martedì 28 febbraio 2012

L'agricoltura a Pitigliano, la piattaforma per un programma partecipato

Giovedì 23 febbraio, a Pantalla, abbiamo incontrato gli agricoltori, a loro abbiamo chiesto di spiegarci cosa è l'agricoltura a Pitigliano, di fornirci le informazioni ed anche proposte e soluzioni per rilanciare  questo importante settore, dimenticato e lasciato a sé stesso.

Sono venuti agricoltori  anziani con tanta esperienza e altrettante storie da raccontare, altri più giovani che hanno iniziato la loro attività con molte speranze e oggi la vivono con apprensione e rabbia, c'erano agricoltori che hanno ereditato l'azienda dai loro padri, forse dai nonni ed altri che prima vivevano in città e poi, inseguendo un sogno, sono arrivati a Pitigliano, sono rimasti incantati dal nostro paese e dalla ricchezza del suo stupendo territorio, così sono diventati contadini.
Fagiolo Ciavattone di Sorano

Ci hanno raccontato cosa producono e parlato con orgoglio delle loro attività, ci hanno spiegato cosa sta accadendo all'agricoltura e le difficoltà sempre maggiori, in tutti una vena di tristezza ma tanta determinazione a continuare per non perdere il lavoro di  tutta una vita

Questa è quello che ci hanno insegnato e noi lo vogliamo condividere con voi, perché pensiamo che per essere cittadini attivi di una comunità occorre conoscere la realtà che ci circonda e riguarda tutti quanti.

"Il settore agricolo in Italia si trova da anni in una situazione di grande difficoltà e il nostro territorio rappresenta in piccolo la situazione nazionale.
La crisi riguarda principalmente il crollo del reddito degli agricoltori (- 17% in 10 anni- il dato nazionale), le prime conseguenze sono la diminuzione e l'invecchiamento degli addetti.
E' ovvio che se i giovani non traggono reddito dall'agricoltura l'abbandonano, per dedicarsi ad altre attività.
Chi determina il prezzo dei prodotti agricoli non sono gli agricoltori, ma la grande distribuzione che impone prezzi stracciati invadendo il mercato con prodotti di scarsa qualità, senza controllo delle pratiche produttive nè della filiera e provenienti in gran parte dall'estero: i nostri agricoltori che praticano un'agricoltura di qualità non possono certo competere, nonostante che il prezzo finale, quello praticato al consumatore, sia lievitato costantemente negli ultimi anni; così il produttore non riesce a ripagare le spese di produzione: la forbice tra i costi per produrre e la remunerazione è totalmente a scapito degli agricoltori.

Questo ha determinato una diminuzione delle aziende, in 10 anni ne sono scomparse il 30%, un dato allarmante che ha conseguenze non solo sul settore ma sulla qualità della vita di ognuno di noi.
L'agricoltura non industriale produce prodotti di qualità e sani (anche chi non fa il biologico, ha un basso utilizzo di prodotti di sintesi, usati invece massicciamente nelle produzioni industriali), l'agricoltore svolge la funzione di presidio del territorio: con il proprio lavoro interviene nella tutela del paesaggio, nella regimazione delle acque e contiene i processi erosivi del terreno, salvaguarda  varietà e specie autoctone e tradizionali (salva la biodiversità), conserva i saperi e la cultura di una comunità."
Piante officinali

Questa grandi linee la situazione, cristallizzata purtroppo, da altri elementi quali: la mancanza di politiche dedicate e di un piano di azione locale ( per es. l'agricoltura non è presente nel programma elettorale della lista che oggi governa Pitigliano), l'isolamento nel quale operano gli agricoltori, la mancanza di piani di formazione professionale destinati a migliorare le competenze degli addetti e favorire il ricambio generazionale.

Zafferano purissimo di Maremma
Gli agricoltori ci hanno poi spiegato che oggi per stare sul mercato occorre scommettere anzitutto sulla qualità, e sulle produzioni tradizionali che rappresentano la tipicità e l'unicità del territorio, ci hanno detto che è importante investire nella filiera e salvaguardare i prodotti dalle frodi (ad esempio l'olio spacciato per extravergine) e che occorrono politiche di sviluppo pensate per l'intera area, oltre i confini comunali.

Ci hanno dato anche una serie di suggerimenti ed indicazioni molto utili che inseriremo nel nostro programma elettorale.

Questo post sarà la piattaforma sulla quale lavorare con il contributo di tutti voi, di chi vuol partecipare e dire la sua: lo scopo? Arrivare come vi avevamo detto alla definizione di un programma condiviso, frutto della partecipazione dei cittadini.

