lunedì 29 ottobre 2012

L'Assemblea sel Sindaco - parte seconda - ancora IMU


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A questo punto il Sindaco da vero mattatore sigla un patto in diretta con i presenti, un accordo “tra di noi” dice con tono confidenziale e dichiara, davanti a tanti testimoni che, nel caso in cui il Governo dovesse procedere  a nuovi tagli, il Comune  non recupererà le somme imponendo nuove tasse, ma facendo economie.
Ancora silenzio.
Il colpo ad effetto non è riuscito, la platea rimane attonita, quasi non avesse capito: eppure una dichiarazione così avrebbe dovuto scatenare l’applauso e invece niente,  forse siamo tutti frastornati dai  numeri, oppure ognuno nella testa è preso a fare due conti.

Va avanti e dice che  di economie ne sono state fatte tante, che è stato raschiato il barile, che è stato ridotto o recuperato tutto quel che si poteva; evidentemente, pensiamo noi c’è ancora qualcosa da raschiare,  altrimenti non avrebbe siglato un patto tanto impegnativo e in diretta a quel modo.

Attento però Sindaco, che non agire sulle tasse significa anche non aumentare i costi dei servizi e neppure  tagliarli, anche l’aumento per es. dei buoni pasto della mensa scolastica o degli scuolabus o di altri servizi a domanda individuale si traducono in tasse indirette!
Terremo gli occhi aperti.

Partono le domande, non troppe, ma  interessanti, la prima è del Presidente di Ascom Filippo Lombardelli che chiede di prestare particolare attenzione al settore produttivo che sappiamo, anche nel nostro territorio,  vive purtroppo la crisi generale.
Propone di aumentare l’aliquota per i locali ad uso commerciale sfitti, misura che agirebbe anche da calmiere su  affitti spesso troppo onerosi e di ostacolo all'apertura di nuove attività commerciali e di equiparare gli esercizi pubblici  alle prime case, seguendo l’esempio di alcuni comuni come Scansano.

Ma il Sindaco ci  rassicura, dicendo che la realtà produttiva di Pitigliano è costituita per la maggior parte di aziende che operano nel settore della ristorazione, bar e affini e auspica che questi non siano stati colpiti troppo dalla crisi.
Dimostra, dati alla mano, le proiezioni fatte dagli uffici su immobili ad uso commerciale, le cifre si aggirano intorno a 300/400/500 € secondo la rendita catastale, avranno con un incremento che va dai 40€ ali 70€ rispetto all’aliquota base, insomma, dice, cifre sostenibili!

Prima domanda: ma davvero bar e ristoranti possono dirsi rappresentativi della realtà economica locale?
Seconda domanda:  sappiamo realmente qual è stato l’andamento economico di quest’anno? La sensazione  è che abbiano risentito un po’ tutte le attività delle evidenti difficoltà del momento, così ci è parso un po’ sbrigativo liquidare la questione a quel modo.
Ma avremo modo di riparlarne.

Interviene poi una signora che chiede se la Chiesa pagherà l’IMU sugli immobili non destinati al culto, i presenti hanno capito benissimo e in molti fanno riferimento ad alta voce alla Casa per Ferie di piazza Dante Alighieri, la signora vuol sapere se il Comune ha idea dell’ammontare del gettito derivante dal pagamenti dell’imposta su questi immobili e se sono state previste nel regolamento Comunale deroghe per la Chiesa.
Il Sindaco risponde che la situazione è ancora abbastanza ingarbugliata dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato il decreto del Governo che imponeva l’IMU anche agli immobili ad uso non commerciale,  precisa che nel regolamento comunale non vi sono deroghe per la Chiesa.

... il seguito a domani con l'Ospedale e le proposte della ASL.



domenica 28 ottobre 2012

L'Assemblea del Sindaco - prima parte -IMU


E’  lui,  il Sindaco,  il protagonista indiscusso dell’assemblea che si è svolta venerdì 26, alle 17.30  e nonostante la pioggia uggiosa il teatro era quasi pieno.
Gli argomenti sul tappeto tanti ma a raccontarli è ancora lui,  due assessori sono seduti tra il pubblico, l’altro appoggiato ad una parete,  si limitano ad asserire con la testa e a sporadiche battute.

Alle 17,45, microfono in mano comincia a parlare, in piedi, tono informale addirittura confidenziale. Prima di entrare nel vivo delle questioni da la buona notizia: Stefania è una nostra nuova concittadina nata su una piazzola dell’Aurelia, nell’ambulanza che portava lei e la sua mamma all’Ospedale di Grosseto; la buona notizia è ovviamente che mamma e bambina stanno bene. Chiacchiericcio generale: chi si indigna, chi dice menomale, chi fa gli auguri, intanto la platea si è scaldata e il Sindaco sa che può cominciare.

L’IMU è il primo argomento, silenzio di tomba e massima attenzione: Pitigliano dovrà incassare, secondo quanto imposto dal Governo, 580.000 € complessivamente, con la prima rata con l’aliquota base sono stati incassati 259.000 € e il Comune per raggiungere gli obiettivi deve rivedere le aliquote relative alla seconda rata.

