mercoledì 23 maggio 2012

Al consiglio Comunale di Sorano si parla del nuovo Piano Sanitario Sociale Integrato 2012- 2015

Finalmente il velo sul nostro Ospedale è stato sollevato, e a farlo sono stati gli Amministratori di Sorano, durante il Consiglio Comunale svoltosi ieri, 22 maggio, presente il Consigliere Regionale e membro della IV Commissione Sanità Lucia Matergi.

Il velo è stato sollevato, dicevamo, e il quadro che emerge è quello di una struttura che viene progressivamente svuotata di prerogative, personale e servizi già adesso, con la prospettiva di un ulteriore dimensionamento all'approvazione del Piano Sanitario Sociale Integrato 2012-2015 che avverrà prima dell'estate

Il Sindaco, aprendo la seduta, denuncia anzitutto la condizione spaventosa alla quale ci hanno condannato ormai da decenni : LA PRECARIETA'.
A più riprese si vede rimettere in discussione l'esistenza stessa della struttura, ci si deve interrogare ripetutamente sulle sorti, mai definite in maniera chiara, si deve faticosamente negoziare, ai tavoli istituzionali, questioni ed assetti che poi vengono spesso disattesi. 

Denuncia il Sindaco una instabilità permanente che danneggia l'Ospedale stesso, chi ci lavora, chi si affida alle cure e il territorio tutto che ha nell'Ospedale un punto di riferimento non solo per la risposta alla salute ma in ordine alla qualità della vita ed ai livelli di benessere generale, per chi già ci vive,  per chi potrebbe decidere di farlo e per chi purtroppo se ne va: lo spopolamento dei nostri territorio è legato in maniera forte ai servizi che sono presenti.

Quello che reclama il nostro territorio, chiedono gli Amministratori,  è un servizio sanitario di base messo nella condizione di funzionare e dare le risposte ai nostri cittadini, quello che si pretende è che ai nostri cittadini vengano riconosciuti gli stessi diritti sanitari degli altri cittadini toscani, quello che non si vuole è scendere sotto l'attuale soglia di servizio!

Chi in Consiglio prende la parola aggiunge un pezzo e il puzzle è sconfortante: attualmente nel nostro Ospedale l'unico reparto funzionante è quello di medicina, il "pronto soccorso" non ha più il chirurgo nè l'anestesita (non si può paragonare nei fatti ad P.S.), il servizio di radiologia è aperto 3 giorni la settimana (contro i 5 di poco tempo fa e nonostante sia stato completamente ristrutturato: costo € 300.000 ), l'ortopedia promessa (l'accordo è stato siglato pochi mesi fa e prevede il servizio di ortopedia, oltre alla chirurgia ortopedica e dermatologica) ancora non è stata attivata, la Risonanza Magnetica tanto promessa non è ancora presente mentre la Tac è funzionante, la diagnostica specialistica (gli ambulatori per intenderci) funzionano ma capita che i medici non vengono agli appuntamenti e spesso non sono gli stessi,  il centro AVIS per le trasfusioni appena terminato è già messo in discussione, il progetto di Medicina Integrata ha il finanziamento fino al 31dicembre di questo anno e poi non vi sono certezze, i servizi socio sanitari territoriali promessi non sono stati avviati se non in minima parte e grazie al contributo dei Comuni, ma non sono sufficienti.

Adesso il nuovo Piano prevede per i piccoli Ospedali come il nostro, non un Pronto Soccorso ma un Punto di Emergenza Territoriale (nei punti di emergenza sostanzialmente viene fatta la diagnosi, la stabilizzazione se necessaria e viene deciso un quale centro mandare il paziente) e la previsione di riconvertire una parte dei posti letto di medicina in posti per l'Ospedale di Comunità, a seguire i ricoverati sono i medici di base e non i medici ospedalieri). 
E' chiaro che l'attuazione del Piano rappresenta ulteriori tagli e peggioramento nell'offerta sanitaria nel nostro territorio, ma è chiaro ai  presenti, che la programmazione della sanità non possa basarsi solo sui numeri, che ci vedono perdenti rispetto ad altre aree, ma debba tenere conto dell'isolamento, della viabilità e del rischio spopolamento, occorre invece che rappresenti una risposta alla necessità di sopravvivenza delle nostre comunità.