Potete intervenire attraverso i commenti direttamente sul blog, come fate adesso, oppure sul nostro sito, che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Lì troverete uno spazio interattivo, si chiamerà OFFICINA OGM, è stato creato appositamente perché possiate partecipare tutti al Programma per Pitigliano.

18 commenti:

  1. che strano ci si scaglia contro le facce "nuove" e non si scrive nemmeno un piccolissimo post su un argomento che dovrebbe essere l'Argomento per eccellenza a Pitigliano

    sarà forse perchè nessuno mai ha parlato di Agricoltura, nessuno ha mai inserito questo argomento nel loro programma, nessuno mai ha chiesto agli Agricoltori di parlare del loro lavoro

    fate bene a non parlarne, si trattano solo argomenti che si conoscono
    buona vita

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    1. Mi spiace contraddirti ma in passato ci fu un programma che aveva individuato e scelto le persone competenti in ogni settore...peccato che in pochi ci hanno creduto :-(

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  2. Si chiude la stalla quando i buoi sono già usciti .Ma prima quando ancora si poteva recuperare qualcosa dove eravamo?Con tutto l'impegno possibile come si può recuperare un patrimonio che oramai si è dissolto.

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  3. Beh, se non si comincia mai, come si può recuperare? Il percorso non sarà facile, ma da qualche parte e prima o poi bisogna pur cominciare... e non è meglio prima che poi?

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  4. Caro anonimo, è vero i buoi sono usciti e sono allo stato brado. Ma, prendendo in prestito le grandi e sagge parole del COMPIANTO Maestro Alberto Manzi, NON E' MAI TROPPO TARDI!!! Le soluzioni per un rilancio alla grande dell'agricoltura a Pitigliano ci sono, è chiaro ci vuole l'impegno e l'azione di tutti; dell'amministrazione da una parte, che sia lungimirante e in grado di creare le condizioni, ma anche e soprattutto degli agricoltori che abbiano la voglia di mettersi in gioco e soprattutto, l'umiltà di collaborare tra loro e insieme alle persone che amministreranno questo paese per i prossimi anni. E' chiaro che a questo punto diventa quanto mai determinante l'esito della imminente tornata elettorale. Io mi auguro, e lo auguro a tutti i cittadini di Pitigliano che la gente, almeno questa volta, sia così intelligente da superare tutti gli interessi lobbistici che sempre hanno caratterizzato il voto e finalmente decidano di votare quelle persone e programmi che rappresentano la migliore soluzione per lo sviluppo e la ricostruzione socio economica di questo favoloso territorio. Quindi a questo punto una domanda mi sorge spontanea: tu caro amico anonimo a chi darai il tuo voto? Con quali propositi ti recherai nella gabina elettorale? Ti faccio questa domanda perché vedi, da parte di tanti soggetti politici che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative, è già partita la famosa campagna di promesse di favori ecc.ecc.ecc…..cioè: se mi voti ti assicuro che……Mi sembra molto squallido questo modo di fare politica e spero tanto che questa volta sia premiata veramente l’onestà, non solo intellettuale, e la serietà delle persone e dei programmi.

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  5. Per francesco da anonimo:vedi io non posso dirti per chi voterò,perchè non sono una persona che si fa incantare dalle promesse di nessuno e tanto meno da chi vedi solo in campagna elettorale e poi chi si è visto si è visto .Mi auspico che fra tutto questo minestrone che si sente in giro ci sia qualcuno che prima delle elezioni mi incuriosisca con qualcosa di onesto, cosa che al momento non sono riuscito ancora a capire,forse non sono abbastanza intelligente o forse sarò prevenuto perciò preferisco ad oggi aspettare per capire bene cosa succederà altrimenti mi asterrò dal votare perchè non mi sento di dovere niente in favori a nessuno perchè non li ho mai chiesti e non intendo farlo da ora in poi.

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  6. Attenti al lupo!

