcidosso e trasferisce l'autonomia a Sorano, con le seguenti Scuole: Istituto Tecnico- settore economico, indirizzo finanza e marketing a Pitigliano, Liceo Scientifico a Manciano, Istituto Tecnico chimico a Manciano e Liceo Linguistico a Sorano.

Troppo difficile? Allora semplifichiamo: le scuole di base di Pitigliano, Castell'Azzara e Sorano formeranno un unico Istituto con sede a Pitigliano, le Scuole Superiori di Manciano, Pitigliano e Sorano formeranno un unico Istituto con sede a Sorano.

Perchè tutto ciò? Perchè ormai da anni si sta procedendo a razionalizzare la rete dei servizi scolastici riunendoli tra loro, in un ottica di maggiori efficacia ed economia nella gestione.

La razionalizzazione ha interessato tutta la provincia di Grosseto, per la Commissione provinciale Cultura e Istruzione, per gli Enti Locali e gli Istituti Scolastici è stato come comporre un puzzle complicato, cercando di tenere conto delle realtà territoriali, della garanzia di un'offerta scolastica adeguata e dei posti di lavoro.

 La manovra finanziaria di luglio aveva modificato i parametri delle autonomie scolastiche che, dice la legge,  sopravvivono solo in presenza di 1.000 alunni, 500 alunni per i comuni montani come i nostri.
I nostri istituti arrivano a mala pena a 300 alunni ciascuno e qualcuno neppure, perciò per salvare l'autonomia scolastica c'è una sola soluzione: mettersi insieme.

Facile no?
No, credete non è stato facile, perchè in partenza per ogni Sindaco diventa difficile accettare di mollare il proprio Istituto al collega vicino, e la sede della Scuola, la prendo io o la prendi tu??? No non è facile.

Ma non vi erano alternative, ossia l'alternativa c'era,  era non scegliere, lasciare tutto così, ma con conseguenze gravissime, non scegliere oggi avrebbe significato perdere per sempre l'autonomia e condannare i nostri Istituti a finire in reggenza sotto altri; nelle attuali segreterie ci sarebbe rimasto forse solo un addetto a svolgere gli ordinari adempimenti  e niente più. Pensate che in questo modo si sarebbe potuto garantire all'utenza un'offerta formativa di qualità?

Alla fine per fortuna i nostri Sindaci si sono accordati e hanno ritenuto che perdere una presidenza fosse migliore che perderne tre, hanno compreso che si doveva rinunciare a ragionare in termini campanilistici e così è stato.

E adesso i retroscena.
Premessa
Tra le situazioni maggiormente "monitorate" in conferenza Zonale (l'organismo nel quale si discutono le proposte del Piano) c'era quella di Pitigliano e Sorano, infatti l'Assessore Provinciale Cinzia Tacconi "Ricorda che la legge di stabilità consente alcuni margini di flessibilità in base ai quali è possibile istituire delle autonomie, nei Comuni montani compresi tra 400 e 500 studenti, negli altri tra 900 e 1.000. Afferma che questi numeri impongono la necessità di fare delle riflessioni soprattutto su Pitigliano e Sorano, tenendo conto che l’attuale situazione di reggenza (come lo Zuccarelli,n.d.r.) porterà automaticamente a perdere il dirigente amministrativo rendendo quindi la gestione dell’Istituto molto complicata"...

Ora pare che un Sindaco prossimo alla scadenza, ritenesse utile rimandare la decisione al prossimo anno e non arrivare alla campagna elettorale dovendo giustificare la perdita delle autonomie scolastiche del suo Comune, queste le voci.
Effettivamente nei verbali delle sedute della Conferenza zonale per l'Istruzione del 21 novembre 2011 (ormai il 5 dicembre era alle porte e non si poteva più tergiversare) si legge che il nostro Assessore all'Istruzione Franca Micci interviene così:
"Micci: ricorda che in effetti già da tempo si sono susseguiti degli incontri, evidenziando come all’inizio si pensava di avere ancora un anno di tempo e come invece le norme successivamente intervenute hanno imposto di rivedere queste decisioni."