Il Sindaco Vanni, non fa sconti neppure alla ASL e ai suoi manager (la struttura Amministrativa deputata all'attuazione del Piano)  il precedente è stato parzialmente attuato e la gestione del bilancio assegnato a ciascuna ASL spesso si ispira più al contenimento dei costi attraverso tagli ai servizi; quello che è scritto sulla carta (Piano) non rassicura il Sindaco.

Il Consigliere Lucia Matergi raccoglie i suggerimenti e dichiara di farli propri, rappresenterà le nostre richieste al Consiglio Regionale, dichiara che nelle audizioni fatte nei diversi territori regionali sono emerse esigenze simili alle nostre che chiedono maggiori attenzioni per le aree fragili e disagiate.
Dichiara che i Consiglieri del suo gruppo (PD) presenteranno all'approvazione del Piano, un emendamento che tiene conto proprio di questi aspetti e riconosce alle aree montane un Pronto Soccorso h 24 al posto del PET (punto di emergenza territoriale).
Sappiamo che il Pronto Soccorso inteso in quanto tale è previsto solo a Grosseto, immaginiamo si tratti di Primo Soccorso che non è proprio la stessa cosa del P.S., ma sempre meglio di un PET.

Questo è quanto; ovviamente facciamo un grande in bocca al lupo a Lucia Matergi e al suo gruppo, nella speranza che l'emendamento venga accolto ed inserito nel Piano.

Adesso permetteteci alcune osservazioni:
1. chi in questi mesi ha usato toni rassicuranti, Istituzioni, politica ed Associazioni... sulla base di quali elementi si è espresso? Quando bastava davvero recarsi in ospedale, parlare con i medici o con i pazienti per avere chiara la situazione.
2. il Consigliere Matergi riferisce che attualmente, vista la riduzione dei trasferimenti centrali alle regioni, quindi meno soldi, la parola d'ordine sarà spendere meglio per dare a tutti; allora ci chiediamo: il rifacimento completo con ampliamento della radiologia e farla funzionare 7/8 mesi e ridurne la funzionalità (3gg la settimana) va in questa direzione?
Ancora, ultimare un centro trasfusionale (AVIS presso l'ospedale è pronto da 6/7 mesi non ancora inaugurato) e già parlare di fare un centro unico forse ad Orbetello o nel migliore dei casi a Manciano è razionalizzare la spesa? 

Venerdì ad Orbetello si terrà la Conferenza dei Sindaci della nostra Area Socio Sanitaria, ovviamente si parlerà del Piano con i Dirigenti della ASL, già ieri pomeriggio c'è stato un incontro preparatorio al quale ha partecipato anche il nostro Sindaco. Ai nostri Amministratori (Pitigliano, Sorano e Manciano) auguriamo un buon lavoro, dovranno farsi sentire e non sarà un incontro facile. 

7 commenti:

  1. vorrei rispondere al vostro primo quesito, sul perchè e su quali basi le associazioni o le istituzioni sono state "rassicuranti" in merito al nostro Ospedale.
    Parlo per il percorso fatto da noi, cari amici, sapete perfettamente che la sottoscritta e Luisa Micca si sono dedicate da settembre fino ad oggi, e proseguiranno, alle problematiche dell'ospedale, e sapete perfettamente che la sottoscritta ha fatto "lo stradello" come si dice a Roma, da Sorano all'ospedale, quindi non venite a dire su quali basi abbiamo fatto discorsi "rassicuranti". Le basi sono stati gli accordi FIRMATI e oggi disattesi, e non mi sembra che questa sia una responsabilità imputabile alle associazioni. Mi sembra decisamente infantile e poco politico dequalificare il lavoro svolto da altri, non certamente da voi OGM, perchè io non ho mai incontrato nessuno di voi dal dottor Mariotti a Grosseto, ne tantomeno dalla dottoressa Barattelli a Pitigliano, noi all'ospedale ci siamo stati quasi tutti i giorni ed abbiamo parlato con tutti o quasi tutti, dal pronto soccorso a medicina, a medicina integrata.
    Cercate le responsabilità altrove . Riflettete prima di parlare a vanvera, se gli accordi sono stati disattesi e neppure i Sindaci riescono con la loro autorità ad ottenere il rispetto degli accordi firmati da loro, cosa c'entrano le associazioni ?

