sabato 17 dicembre 2011

Il riordino degli Istituti Scolastici nella nostra area: l'Istituto superiore Zuccarelli

Nella prima parte vi abbiamo raccontato cosa è accaduto ai nostri Istituti scolastici dopo l'approvazione del Piano scolastico provinciale 2011-2012 e vi abbiamo spiegato che gli Istituti della Secondaria di secondo grado formeranno un unico Istituto che raccoglie le scuole di Manciano, Pitigliano e Sorano con sede a Sorano.

Una scelta obbligata a causa del numero complessivo degli iscritti, scelta necessaria che mette, per adesso i nostri Istituti in sicurezza.

Scongiurato il pericolo di vedere i nostri isituti destinati alla perdita dell'autonomia scolastica ed a finire sotto la reggenza di altri, quello che da tempo preoccupa è l'andamento del nostro Istituto Zuccarelli che ormai da anni  risente di un costante calo delle iscrizioni.

Il calo delle iscrizioni è un elemento preoccupante non solo perchè mette a rischio la sopravvivenza della scuola stessa, ma anche perchè incide sull'offerta formativa della scuola, meno alunni meno risorse, meno opportunità formative.

Il costante calo delle iscrizioni al corso per Geometri ha determinato, negli ultimi anni, l'impossibilità di formare nuove classi, attualmente c'è soltanto un quinto anno:  il corso sarà definitivamente chiuso.

Ad essere preoccupata non è solo l'utenza ma molti cittadini che vedono nella flessione dello Zuccarelli il segno di una decadenza che purtroppo sta investendo molti settori nei piccoli comuni come i nostri.

Il seguente grafico mostra l'andamento delle iscrizioni dall'A.S.2004-2005 ad oggi, è evidente che la flessione interessa soprattutto il commerciale e geometri, così come è evidente la tendenza pressochè invariata del chimico di Manciano ed un aumento del Liceo scientifico sempre di Manciano.
Il grafico non è chiarissimo ma egualmente leggibile, la colonna azzurra rappresenta lo Zuccarelli (da 202 iscritti del 2004-05 agli attuali 123), la rossa il Liceo scientifico e la verde l'Istituto Tecnico Industriale Chimico.

(il Commerciale ha attivato, da alcuni anni anche un corso serale con una 30 di iscritti).

La situazione è talmente seria che anche i nostri amministratori hanno ritenuto di fare qualcosa, infatti il 13 gennaio di questo anno, al Teatro Salvini fu organizzato un incontro pubblico, per affrontare la situazione dello Zuccarelli, l'incontro, presieduto dal Sindaco e dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, si concluse con un appello ai genitori perchè scegliessero il Liceo di Manciano rispetto a quello di Acquapendente e la promessa di fare tutto il possibile per rendere l'offerta formativa dello Zuccarelli più allettante, attraverso l'attivazione dei nuovi indirizzi proposti in quella sede, da affiancare al commerciale.

Peccato che il Piano provinciale venga approvato verso il novembre di ogni anno, l'incontro al Salvini fu organizzato con qualche mese di ritardo perchè le proposte potessero essere attive già da questo anno.
Peccato ancor di più perchè fu proprio il 2010, l'anno dedicato al riassetto degli Istituti Superiori per l'A.S. 2011-2012.
Infatti scorrendo la delibera del Piano Provinciale 2011-12, si rilevano tantissime proposte, fatte dai vari Istituti, di inserimento di nuovi indirizzi, o per l'attivazione di nuove articolazioni e di corsi per la qualifica professionale: tutti interventi volti a diversificare l'offerta degli istituti, rispondere alla richiesta formativa dei territori, attirare nuove iscrizioni, rispondere alla dispersione scolastica, intercettare la mobilità degli studenti.

Per l'Istituto Superiore Zuccarelli  l'unica proposta, poi approvata nella delibera del Piano riguarda l'articolazione in biotecnologie ambientali destinata all'Istituto Tecnico ad indirizzo chimico di Manciano: bene,  almeno uno...

E siamo a quest'anno, il Piano Provinciale è stato approvato il 5 dicembre e nonostante le promesse fatte al Salvini,  non contiene alcuna nuova richiesta; ma attenzione, seppur la Commissione Provinciale Cultura e Istruzione abbia dato la priorità al dimensionamento delle scuole di base, l'Assessore Provinciale all'Istruzione ha ritenuto utile prendere in considerazione, anche le proposte provenienti dagli istituti Superiori, e così è stato.
Insomma era ancora possibile fare qualcosa, purtroppo neppure questa volta è stato fatto nulla, neppure davanti alla certezza della prossima chiusura del corso per Geometra.