La revisione dell’aliquota riguarda le seconde case e pubblici esercizi, che passano dal 7,6 x mille a 9 x mille, l’aliquota per le prime case rimane invariata al 4 x mille.
Il passaggio dall’aliquota dal 7,6 al 9 corrisponde ad una percentuale del 18% e per fare un esempio una seconda casa che pagava 516 € con la nuova aliquota pagherà 606 € circa.

Le aliquote di Pitigliano sono mediamente più basse della maggior parte degli altri Comuni vicini, spiega, grazie alla solidità del nostro bilancio e dall'avvedutezza degli Amministratori che l’hanno preceduto, per gli anziani che risiedono presso le case di riposo, porterà in Consiglio la proposta di considerare le case di proprietà come prime case e non come prevede la legge seconde case.

Continua dicendo che la revisione delle aliquote corrisponde al raggiungimento di un gettito presunto sufficiente alla richiesta del Ministero, ma è da tenere conto che al 31 dicembre sarà comunicato l’importo del fondo base che viene assegnato ai Comuni, e se il fondo è inferiore alle previsioni, stabilisce la legge che la differenza debba essere recuperata o attraverso economie o con l’imposizione fiscale, agendo cioè ancora sulle tasse; e qui  silenzio di nuovo…

...il seguito a domani!

giovedì 25 ottobre 2012

"Acqua all'arsenico"


Punto primo: nell’acqua che beviamo c’è arsenico e più precisamente a Pitigliano ce ne sono 8,9 microgrammi/litro (dato 2011 dal sito dell’Acquedotto del Fiora).

Punto secondo: l’arsenico è una sostanza cancerogena certa, di classe 1 (ARC – Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro).

Attualmente il valore di arsenico nelle acque potabili consentito per legge è di 10 microgrammi/litro (Direttiva 98 CE del Consiglio d’Europa).
Le Linee Guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) indicano 10 microgrammi/litro come un valore accettabile e solo in via transitoria, ma la raccomandazione è di eliminare quanto più possibile l’arsenico dalla catena alimentare e bonificare le aree da fattori esterni, l’OMS auspica valori tra 0 e max 5 microgrammi/litro come obiettivo realistico cui tendere, in considerazione dell’incertezza dei rischi derivanti anche da esposizioni a concentrazioni molto basse di arsenico.

La Direttiva CE del 1998 prevedeva però, anche la possibilità di chiedere deroghe per max 3 anni rinnovabili di 2, quindi per 9 anni in tutto, l’Italia che ha recepito la direttiva solo nel 2003 ha chiesto subito le deroghe che sono state complessivamente concesse fino al 31/12/2012; pensate per quanti anni abbiamo bevuto acqua con valori di arsenico anche 5 volte superiori ai limiti considerati “accettabili”.
 La concessione delle deroghe prevedeva però due fondamentali azioni: 1 che la popolazione venisse informata sulla presenza di arsenico nell'acqua e della sua pericolosità, 2 che si procedesse alla rimozione delle cause che ne determinano la presenza.
Ricordate se qualcuno (in questo caso gli enti preposti) ci abbia informato che bevevamo e ancora beviamo arsenico?
Quanto all’individuazione e alla rimozione delle cause… beh, per parlarne occorre un altro post…

Intanto è proprio di questi giorni la pubblicazione dei dati della mortalità e delle malattie correlate all’esposizione di arsenico, presentati nello studio “Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione di Arsenico nelle acque potabili dei comuni del Lazio”.
Lo studio, realizzato dal dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio, ha valutato gli effetti sullo stato della salute dei residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico; i dati sono allarmanti e mostrano ad es. un aumento delle cause di morte per tumore, + 10%, nei comuni della provincia di Viterbo in cui per 10 anni i valori sono stai superiori a 20 microgrammi/litro.
Insomma il rapporto ci dice quanto sono costati alla salute dei cittadini 10 anni di deroghe.

Roberto Barocci dell’arsenico e delle cause da inquinamento, ce ne ha parlato a lungo durante la sua presentazione e ci ha raccontato anche delle responsabilità della politica quando  ignora volutamente la salute dei cittadini.
Il video l’ha realizzato Antonio Totaro che ringraziamo. 

Lo studio Epidemiologico è consultabile e scaricabile dal sito di TusciaMedia.
http://www.tusciamedia.com/component/content/article/267-cronaca/17952-arsenico-ecco-i-dati-su-mortalita-e-malattie.html


martedì 9 ottobre 2012

Primo PARTECIPARE

Di solito su questo blog raccontiamo in prima persona (se non fosse sgrammaticato diremmo in prime persone) riferendo di fatti ed eventi, a maggior ragione quando  siamo tra gli organizzatori.
Ma per raccontare la presentazione di sabato e per far comprendere quello che secondo noi ha rappresentato al di là del chiaro valore dell'informazione, anzi della controinformazione, usiamo le parole di Marcello, che meglio di chiunque altro altro, riesce a trasmettere cosa è stato.
Il post è sul suo sito e noi lo abbiamo voluto mettere così, senza riscriverlo;  bellissimo, scritto con la sua vecchia compagna Lettera 22.


