E’ lui, il Sindaco, il protagonista indiscusso dell’assemblea che
si è svolta venerdì 26, alle 17.30 e
nonostante la pioggia uggiosa il teatro era quasi pieno.
Gli argomenti sul tappeto tanti ma a raccontarli è ancora
lui, due assessori sono seduti tra il
pubblico, l’altro appoggiato ad una parete, si limitano ad asserire con la testa e a
sporadiche battute.
Alle 17,45, microfono in mano comincia a parlare, in piedi,
tono informale addirittura confidenziale. Prima di entrare nel vivo delle
questioni da la buona notizia: Stefania è una nostra nuova concittadina nata su
una piazzola dell’Aurelia, nell’ambulanza che portava lei e la sua mamma
all’Ospedale di Grosseto; la buona notizia è ovviamente che mamma e bambina
stanno bene. Chiacchiericcio generale: chi si indigna, chi dice menomale, chi
fa gli auguri, intanto la platea si è scaldata e il Sindaco sa che può
cominciare.
L’IMU è il primo argomento, silenzio di tomba e massima
attenzione: Pitigliano dovrà incassare, secondo quanto imposto dal Governo,
580.000 € complessivamente, con la prima rata con l’aliquota base sono stati
incassati 259.000 € e il Comune per raggiungere gli obiettivi deve rivedere le
aliquote relative alla seconda rata.
La revisione dell’aliquota riguarda le seconde case e
pubblici esercizi, che passano dal 7,6 x mille a 9 x mille, l’aliquota per le
prime case rimane invariata al 4 x mille.
Il passaggio dall’aliquota dal 7,6 al 9 corrisponde ad una
percentuale del 18% e per fare un esempio una seconda casa che pagava 516 € con
la nuova aliquota pagherà 606 € circa.
Le aliquote di Pitigliano sono mediamente più basse della
maggior parte degli altri Comuni vicini, spiega, grazie alla solidità del
nostro bilancio e dall'avvedutezza degli Amministratori che l’hanno preceduto,
per gli anziani che risiedono presso le case di riposo, porterà in Consiglio la
proposta di considerare le case di proprietà come prime case e non come prevede
la legge seconde case.
Continua dicendo che la revisione delle aliquote corrisponde al raggiungimento di un
gettito presunto sufficiente alla richiesta del Ministero, ma è da tenere conto
che al 31 dicembre sarà comunicato l’importo del fondo base che viene assegnato
ai Comuni, e se il fondo è inferiore alle previsioni, stabilisce la legge che
la differenza debba essere recuperata o attraverso economie o con l’imposizione
fiscale, agendo cioè ancora sulle tasse; e qui silenzio di nuovo…
...il seguito a domani!
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