Adesso che si può fare?
Adesso però si aprono nuovi ed interessanti scenari, infatti la riorganizzazione ci consegna una situazione più forte sul piano istituzionale: vi sono 4 istituti ricadenti su tre Comuni, che faranno parte della futura Unione comunale.

Le possibilità di cambi di indirizzo e integrazioni ci sono ancora, ma si tratta di lavorare bene e con metodo.
Crediamo, anzitutto, sia utile aprire un tavolo di lavoro tra gli Enti Locali, le Istituzioni Scolastiche, le Associazioni di categoria, con il mondo del lavoro tutto, con studenti e genitori. 
Si deve cominciare analizzando i dati relativi alla dispersione scolastica e alla mobilità,  alle scelte che vengono effettuate, si tratta di  incrociare i dati con le richieste che provengono dai  settori produttivi e dal territorio, occorre far emergere e delineare il BISOGNO FORMATIVO LOCALE, poi e solo allora lavorare alle proposte.

Occorre ripensare ad una scuola agganciata ai fabbisogni di un luogo, quelli attuali ma soprattutto quelli futuri, la scuola e la formazione devono andare di pari passo con l'idea dello sviluppo che immaginiamo per il nostro territorio.

La strada l'abbiamo delineata e adesso la proposta: a nostro avviso chi ha la titolarità a costruire un percorso utile alla promozione delle nostre Scuole è il Sindaco Vanni del Comune di Sorano, lì sarà la sede dell'autonomia scolastica, e , cosa non da poco non è in scadenza...

Andremo dal Sindaco di Sorano, sicuri di trovare un interlocutore attento, proporremo  l'attivazione di un tavolo di lavoro con i soggetti interessati, in tempi brevi, gennaio al massimo febbraio, per delineare proposte ponderate e soprattutto in tempo per il prossimo novembre.

Per chi vuole approfondire: i dati sono stati raccolti presso L'Osservatorio Scolastico Provinciale, da La scuola in cifre, sul sito non sono ancora inseriti gli ultimi due anni, ma facendone richiesta, vengono inviati per posta elettronica in men che non si dica!

6 commenti:

  1. La crisi profonda dell'istituto Zuccarelli perdura ormai da anni e la cosa molto grave è che fino ad oggi non è stato fatto nulla per cambiare le cose. Io sono un ex studente del corso Geometri e ricordo che il nostro istituto aveva un bacino di utenza molto grande,infatti raccoglieva studenti provenienti dalla provincia di Viterbo (Onano, Grotte di Castro, Latera, Farnese), da una grossa parte dell'area montana e molti iscritti persino dal Comune di Manciano. Oggi la maggior parte degli studenti, provenienti da quelle aree, non viene più a Pitigliano ma ha scelto altri istituti, magari con ,lo stesso indirizzo scolastico dello Zuccarelli. Cosa vuol dire questo: una cosa molto semplice, che a Pitigliano non si è fatto nulla per invogliare gli studenti ad iscriversi al nostro istituto, nulla come indirizzi nuovi di studio da introdurre ma nulla anche dal punto di vista del buon funzionamento degli indirizzi presenti, altrimenti non si capisce perché molti studenti preferiscano andare altrove a compiere gli stessi studi che anche lo Zuccarelli ha offerto sino ad oggi.

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  2. Quante belle parole!
    Vorrei fare alcune considerazioni.
    1Le iscrizioni del linguistico di Sorano non sono state riportate per non far vedere che sono inferiori a quelle dell’istituto di Pitigliano.
    2)I 4 istituti ricadenti su 3 comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni ci sarebbero comunque stati anche se l’autonomia fosse rimasta a Pitigliano come era ormai da 50 anni (mezzo secolo!).
    3)Chi adesso ha la titolarità a costruire un percorso utile alla promozione delle nostre Scuole è il Sindaco Vanni del Comune di Sorano, cioè lo stesso sindaco che ha sempre lottato contro il passaggio dell’istituto di Sorano con quello di Pitigliano e ha preferito restare agganciato a Castel del Piano. Se il nostro “salvatore” avesse, a tempo debito, accettato, come era naturale che fosse, di restare con lo “Zuccarelli”, quest’ultimo avrebbe sempre avuto un dirigente titolare e non una reggente come è attualmente.
    4)Sono convinto che non i dipendenti dello “Zuccarelli”, ma tutta la popolazione di Pitigliano aveva il diritto di essere informata di quello che stava succedendo, perché l’Istituto è patrimonio dei pitiglianesi da 50 anni, non un bene personale dei “sedicenti” amministratori.