 Per visualizzare il testo sul sito di Marcello http://www.stradebianche.org/

venerdì 5 ottobre 2012

Liscia, gassata o inquinata? Com'è l'acqua che beviamo?

Domani alle 10.30  all'Auditorium della BCC  di Pitigliano, Roberto Barocci presenterà il suo libro "Arsenico e scellerati progetti".
Ma di  cosa parleremo? Anzitutto della salute e dello stato dell'ambiente ma anche della politica e di chi ci amministra, che ha il compito di difendere la salute pubblica, salvaguardare l'ambiente dove viviamo e difenderci dai furbetti che vogliono far soldi sulla nostra pelle.

Parleremo dei casi più eclatanti di inquinamento da arsenico nel nostro territorio, prodotto delle attività minerarie ed industriali e dell'arsenico  presente purtroppo anche nei nostri acquedotti.

La Comunità Europea ha intimato all'Italia di rientrare entro dicembre 2012, nei parametri previsti di 10 microgrammi/litro di Arsenico, quantità  considerata già alta, se al fine di scongiurare i pericoli devastanti per la salute  l'EPA l'ente nazionale per la protezione dell'ambiente statunitense chiede che la presenza di questo elemento nell'acqua da bere sia pari allo zero.
Le indicazioni dell'OMS sono degli anni 80, la Comunità europea le recepisce solo nel 1998 e l'Italia nel 2001, ma attenzione iniziano le richieste di deroghe e per altri 10 anni continuiamo a bere acqua con presenza di arsenico superiore anche del 500% dei limiti fissati, le deroghe le chiedono lo Stato e le regioni compresa la Toscana.
Il Ministero della Salute prevedeva sostanzialmente due cose: che fosse data informazione alle popolazioni rispetto alla pericolosità dell'elemento presente nell'acqua e che si procedesse velocemente alla rimozione delle cause che ne determinano la presenza.
E qui scoppia la bagarre, perchè da un lato c'è la Regione  Toscana che afferma che l'arsenico è da sempre presente nelle acque e causa delle caratteristiche geologiche del nostro territorio e dall'altra altri tecnici, i comitati e anche dei cittadini che ritengono le attività legate alla Geotermia le responsabili dell'inquinamento da arsenico.

Domani si parlerà di tutto questo, noi abbiamo invitato anche i Sindaci dei nostri comuni e di quelli vicini, abbiamo anche invitato coloro che sono a conoscenza di quanto racconta Roberto, sono gli amministratori che attualmente o in passato a diversi livelli in Regione, in Provincia, nei Comuni hanno avuto un ruolo diretto o indiretto in quelle vicende e possono raccontarci come stanno le cose.
Vorremmo che domani costoro fossero con noi, per primi i Sindaci perchè più vicini alla gente, perchè sulla salute non si scherza, e parlando di salute i primi responsabili sono loro,  loro è il compito di vigilare, rassicurarci e dirci cosa succede.

Contiamo anche nella partecipazione degli amministratori regionali e provinciali e anche dei dirigenti del Servizio Idrico, perchè pensiamo che il loro primo interesse e il loro compito sia rivolgersi ai cittadini che rappresentano e ascoltarli, soprattutto quando le questioni riguardano la salute pubblica.

La presentazione del libro di domani non vuole essere un atto di accusa nei confronti di nessuno, ma un momento di informazione, un'occasione nella quale dei cittadini venuti a conoscenza di questioni allarmanti chiedono maggiori informazioni e chiarimenti.

Domani, in sala,  i primi posti saranno riservati agli invitati, vedrete i loro nomi scritti sui cartellini appoggiati alle spalliere delle poltrone; ci auguriamo che queste  siano tutte occupate, infatti la presenza di ogni amministratore sarà la dimostrazione della sua disponibilità, della volontà di stare tra la gente per rispondere alle domande e fugare i dubbi.

Questa la lista degli Amministratori ed ex Amministratori invitati.



Bramerini Annarita Assessore Ambiente Regione Toscana
Ceroni Claudio Presidente Acquedotto del Fiora Spa
Marras Leonardo Presidente Provincia di Grosseto
Galli Marco Presidente Unione dei Comuni Colline del Fiora
Perriccioli Moreno Presidente Ato 6 Ombrone
Presidente del Parco della Miniera Massa Marittima
Rossi Enrico Presidente Regione Toscana
Sani Luca ex Sindaco di Massa Marittima  - Deputato PD
Sindaco  e Assessore all’Ambiente Comune di Acquapendente
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune  di Bolsena
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Castell’Azzara
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Farnese
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Gradoli
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Latera
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Manciano
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune  di Massa Marittima
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Pitigliano
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune  di Proceno
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di San Lorenzo
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Scarlino
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di Sorano
Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune  di Viterbo
Ulivieri Franco Presidente Unione dei Comuni dell'Amiata Grossetana.