Che un anno di tempo non ci fosse era stato detto in tutte le lingue, dalla componente politica e da quella scolastica che manifestavano notevole preoccupazione per una eventuale decisione in tal senso, tanto che in quella seduta  vi fu un  richiamo forte al senso di responsabilità dalla Dott.ssa Annamaria Carbone, Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Manciano e membro della Commissione Pubblica Istruzione, Cultura...della Provincia, si legge nel verbale:
"Carbone: ritiene necessario sottolineare che chi decide di non toccare gli istituti già in situazione di reggenza (come lo Zuccarelli n.d.r.) si prende la responsabilità di mettere in crisi il servizio scolastico, evidenziando come la legge di stabilità, togliendo il dirigente amministrativo agli istituti in reggenza, di fatto accorpa quell’istituto ad un altro, e sostenendo che rimanere con un Istituto in reggenza sarebbe l’ultima e la peggiore delle scelte possibili...."

Per fortuna il buon senso alla fine ha prevalso, oggi abbiamo, perlomeno per alcuni anni, la certezza del mantenimento di due importanti autonomie nei nostri Comuni, una con sede a Pitigliano e una con sede a Sorano, con l'equità che accontenta anche coloro che tengono ai propri campanili.

La prossima puntata sarà dedicata all'Istituto Superiore, a quello che è stato fatto, quello che si poteva fare e anche a ciò che è ancora possibile fare.

E per finire una proposta: gli Istituti Comprensivi E, De Amicis di Castell'Azzara, M. Vanni di Sorano e l'Umberto I di Pitigliano  dovranno trovare una nuova denominazione, che ne dite se il nuovo Istituto fosse intitolato al mitico Maestro d'Italia Alberto Manzi?

n.d.r. I testi virgolettati sono tratti dal verbale n. 4/2011 della Conferenza Zonale per l'Istruzione "Colline d'Albegna" del 21.11.2011

lunedì 5 dicembre 2011

Sono solo topi, ma il disastro è assicurato!

Ieri sera su Facebook abbiamo dato  in anteprima la notizia dell'invasione dei topi agli antichi granai, abbiamo anche ironizzato sull'accaduto giocando sul binomio topi e granai. 
Facile ironia che non nasconde l'ennesima figuraccia che incassa ancora il nostro paese: tra pochi giorni si sarebbe dovuto inaugurare una mostra di arte contemporanea, che come altre meritevoli iniziative culturali avrebbe dato lustro a Pitigliano, invece saliamo agli onori della cronaca per l'invasione dei topi e per l'incapacità di gestire un evento alla fine ordinario.

Ma non è finita qui, da come leggiamo dal Tirreno di stamani, la vicenda  assume risvolti assai più gravi ed inquietanti, in quanto è stata messo a rischio la salute e la sicurezza di un'impiegata sul posto di lavoro.

Per ultimo un pensiero all'autrice dell'opera che pare abbia "causato" l'invasione dei topi, il grande quadro, ispirato alla Pietà di Michelangelo e realizzato con  i chicchi di riso, che l'autrice ha donato al Comune e che finita in pasto ai topi.

Riportiamo l'articolo integralmente, non possiamo che esprimere il nostro sconforto davanti a tanta superficialità ed augurare all'impiegata dell'ufficio turistico una veloce guarigione.