    Iniziare dall'agricoltura ed usare questo tema come primo argomento per creare un programma politico,è normale.
    Tutti quelli che fanno politica iniziano così.
    A Manciano sta accadendo la stessa identica cosa, le stesse identiche parole, gli stessi identici argomenti. Basta informarsi e leggere.
    Nulla è nuovo, tutto è già inventato, ormai possiamo solo copiare bene, dice un mio amico..
    La novità che serve nel qui ed ora, va oltre il passaggio tematico atto a creare un programma elettorale, che pure ritengo valido.
    Ciò di cui abbiamo bisogno noi italiani ( i cittadini pitiglianesi sono italiani) è respirare aria pulita.
    Una lista nuova è una lista dove nessuno dei soggetti che intende presentarsi sia o abbia alle spalle persone che sono cresciute insieme alla vecchia politica e di questa abbiano assimilato una visione etica, morale insieme all'uso fuorviato del linguaggio che non vuole comunicare, all'arte della manipolazione, all 'arte delle scelte vendute come esatte ma fatte solo contando con le dita la convenienza personale ed elettorale.
    I ri-ciclati sono tanti e non sono persone libere, sono soggetti che si aggregano, cercano consenso a tutti i costi.
    Spesso sono individui che non hanno ottenuto il successo che auspicavano e si ripresentano oggi in pubblico, lucidi e lustrati. Denunciano,raccontano, ma le logiche non sono nuove. Sono dei, "già vissuti".
    Pericolosi, meno riconoscibili di quelli che dopo aver operato in 2 o tre giunte e nonostante i fallimenti calcolabili, hanno ancora la faccia di ripresentarsi, ma a questi fai subito "tana" .

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  7. Non sapevo che nel programma elettorale della giunta che oggi è in comune non ci fosse l'agricoltura, e questo non mi sembra una cosa giusta, però i problemi in agricoltura sono tanti, e non tutti sono causati dalle decisioni locali , ma dalle decisioni prese a Bruxelles e quelle nazionali, sulle quali localmente su può fare poco...
    L'amministrazione comunale dovrà intervenire dando una mano dove è possibile agli agricoltori, con nuove idee, magari prendendo spunto da quei comuni dove ci sono esperienze di questo genere e adattarle alla nostra situazione.
    Anche se si tratta di piccoli interventi è possibile che tante piccole cose influiscono sulla possibilità per gli agricoltori di ottenere maggiori guadagni a differenza di ora.

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  8. Caro anonimo, sono felice che tu non ti faccia incantare dalle promesse di nessuno e ancor di più che sei una persona libera che non deve favori a nessuno perché di favori non li ha mai chiesti, questo ti fa onore e ti rende una delle poche, purtroppo, menti pensanti. Quindi, mai come in questa tornata elettorale, dovrai stare con le antenne ben dritte. Per l'altro anonimo che dice che è normale iniziare a parlare di agricoltura per fare un programma elettorale, mi spiace doverti smentire, ma vedi se tu ti vai a leggere il programma elettorale della giunta uscente, ti accorgerai che non c'è nemmeno una parola sull'agricoltura e, non mi vorrei sbagliare, ma credo che non ci sia una parola sull'agricoltura nei programmi degli ultimi 20 anni almeno. O si è vero, in campagna elettorale, tutte le liste candidate facevano il giro dei poderi, ma non per ascoltare i problemi degli agricoltori, bensì per accaparrarsi i voti dietro mere promesse poi puntualmente disattese, a parte qualche camion di breccia per le strade all'inizio della prossima campagna elettorale. Inoltre, perdonami Marcello, ma vedi è troppo riduttivo dire che i problemi dell'agricoltura dipendono quasi esclusivamente dalle decisioni Nazionali e di Bruxelles e che un'amministrazione locale può fare molto poco. Io sono dell'avviso che un'amministrazione locale può fare molto in tal senso, basta creare le condizioni per le quali le decisioni prese a Bruxelles possano essere superate o aggirate attraverso politiche locali del territorio, che non sto certo qui adesso a disquisire, ma non perché non ci sono ma semplicemente perché richiedono una discussione molto approfondita e lunga. Ma se tu hai fede e pazienza, forse a breve le potrai leggere, chissà magari in un programma elettorale.

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  9. "L’assoluta mancanza di una programmazione di politica agricola locale negli anni passati è un fatto di assoluta gravità (forse si pensava che l’erogazione di finanziamenti fosse sufficiente a risolvere i problemi di crescita ed ammodernamento delle aziende). Sta di fatto che c’è stata tanta trascuratezza e superficialità nei confronti di questo settore e verso quelli che erano i suoi bisogni ed i suoi problemi.

    Oggi lo sviluppo ed il successo di qualsiasi attività economica dipende in larga parte dal fattore umano, insomma bisogna avere delle ottime capacità imprenditoriali.

    La società in generale, il consumatore in particolare oggi chiede al mondo agricolo : qualità, sicurezza alimentare, fruizione dell’ambiente rurale.

    Dotarsi di capitali, incrementare la produttività, industrializzare la produzione agricola aumentando la dotazione di macchine agricole non basta se un imprenditore non pianifica il mercato e la produzione, coordina i fattori produttivi e si assume il rischio d’impresa.

    Ieri era fondamentale il lavoro manuale ed il capitale oggi è determinante il fattore umano.

