martedì 17 aprile 2012

L’anello al naso e la sveglia al collo- le promesse sull'Ospedale nei programmi delle Liste

(di Silvia e Giovanna)
Vi abbiamo parlato dell’Ospedale e della Sanità per circa un anno informandovi sugli avvenimenti più importanti, abbiamo voluto tenere alta l’attenzione su una questione di primaria importanza per la salute, la sicurezza e la qualità della vita della nostra comunità.
Ci sembra doveroso continuare nell’opera di informazione soprattutto alla luce di quanto comparso sui programmi elettorali di quasi tutte le Liste, nelle sezioni riguardanti la Sanità e l’Ospedale, dove ogni Candidato si è lasciato andare a promesse, a nostro parere infondate ed inattuabili.
Credendo che i cittadini abbiano sempre il diritto di essere informati su tutto e soprattutto su tematiche così delicate come la salute, vi mettiamo a conoscenza degli atti e delle notizie, tratte come sempre da organi ufficiali, in questo caso dal Piano Sanitario e Sociale Integrato e dal Sito della Regione Toscana.

Il Piano Sanitario Sociale Integrato 2012 – 2015 (è in fase di approvazione, si parla della fine di aprile, inizio maggio) introduce una nuova classificazione delle strutture in base al numero dei posti letto, quelle con un numero inferiore a 120 (come il nostro con 46 posti letto) sono classificate in fascia A ed avranno le seguenti caratteristiche. (tratto dal documento regionale)
Stralcio del Piano pag 135
“a) le tipologie di ospedale
Si individuano le caratteristiche delle tipologie di Ospedale alle quali le strutture ospedaliere
esistenti dovranno, entro il primo biennio dall’entrata in vigore del presente Piano, adeguare la
propria organizzazione. E’ importante sottolineare che non si tratta di individuare livelli “gerarchici” di assistenza ospedaliera, ma di creare presidi che, in maniera integrata, offrano funzioni correlate ai bisogni dei territori di riferimento ed alla programmazione di Area Vasta.
Ospedale A):
o Assicura gli accessi diretti dal territorio per le patologie mediche
o Garantisce l’intervento sulla riacutizzazione delle patologie croniche (medicina generale)
o Valorizza la continuità tra ospedale e territorio, anche attraverso il nuovo ruolo della
medicina convenzionata
o Garantisce le cure intermedie
o Costituisce un punto di riferimento sul territorio delle cure primarie integrate con una ampia
offerta di ambulatori specialistici in rete che garantisca la presa in carico globale
o Garantisce al proprio interno la risposta all’emergenza urgenza tramite un Punto per
l’Emergenza Territoriale (PET) e l’integrazione con i medici ospedalieri
o Garantisce un efficace sistema di trasferimento in urgenza dei casi clinici più complessi
attraverso la rete dell’Emergenza Urgenza territoriale con particolare riferimento
all’elisoccorso (anche con piazzole attrezzate per il volo notturno)
o Può assicurare il trattamento chirurgico in regime di elezione (Day surgery, One-day
surgery e chirurgia ambulatoriale) in accordo con la pianificazione di area vasta
o Costituisce un modello di “ospedale di formazione per la continuità” per il personale in
formazione
o Assicura le prestazioni laboratoristiche tramite POCT e la diagnostica radiologica
tradizionale attraverso anche la telerefertazione
o Utilizza anche le modalità assicurate dalla telemedicina
Ospedale B):
- Garantisce la risposta all’Emergenza Urgenza attraverso un Pronto Soccorso di 1° livello
- Garantisce il ricovero urgente e programmato per tutte le discipline di livello aziendale
previste dalla programmazione di Area Vasta anche in base a soglie/volumi di attività che
garantiscano qualità e sicurezza
- Laddove presente un Punto nascita, assicura l’operatività con tendenza al raggiungimento di almeno 1.000 parti/anno.”

L’avete riconosciuti? Nella prima tipologia rientra un Ospedale come quello di Pitigliano, nella seconda uno come Grosseto, dove sapete che è stato attivato un pronto Soccorso di 1° Livello.
Allora ci chiediamo perché in campagna elettorale si dicono “castronerie”?
Il Piano prevede un PET anche per noi, non certo un pronto Soccorso, e chi ve lo promette su quali basi lo fa?