"Ratti nell’ufficio turistico Parte la disinfestazione Impiegata finisce all’ospedale Locali riaperti sabato ma stamani ci sarà un nuovo sopralluogo A rischio il vernissage di ArtExpò previsto per il 10 dicembre

 A favorire l’insolita invasione sarebbe stato un quadro realizzato con il riso e donato al Comune dall’artista

FRANCESCA FERRI
PITIGLIANO. I ratti invadono gli ex granai
 della Fortezza Orsini, la dipendente dell’ufficio turistico finisce in ospedale e la mostra di fine anno rischia di slittare. Sono gli effetti collaterali dell’arte contemporanea a Pitigliano, dove gli ex granai, oggi riconvertiti in spazio espositivo, sembrano essere tornati all’antico uso. Quello di custodire cibarie. In questo caso, però, si tratta di cibo per topi.
Questa la cronaca. Martedì scorso nell’ufficio turistico, che occupa una parte degli ex granai, c’è un un tanfo insopportabile ed escrementi di ratto ovunque, sui ripiani, sul pavimento. Le tracce sono disgustose e inequivocabili: l’ufficio è stato invaso dai
 tarponi nelle ore di chiusura. Parte la segnalazione al Comune che, l’indomani, fa avviare la derattizzazione. L’intervento cade proprio nei giorni in cui era prevista la chiusura per permettere all’addetta di partecipare alla Borsa turismo di Firenze.
Il sabato, al rientro della signora, il locale riapre; non giunge infatti nessuna comunicazione che impone di tenere abbassata la saracinesca. L’addetta riprende il suo posto ma, alla fine della giornata, qualcosa non va. Avverte un gonfiore alla bocca e senso di svenimento e viene soccorsa e portata all’ospedale. Che siano le conseguenze dell’esposizione agli escrementi dei ratti? O forse è un’intossicazione dalle sostanze usate per la disinfestazione? I sanitari contattano subito l’operatore che ha eseguito l’opera per conoscere le sostanze impiegate. Sono la colla Top Gum, usata per le trappole, e il Nocurat, una sostanza paraffinata. Quindi chiedono consulenza del centro antiveleni di Milano che però tranquillizza: questi prodotti - spiegano i medici lombardi - non sono particolarmente nocivi dunque il consiglio è di trattare la paziente come se avesse avuto una reazione allergica. Alla signora viene fatta una flebo.
Il sospetto, a quel punto, torna sui “tarponi”. Il medico contatta il Comune e il responsabile della derattizzazione per il controllo ambientale della struttura prima della riapertura. La notizia, nel frattempo, ha fatto il giro del paese ma ancora non c’è lieto fine. La signora, che sabato era rientrata a casa nonostante il parere contrario dei medici, è tornata ieri all’ospedale per un controllo e stavolta è stata trattenuta sotto osservazione per 24 ore.
Ma da dove sono usciti questi ratti? Le cause sono ancora tutte da verificare ma le tracce lasciate dagli affamati roditori danno qualche indizio. Oltre agli escrementi e alla pipì, inequivocabili impronte di zanne di ratto vengono rinvenute su un quadro che si trova nell’area espositiva e che è stato realizzato con il riso. L’opera, di soggetto sacro e di enormi dimensioni, donata al Comune dall’artista, deve essere stata “annusata” dai
 ratti che, a quanto pare, hanno apprezzato l’inatteso banchetto.
Un banchetto che è rimasto indigesto alla malcapitata dell’ufficio turistico. Ma non solo a lei. Anche l’associazione Arcadia non l’ha digerito. Oggi, infatti, avrebbe dovuto iniziare ad allestire la mostra ArtExpò011, la cui inaugurazione è prevista per il 10 dicembre. «Domani (oggi per chi legge, ndr) faremo un sopralluogo per vedere se i locali possono essere aperti o no - spiega il custode di Arcadia, Mauro Scalampa - e nel caso non fosse possibile dovremo attendere i 15 giorni canonici che devono trascorrere dopo le disinfestazioni. Così si slitterebbe al 14 dicembre creando disagio».
Disagio che si accumula a un ricovero in ospedale, che si somma a un’opera d’arte rovinata. Ma il sindaco minimizza. «Per me non c’è nessun inconveniente - spiega Dino Seccarecci - è stata una semplice operazione di derattizzazione come ne facciamo tante. Abbiamo una convenzione col Consorzio Bonifica per fare le derattizzazioni: che notizia è che in paese ci sono i ratti?».
Ratti sì, ma che si cibano di arte contemporanea. Questa sì che è una notizia."