    Si può essere disposti a fare tutti i sacrifici immaginabili e lavorare molte ore al giorno ma a quel punto si è solo degli ottimi operai agricoli e non degli imprenditori.

    Solo se nasce una nuova classe imprenditoriale agricola l’agricoltura pitiglianese avrà un futuro meno cupo e decadente.

    Le iniziative che si intendono prendere non hanno niente a che vedere con quanto attuano altri Enti o privati ma saranno complementari ad essi.".............

    Questa era solo l'introduzione di un capitolo fondamentale del programma elettorale del 2007 della lista "Pitigliano 2012 Uniti per cambiare"
    ovviamente seguivano una lunga serie ,circa una ventina ,di idee progettuali che avremmo senza dubbio portato a compimento.
    Evidentemente quel programma non fu letto e logiche del voto furono altre , forse ,come ben detto da chi mi ha preceduto ,"quelle di sempre"
    L'auspicio ,nell'interesse generale,è che non dettino anche la prossima tornata elettorale a tal fine mi piace ricordare che quelle idee progettuali sono tutt'oggi ancora valide,senz'altro migliorabili , ma sicuramente spendibili e che potrebbero risolvere alcuni problemi e rilanciare un settore che ha scritto buona parte della storia di questo Paese
    Chissà se verranno lette o finiranno anche stavolta nel dimenticatoio a far compagnia alle interrogazioni e ai tanti articoli sui giornali prodotti in questo quinquennio sull'argomento?
    Tutto ciò non per polemica o per vanto ma solo per un doveroso rispetto ad una squadra di donne ed uomini non asserviti a nessuna logica di potere o a qualsivoglia lobbi locale che nel 2007 a Pitigliano parlarono di Agricoltura e non solo.

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    1. IO lessi quel programma, devo testimoniare che era molto selettivo, incisivo, ambizioso ed eccellente in ogni capitolo, non prendertela a male ma tu non avresti dovuto essere il capolista e alcune figure molto politiche al tuo fianco non erano e ancora oggi sento che non piacciono...dovresti avere il coraggio di aiutare e magari inserirti in una lista di persone capaci e sopratutto che freguentano la piazza, è li che si vincono le elezioni. :-)

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  10. Non posso prenderla male se mi conosci sai che rispetto profondamente ogni opinione e cerco di arricchirmi dalle critiche che mi vengono fatte. Ciò nonostante a me pare molto controverso quanto affermi poichè se non fossi stato io il capolista quel programma non sarebbe esistito io magari avrei avuto un posto in una lista ed avrei ,come dici tu, vinto con altri le elezioni per fare poi quelle cose che hanno fatto o non fatto sia quelli che oggi governano che gli altri gruppi. La differenza è sostanziale : a me non interessa vincere come obiettivo fine a se stesso ma vorrei ,così come volevo nel 2007, poter mettere a frutto un lustro di esperienza politica e amministrativa acquisita con passione leggendo , studiando, confrontandomi nelle sedi politiche e formandomi dentro il palazzo comunale ,la Provincia e la Regione e non "in piazza" Rispetto alle critiche sui componenti della lista non so risponderti comunque sappi che è difficile trovare persone disposte ad adoperarsi mettendoci la faccia tant'è che anche tu ,persona capace come credo,ti nascondi nell'anonimato.

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  11. sono andata sul sito http://www.pitigliano2012.it/
    ho cercato il programma, ma stranamente non c'è più

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    mentre tutte le altre pagine sono attive, io non giudico, dico solo quello che vedo

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  12. ...due fatti emergono da questi post, che parliamo di agricoltura (in paese agricolo)come se si parlasse di microchirurgia robotizzata ovvero parole tecnicamente precise, ma poco aderenti alla realtà pitiglianese, ritraduco "parliamo come mangiamo""fatti e non parole"di cosa ha bisogno il comparto agricolo di questo paese?PRIMO ricambio generazionale e qui casca l'asino perchè fino a che vogliamo i figli ragionieri o liceali questo non avverrà mai.SECONDO collocazione finale del prodotto trasformato attraverso l'attivazione di una nuova cultura del marketing (l'inglese lo mastico anche io)....TERZO infrastrutture, con centri di raccolta dei prodotti (nuove cooperative?) QUARTO (e poi smetto)introduzione o reintroduzione di nuove colture più specializzate e con mercati di nicchia capaci di dare adeguato valore all'alta qualità che per fortuna siamo ancora in grado di esprimere attraverso la nostra agricoltura....
    L'altro fatto che schizza fuori dai commenti è che occorre pubblicizzare in maniera diversa i programmi elettorali, se Bianchi dice di aver fatto un buon programma sull'agricoltura la scorsa tornata elettorale e c'è chi(me compresa)non se ne è accorto, occorre veicolare diversamente il messaggio elettorale, altrimenti su che cosa votiamo?Saluti
    Pitiglianese Pretta

