lunedì 16 aprile 2012

In viaggio tra le liste - Seconda Puntata.

(di Mauro e Vittorio)
Questa seconda puntata è dedicata alla Lista n°6 "Tutti Insieme per Pitigliano", Capolista Camilli Pier Luigi.
Anche in questo caso ricostruiamo gli avvenimenti che hanno portato alla sua formazione attraverso la cronaca locale e aggiungeremo qualche considerazione.

Camilli Pier Luigi è stato Assessore all'Urbanistica nella recente Amministrazione ed anche lui, come gli altri Amministratori che ne facevano parte ha cominciato la corsa con largo anticipo, quando ancora alla Giunta non avevano staccato la spina.

Era il 3 di febbraio quando sul Tirreno usciva il primo articolo che titolava senza mezze parole: "Camilli è già in piena campagna elettorale".
L'Assessore ancora forte della propria carica istituzionale, organizzava un incontro chiamando a sè persone provenienti da esperienze diverse per dare vita ad un progetto comune finalizzato ad affrontare i problemi più urgenti del territorio in vista delle prossime elezioni.

Sì , avete capito bene, l'Assessore Camilli dopo 5 anni di mandato si accorge che ci sono problemi urgenti da risolvere, e che cosa pensa di fare? Organizzare un incontro con esponenti della società civile per programmare future soluzioni.

Sicuramente l'Assessore ha trascorso 5 anni sotto ibernazione durante i quali non si è accorto che: 1 a Pitigliano c'erano e ci sono problemi urgenti da risolvere, 2 i cittadini lo avevano votato ed eletto proprio perchè se ne occupasse.
Ma scorrendo ancora scopriamo che Camilli ammette che ci sono state delle "incomprensioni che hanno caratterizzato questi 5 anni di Amministrazione": che siano state le incomprensioni  ad impedire all'Assessore di occuparsi dei problemi pitiglianesi? 

Intanto la campagna entra nel vivo e i vari gruppi cominciano pian piano ad assumere un proprio profilo, quello che ogni candidato Sindaco ritiene possa essere tatticamente più efficace, e Camilli conosciuto da sempre come persona politicamente non schierata, diventa di "centro sinistra" Corriere di Maremma del 22 marzo e dopo pochi giorni addirittura di area PD (Tirreno del 25 marzo).

A Pitigliano, come vi abbiamo riferito nella prima puntato è in atto una sperimentazione elettorale che vede assieme forze provenienti da schieramenti addirittura opposti, pare sia la ricetta per vincere e Camilli non si tira certo indietro: a sostenere il Candidato "di area PD" scende in campo e ufficialmente il Centro Destra e Camilli incassa il sostegno del PDL provinciale (Corriere di Maremma del 4 aprile); Camilli -Ferri: 1 a 0 e palla al centro!.

Nel frattempo l'uscente Sindaco Dino Seccarecci, che a leggere dai giornali ha tentato fino all'ultimo di comporre una sua Lista, lancia strali contro il PD, che gli ha voltato le spalle e convoglia tutti i suoi voti sulla Lista Tutti Uniti per Pitigliano, ma siccome l'IDV provinciale si era già dichiarata a favore di Seccarecci, per il principio dei vasi comunicanti, anche l'IDV appoggia Camilli.(Corriere di Maremma del 4 aprile).

Ricapitoliamo: Lista Tutti Uniti per Pitigliano, capolista pier Luigi Camilli di area PD è sostenuto da PDL, PSI e IDV; finito? No, non ancora, il fantasioso Capolista tira fuori dal cilindro Fare Grosseto, ccchhhiii?
Cerchiamo su Intenet e dopo varie ricerche scopriamo che Fare Grosseto è un Movimento il cui presidente è Amedeo Gabbrielli, cerchiamo meglio e spunta UDC-Api, Amedeo Gabbrielli era uno dei Candidati alla carica di Consigliere nelle amministrative dell'anno scorso del Comune di Grosseto.
Ora davvero non ci capiamo più nulla, ma l'UDC non sostiene Pietro Ferri e la Lista "Un Futuro per Pitigliano"? (Corriere di Maremma del 4 aprile), ne deduciamo che a sostenere questa Lista è solo Fare Grosseto con Amedeo Gabbrielli, non l'UDC, se ci sbagliamo correggete pure.

In tutto questa insalata russa cosa può mancare? Il richiamo alla tradizione, il mito inossidabile del buon padre di famiglia, l'ispirazione alla figura del Sindaco Augusto Brozzi, e ci mancava solo scomodare lui, amministratore di lunga data e sicuramente non imitabile da nessuno dei politici attuali. (Il Tirreno del 24
marzo)

Viene da fare una considerazione, visto il mutare dei tempi, i movimenti partecipativi che hanno sconvolto ed abbattuto dittature longeve e spaventose e ridisegnato la storia internazionale, (come la primavera araba), ha ancora senso proporre il mito "dell'uomo forte"? Non è il caso di ripensare seriamente alle forme di democrazia partecipata anche nel nostro paesello remoto?
Ma si sa gli stereotipi sono lunghi a morire e forse il candidato è portato a credere che il richiamo alla tradizione infonda nell'elettore sicurezza.

Crediamo davvero che l'elettore di Pitigliano si meriti ben altre rassicurazioni.
Riusciranno i Candidati/ex Amministratori a convincere i cittadini a riconoscergli la fiducia? Niente di più facile: dipende da come hanno amministrato, se il giudizio è positivo la strada è in discesa, ma se non lo fosse???





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