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  2. sabato 26 maggio 2012 ore 07,45

    mi sono presentato al centro trasfusionale Avis presso l'ospedale di pitigliano, per la consueta donazione di sangue

    Mi sono trovato piacevolmente in compagnia di un considerevole numero di donatori in coda, ma subito dopo si è presentata una situazione demenziale

    i donatori continuavano ad arrivare anche dopo di me e che si vedevano RIFIUTATI, perchè con le nuove disposizioni, le sacche di sangue vengono ritirate alle 09,45 dal personale sanitario, per essere trasferite a Siena, per la lavorazione

    per questo motivo, i prelievi si fanno, da quando arriva la dott.sa Tosca, dalle 08.00 fino alle 09.45 - 10.00

    stamattina sono stati rifiutati ben sei donatori, nonostante l'AVIS avesse mandato a casa di ognuno l'invito al prelievo di questo sabato

    questi se ne sono andati, abbastanza incazzati, dicendo che non avrebbero più donato il loro sangue ...

    ad affiancare i due volontari che fanno normalmente i prelievi, c'era stranamente una infermiera dell'ospedale, corre voce che tra un po' i due volontari saranno solo presso il centro Avis di Manciano (che sia già tutto deciso ?)

    altra notizia negativa per gli avisini, e non solo, la diminuzione costante di esami, che prima erano gratuiti e sistematici ed erano soprattutto, per una sicurezza del donatore e di chi avrà necessità di una trasfusione

    Roberto Pulese

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  3. il Sindaco Vanni la scorsa settimana, parando del possibile trasferimento dell'ambulatorio AVIS, disse che c'erano nuove disposizioni della sanità nazionale che l'Avis da sola non era in grado di ottemperare,per questo motivo si parlava di tenere un solo centro poichè l'ASL 9 aveva accettato di ottemperare alle nuov disposizioni, stiamo informandoci su quali siano queste nuove disposizioni nazionali che pare siano dettate da una maggiore sicurezza per i donatori, quando avremo notizie più precise vi in informeremo

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  4. ero anche io e non ero la sola, presente alla seduta aperta del Consiglio comunale di Sorano

    e dopo l'intervento del Sindaco Vanni è intervenuto anche il presidente dell'Avis di Sorano il quale aveva fatto presente al Sindaco, alla dott.ssa Matergi ed ai convenuti tutti, delle difficoltà per dei donatori di Sorano di arrivare anche solo fino a Manciano per donare il sangue, il presidente ha inoltre ricordato i soldi spesi per migliorare il Centro trasfusionale, la necessità per un Centro trasfusionale di essere all'interno di un ospedale, se si vuole offrire la possibilità agli avisini, che è bene ricordare sono donatori volontari, di poter effettuare una Plasmaferesi, donazione completa di sangue e piastrine ...
    attendo ulteriori vostre informazioni, qualora ne avrete

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    1. voglio solo aggiungere che Manciano non ha queste caratteristiche ...

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  5. Roberto Biancheri
    questo mio amico sabato è venuto a bere un caffè da noi e ci ha raccontato che lui ha chiesto un appuntamento per l'agopuntura in novembre 2011, gli hanno dato allora un appuntamento per maggio, fatta la visita con il medico agopuntore di Medicina integrata, che gli ha prescritto 4 sedute di agopuntura ...

    si è recato al Cup per prendere gli appuntamenti e si è sentito rispondere che non gli possono dare appuntamenti, in quanto con il 31 dicembre 2012 scade la convenzione (forse non è il termine giusto, passatemelo) e fino al 31 dicembre è tutto occupato

    anche questa è una situazione ben delineata, non serve ragionarci sopra a lungo per sapere come finirà

    in ogni caso la vogliono far finire :(

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  6. purtroppo la visione dei dirigenti ASL 9 è sempre stata negativa nei confronti di medicina integrata, oggi era in ospedale e danno gli appuntamenti anche a gennaio e febbraio, visto con i miei occhi, ma questo non ci consola poichè come tu dici bisogna vedere cosa faranno, i dirigenti dicono che si devono trovare i soldi per rifinanziare il progetto, so solamente che il segretario Regionale Adriano Amadei, in giunta in Regione ha fatto mettere nel PIANO Sanitario l'ospedale di medicina integrata, ho il documento in discussione, ma bisogna capire se si trovano i soldi poichè Monti ha deciso ulteriori tagli...

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