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  13. Ho rimosso il programma elettorale la scorsa settimana pensando di preservare alcune parti ancor oggi riproponibili da eventuali scopiazzature o scimmiottamenti ma non sono convinto di aver fatto una cosa giusta .Forse sarebbe meglio riaprire la pagina e sottoporre il programma alle determinazioni di tutti ammettendo che in materia di comunicazione ci capisco poco o almeno i fatti dimostrano questo. Avevo ed ho utilizzato finora quei canali e quei strumenti che credevo e credo , probabilmente sbagliando , essere veicoli di comunicazione .Per esempio illudendomi che venissero letti avevo stampato qualche migliaia di programmi che vennero distribuiti durante la campagna elettorale,immaginando di essere ascoltati avevo organizzato sull'argomento, un paio di iniziative ,una anche con la presenza di un consigliere Regionale a quel tempo Presidente delle commissione agricoltura ,credendo che venissero letti i giornali ho pubblicato articoli ed infine ho lasciato il programma per cinque anni sul sito invitando tutti a prenderne visione.
    Forse non l'avrò detto in piazza o all'interno di qualche lobbi ,forse le logiche erano altre o forse sono veramente cosi antipatico (anche se le elezioni non sono un concorso di simpatia) che il rifiuto è a prescindere.
    Attendo il vostro parere rispetto alla riapertura della pagina e ringrazio anticipatamente quanti vorranno suggerimi ,anche in modo critico, gli errori e le correzioni al mio modo di agire .Chissà se tutti insieme (il concetto di squadra è per me imprescindibile) potessimo cambiare qualcosa.....

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  14. per Marco Bianchi.
    non penso che lei non abbia fatto abbastanza pubblicità al suo programma, ma penso che la gente dà per scontato che "tanto vabbè sò cose che si dicono, ma poi..."cioè di fondo c'è un allontanamento delle persone dalla politica ( o viceversa)allora forse cambiati i tempi bisogna cambiare i metodi, se l'obiettivo è riavvicinare la gente a cominciare dai giovani, forse questo blog ed altre iniziative sui social network sono il mezzo per far conoscere le proprie linee programmatiche per Pitigliano nei prossimi 5 anni.
    Saluti
    Pitiglianese Pretta

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  15. Io seguo il blog da tanto tempo e in molte cose, non in tutte sono daccordo con voi ,sicuramente avete fatto la strada giusta visto che è da un anno che vi impegnate e lavorate per far conoscere quanto succede a Pitigliano, avete toccato quasi tutti gli argomenti e per certe cose penso che ne sapete di più di qualcuno che ora amministra.
    Ma mi domando quanto sa la gente di voi? Chi va in internet e conosce un po' i blog e facebook sicuramente vi conosce ma pensate che non sono la maggioranza e non tutti sanno che è molto che lavorate, cosa dite e forse molti nemmeno sanno che c'è ogm.

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  16. Forse è vero, Titti, ma non possiamo far altro che continuare a lavorare nella direzione e nel modo in cui abbiamo sempre lavorato, anzi, ti assicuro, moltiplicando gli sforzi, spesso tralasciando affetti e precisione nel lavoro (ti parla chi ha un ristorante ed è a corto di dolci, in questo momento, perchè non ha più avuto il tempo per farli!).
    La domanda è la seguente, ed andrebbe posta a tutti,soprattutto a chi pensa che il vecchio, comunque vada, conosce le "faccende" amministrative meglio di un giovane: quanto possono dare ancora questi "vecchi saggi" (parolonaaaa!) che stanno seduti in Comune da troppi anni, che non hanno più l'entusiasmo di affrontare le stesse sfide, che non hanno più la fantasia per trovare soluzioni, che non hanno più la voglia e la forza di sentire quelle che per loro sono le solite lamentele?
    Pensa ad un tipo che affronta in macchina sempre lo stesso tragitto: conosce la stradsa, sa dove frenare e dove accellerare ed è talmente abituato alla strada che fa da non accorgersi di quella stradina sbrecciata che magari gli farebbe risparmiare minuti di strada per arrivare dove sta andando. Che è così abituato a fermarsi sempre allo stesso distributore che non ha visto quello appena aperto che fa degli sconti. Che è così assuefatto al cemento che percorre da non accorgersi della bellezza delle colline che sta attraversando.
    Sono partita troppo di fantasia? Forse, ma è l'entusiasmo! ;-)

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