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  3. Comincerei a rispondere all'ultimo commento partendo dal punto 4: è vero, anzi sacrosanto, affermare che tutta la popolazione avrebbe dovuto essere informata ed anche seriamente e non presa in giro come è avvenuto quando i nostri Amministratori hanno imbastito alla bene e meglio un incontro al Salvini nel quale hanno promesso 1 che quello sarebbe stato il primo di una serie, destinati a costruire percorsi partecipativi per trovare soluzioni al problema (di fatto non ce ne sono stati altri) 2 che avrebbero portato e sostenuto le proposte emerse in quell'incontro, nelle sedi opportune (i Piani provinciali non mentono non c'è traccia di alcuna proposta).
    punto 2 non è stato proposto il Sindaco Vanni in quanto "salvatore" ma semplicemente perchè adesso la sede dello Zuccarelli è nel suo Comune.
    Punto 1 i dati mostrati sono quelli relativi all'autonomia di Pitigliano Zuccarelli, Liceo Scientifio e ITI chimico, dal momento che tutto il ragionamento verte sulle problematiche dello Zuccarelli, abbiamo in tutta onesta informato dove poter reperire tutti i dati, perciò chi vuole sapere l'andamento degli altri Istituti sa dove trovarli.
    Punto 4 l'accordo tra i Sindaci avrebbe potuto prevedere di lasciare la sede degli Istituti secondari a Pitigliano, e spostare a Sorano quella dell'Umberto I (più di un secolo) il problema a nostro avviso non è di "chi sono" gli Istituti, ma chi sa farli funzionare; e questo caro anonimo è il vero dilemma...:)
    Con simpatia OGM

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    1. Mi scuso se in ritardo faccio sapere la mia piena disponibilità ad ogni incontro, e confronto, sul futuro degli istituti scolastici del territorio, ad iniziare dalle scuole superiori, e su come è possibile qualificare la loro offerta formativa.

      Due rapide considerazioni. La prima: è stato trovato un non facile punto di equilibrio che chiama adesso tutti ad avere una vera visione territoriale superando logiche frammentate e troppo settoriali. Da qui dobbiamo partire, insegnanti, studenti, genitori,cittadini tutti, amministratori per tutelare e migliorare un patrimonio che non è fatto tanto dai singoli istituti quanto complessivamente dalla scuola, dalla sua capacità di dare risposte efficaci e di essere punto di riferimento forte per un intero territorio.

      Seconda considerazione: non vedo in circolazione e non credo che nemmeno servano. Vedo che c'è tanto da fare e da lavorare e che serve un impegno possibilmente corale. Partendo, se mi è permesso, da un presupposto: nel nuovo dimensionamento scolastico non ci sono vincitori ne vinti. Saremo invece sconfitti se non riusciremo a fare il possibile per contribuire a tutelare e migliorare le nostre scuole.

      Pierandrea Vanni
      sindaco di Sorano

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    2. Al terzo capoverso è saltata una parola: ecco la frase corretta:

      Seconda considerazione: non vedo "salvatori" in circolazione e non credo che nemmeno servano. Vedo che c'è tanto da fare e da lavorare e che serve un impegno possibilmente corale. Partendo, se mi è permesso, da un presupposto: nel nuovo dimensionamento scolastico non ci sono vincitori ne vinti. Saremo invece sconfitti se non riusciremo a fare il possibile per contribuire a tutelare e migliorare le nostre scuole.
      Pierandrea Vanni
      sindaco di Sorano

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  4. Grazie Sindaco della risposta,dovremmo partire proprio da quegli attori che lei ha elencato per cominciare a lavorare in modo serio sulle opportunità che il dimensionamento scolastico ci offre: ragionare con una logica di territorio.
    Ci faremo sentire presto, anche noi siamo disponibili a "dare una mano" per quel che possiamo.

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