La cosa che lascia senza parole è che quasi tutti i programmi sono stilati da ex Assessori e ex Consiglieri, allora viene da chiedersi se, quando erano ancora in carica hanno letto il Piano, se sapevano che erano previste consultazioni, come vi ha ben spiegato il Consigliere Regionale Lucia Matergi nel post del 30.01.2012, ma soprattutto ci domandiamo se i nostri Amministratori vi hanno partecipato!!!

Il massimo lo troviamo in un programma, non vi diciamo quale per non togliervi il divertimento della scoperta, anche questo di un ex Ammnistratore, dove si legge testualmente “Intervenire presso la Regione, qualora ci siano ancora tempi utili prima dell’approvazione del Piano Sanitario e Sociale integrato, per richiedere con forza il funzionamento di un vero
Pronto soccorso…”
Un ex Amministratore che premette "se ancora ci sono i tempi utili????"  Ma dove era???? E in che mani siamo stati noi!!! No caro ex Amministratore i tempi utili non ci sono più, tempo scaduto, dovevate pensarci prima e magari recandovi in Regione avreste ottenuto, forse, anche qualcosa.

Dal momento che non ci inventiamo nulla, e tutto quello che diciamo è documentato, vi alleghiamo i comunicati seguenti: sono tratti dalla pagina della IV Commissione Consiliare “Sanità e Politiche Sociali” e ci informano sugli stati di avanzamento che a breve porteranno all'approvazione del Piano in Aula.
Avvio delle consultazioni:
Comunicato n. 89 del 26 gennaio 2012
Piano sanitario e sociale integrato: primo round di consultazioni 
La commissione Sanità e politiche sociali ha iniziato oggi le consultazioni sul Piano, che si chiuderanno intorno al 20 febbraio 
Firenze – Tante voci per vincere una sfida importante, quella del Piano sanitario e sociale integrato 2012-2015, che ha riunito a Palazzo Panciatichi rappresentanti di Asl, Sds, Ars, Comuni, Università, Scuole di specializzazione, Difensore civico regionale, Upi e Uncem. Tutti attori di un mondo che si confronta quotidianamente con la salute dei cittadini toscani e che quindi chiede alle istituzioni percorsi definiti da seguire.
“Vi ringrazio per la vostra attenzione e per i contributi offerti – ha detto il presidente della commissione Sanità e politiche sociali Marco Remaschi (Pd) – Sono convinto che la sanità toscana potrà rimanere eccellente ma tutto dipende dal nostro impegno, la sfida del Piano va affrontata con determinazione, tenendo conto delle indicazioni di tutti, anche se non tutto potrà essere ricondotto all’interno dello stesso Piano”. “Oggi abbiamo dato il via alle consultazioni, che si chiuderanno intorno al 20 febbraio – ha continuato il Presidente – un periodo di tempo sufficiente per capire insieme quali sono gli aspetti fondamentali sui quali fare chiarezza, per mettere davvero al centro del sistema la persona e la sua salute”.
I tanti intervenuti alle consultazioni, accanto all’apprezzamento per un Piano che finalmente integra sanità e sociale, hanno offerto spunti di riflessione importanti. Gli addetti ai lavori, dopo aver notato che l’atto presenta talvolta maglie troppo larghe – dove può essere inserito il più come il meno – hanno invitato il legislatore a dire con coerenza “chi fa che cosa”. Da qui la richiesta di definire meglio il ruolo di Area Vasta, di Società della Salute, di sistema di assistenza sanitaria primaria; di approfondire il tema dei livelli essenziali e appropriati di assistenza; di sviluppare di più la ricerca scientifica e l’innovazione; senza dimenticare le peculiarità di ogni territorio in modo da garantire la specificità geografica, che passa spesso da un Pronto soccorso adeguato.
Questi – in estrema sintesi – gli input registrati nell’incontro di oggi; la prossima puntata delle consultazioni è fissata per lunedì 30 gennaio, con i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del no-profit. (ps) 
Chiusura delle consultazioni:
Comunicato n. 206 del 20 febbraio 2012
Piano sanitario e sociale integrato: ultimo round di consultazioni 
La commissione Sanità e politiche sociali ha chiuso oggi gli incontri con gli addetti ai lavori, per passare poi all’esame in Commissione e alla seguente approvazione in Aula 
Firenze – “Chiudiamo oggi il nostro giro di consultazioni sul Piano sanitario e sociale integrato, che ha già fatto il suo iter nella fase di ascolto sul territorio ed ha già visto la Giunta regionale approvare l’atto nel dicembre dello scorso anno”. Così ha esordito il presidente della commissione Sanità e Politiche sociali Marco Remaschi (Pd), che ha ribadito ancora una volta l’importanza delle consultazioni: “per approfondire ulteriormente i vari aspetti del Piano, avere una panoramica delle esigenze e dei bisogni, quindi essere in grado di vincere due sfide”.
 “La prima sfida è l’ integrazione tra sanitario e sociale – ha continuato il Presidente –, la seconda riguarda la capacità di proporre soluzioni nuove e diverse, in uno scenario che muta continuamente e che è caratterizzato da carenza di risorse”.
Dopo le consultazioni il Piano passerà all’esame della Commissione, per poi arrivare in aula. “Siamo consapevoli che con l’approvazione da parte del Consiglio regionale il lavoro non è certo concluso – ha sottolineato Remaschi – grazie al Piano abbiamo dettato le linee guida, ma queste devono poi essere tradotte nella pratica di ogni giorno, tenendo sempre al centro la persona e il suo bisogno di salute”. “Terremo conto delle indicazioni arrivate e speriamo che da questo Piano – si è augurato il Presidente – possano scaturire idee e proposte di governo della sanità nella nostra regione, all’altezza delle sfide da superare e soprattutto dei bisogni dei cittadini toscani”. 
In commissioni Sanità e politiche sociali hanno portato oggi il loro contributo il Simeu (Società italiana medicina emergenza urgenza), la Smart onlus (Sclerosi multipla associazione regionale toscana), il coordinamento dei collegi sindacali delle aziende sanitarie della Toscana, l’Asfotoscana (associazione fornitori ospedalieri), l’Anci e le società scientifiche. (ps)
La Commissione vaglia gli emendamenti
Comunicato n. 450 del 16 aprile 2012 
Piano sanitario e sociale: prosegue esame articolato

La commissione Sanità e politiche sociali continua l’esame del testo, arricchito da molti emendamenti 

Firenze – Continuano a ritmo serrato le sedute della commissione Sanità, presieduta da Marco Remaschi (Pd), sul Piano sanitario e sociale integrato 2012-2015. Un esame accurato e approfondito che sta accendendo i riflettori sui numerosi emendamenti, presentati dai vari soggetti ascoltati nel corso delle audizioni. “Nelle prossime sedute entreremo nel vivo dei temi centrali, dalla società della salute alla rete ospedaliera e al territorio – ha annunciato il presidente Remaschi – punti nevralgici, attesi da addetti ai lavori e cittadini, sui quali il Piano non mancherà di indirizzare la sanità toscana, la cui sfida richiede l’impegno di tutti”. Prossimi appuntamenti in calendario: 23 aprile, 7 maggio e 10 maggio. (ps) 

Ricapitolando le consultazioni sul Piano sono terminate il 20 febbraio, hanno potuto partecipare tutti i soggetti, compresi i Comuni, che potevano presentare le osservazioni e le richieste provenienti dai  territori.
Attualmente la Commissione sta vagliando tutti gli emendamenti presentati e verifica la possibilità o meno di inserirli nel Piano.

Ci siamo informati e ci hanno riferito che classificazione degli ospedali non è oggetto di emendamento.

Prima domanda: hanno partecipato i nostri ex Amministratori alle fasi di consultazione?
Seconda domanda sono al corrente dei contenuti del Piano?
Queste domande sorgono spontanee dal momento che scorrendo i Programmi Elettorali tutti indistintamente fanno riferimento al mantenimento se non addirittura al potenziamento del Pronto Soccorso, non PET, ma Pronto Soccorso!

Ma davvero si pensa ancora che i cittadini abbiano l'anello al naso, e magari anche la sveglia al collo?


Tutti i documenti sono visionabili al link e sul sito della Regione IV Commissione Consiliare. 

Aggiungiamo che la nostra pagina è pubblica e se le nostre considerazioni sono errate, preghiamo i Candidati di darci tutte le informazioni in loro possesso e rettificare, in nome del DIRITTO ALL’INFORMAZIONE tutti i cittadini. Ovviamente verificheremmo come sempre.

1 commento:

  1. Penso sarà difficile che qualcuno trovi che le vostre informazioni siano errate, probabilmente le troverà scomode

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