lunedì 6 febbraio 2012

Parliamo di turismo - parte seconda

Ritorniamo sull'argomento, questa volta parleremo del nuovo piano di gestione degli Uffici Turistici, uffici che come saprete, con la chiusura delle APT, diventano di competenza comunale.

Il Comune di Pitigliano ha individuato la Pro Loco, quale soggetto a cui affidare il servizio e Mercoledì 8 febbraio alle ore 16.00 presso la sala Petruccioli, si svolgerà un incontro pubblico nel quale sarà illustrato il nuovo piano di gestione elaborato dalla Pro Loco e dal Comune per il funzionamento dell'Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica di Pitigliano.
All'incontro saranno presenti oltre alla Pro Loco e all'Ass. al Turismo Diva Bianchini anche l'Ass. provinciale al Turismo Gianfranco Chelini e il Dott Francesco Tapinassi.

Mercoledì conosceremo il piano di gestione dell'Ufficio del nostro Comune, ma all'interno di quale nuovo modello si inseriscono gli Uffici Locali, cosa è cambiato dal 1 gennaio 2012 nel Sistema Turistico Provinciale?
Noi lo abbiamo chiesto al Dott. Francesco Tapinassi che ha svolto un ruolo molto importante, prima nella gestione, in qualità di Direttore, dell'APT della nostra Provincia e successivamente per la definizione dell'attuale piano.




E queste sono le slides


3 commenti:

  1. Vi seguo da tempo, anche se finora ho commentato pochissimo, ma sulla questione del turismo voglio condividere con Voi una riflessione. Parlano gli esperti, hanno parlato (poco e in maniera fumosa) i politici locali responsabili del settore . Quindi aspettiamo fiduciosi la prossima riunione. Ma quello che mi lascia perplesso sono gli operatori del settore ( ed intendo non chi sta alle informazioni turistiche ed alla promozione o non solo; intendo anche ristoratori, gestori di agriturismi, albergatori, rivenditori di prodotti tipici, guide ambientali e quant'altro). Lo spazio comunicativo da Voi fornito, poteva essere un'occasione per loro di farsi sentire, di comunicare e condividere le loro necessita' ed aspettative e perche' no anche le azioni singolarmente intraprese per affrontare il periodo attuale. Invece silenzio. Noto che proprio da questo settore, che dovrebbe essere quello trainante, viene per larga parte a mancare uno spirito di gruppo, una coesione, un lavorare allo stesso progetto. Ognuno per se. Quando si parla poi con questi operatori, spesso si registrano solo perplessita' su iniziative o tentativi di iniziative intraprese da altri, che possano danneggiare economicamente le singole posizioni. E' vero!. Quando vengono a mancare i numeri, allora diventa una guerra tra poveri.
    Ma proprio ora serve da parte di tutti, uno slancio ed una capacita' di rinnovamento, iniziativa e capacita' di comprendere le nuove dinamiche dei flussi turistici, soprattutto serve una maggiore capacita' di relazionarsi. Se e' complicato trovare interlocutori nell'amministrazione, importantissimo e' creare sinergie.
    Intendiamoci con la situazione economica in atto, va riconosciuto a tutti loro di fare grandi sforzi per restare a galla, di questo va dato merito. Ma serve di piu' da parte di tutti, ad ogni livello, un tentativo di un colpo di reni va fatto, serve la necessita' di alzare il livello del nostro operare. Purtroppo la politica tradizionale, che dovrebbe essere il motore trainante del comprensorio stenta, a volte gira a vuoto ( speriamo sia solo per il freddo di questi giorni...), si autoingessa .Quindi trovo molto utile il vostro lavoro con lo strumento che avete messo a disposizione che si sta' affinando sempre piu', merita di essere usato. Mi associo agli auguri per il vostro 1 anniversario.

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  2. Grazie per gli auguri e anche per i complimenti.
    La tua riflessione è interessante e così ci facciamo due chiacchiere...

    Quella crescita che auspichi tu, quel dialogo e quella sinergia tra operatori forse, correggimi se sbaglio, è frutto di processi di crescita CULTURALE che nel nostro paese non sono mai stati coltivati.
    Arrivare a lavorare fianco a fianco, operatori dello stesso settore, per un beneficio comune si costruisce nel tempo attraverso politiche che attuano progetti precisi e non barcollanti ed estemporanei. Sai come si è intesa la promozione dell'enogastronomia nel nostro comune? Chiedendo di portare i piatti o i prodotti (quasi sempre a gratis)durante manifestazioni e trasmissioni televisive.
    Credi che questo sia il modo per investire sulle sinergie? Quali progetti di largo respiro sono stati proposti ed hanno coinvolto gli operatori turistici dei vari comparti? Qualche mostra dei prodotti locali una o due volte l'hanno, credi possa incidere sui redditi dei nostri agricoltori, e possa creare per loro quella certezza di mercato che li induce a potenziare le loro produzioni? Alcuni ristoranti curano con attenzione la scelta dei prodotti locali, questa è una crescita culturale, nata ti assicuro spontaneamente e con la grande fatica per il reperimento dei prodotti, se ci fosse un progetto, anzi no una VISIONE, si sarebbe investito ad un piano di sviluppo dell'agricoltura locale (sai quante aziende hanno chiuso negli ultimi anni?) creando occupazione e quella sinergia di sistema che innalza l'offerta turistica di qualità del nostro territorio: i ristoranti propongono i prodotti locali, lo stesso le botteghe di alimentari e di ortofrutta, idem per le mense scolastiche e di comunità, poi il mercato settimanale dei produttori che porta pian piano i cittadini a privilegiare il valore, la qualità, la freschezza e la salubrità dei prodotti locali. (il nostro è un territorio particolarmente vocato non solo per olio e vino, ma per l'ortofrutta e i legumi)e non dimentichiamo gli allevamenti, e poi eventi ben fatti che contribuiscono a dare visibilità alla qualità del territorio, a far conoscere le nostre belle strutture di accoglienza i musei,i siti archeologici, l'artigianato di qualità...
    Per fare questo occorre investire in cultura, tutto il resto sono solo spots pubblicitari (ma non per il territorio e neppure per i suoi operatori).

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  3. Il merito delle giovani guide ambientali e turistiche,che sicuramente hanno dato il principale contributo al progetto,è quello di aver espresso in maniera semplice le tematiche non tanto della gestione di uno I.A.T,quanto di uno svilupo turistico territoriale.Da questo punto di vista le 3 "fasi" (termine improprio poichè si tratta di "obbiettivi")sono in linea con la metodologia adottata dal progetto regionale PROMOZIONE TOSCANA,dal quale immagino siano state tratte.Argomenti validi quindi ma non sufficienti per applicare in pieno la metodologia di Tourist Experience Design che supporta il progetto regionale.Intendo dire che quandanche si raggiungessero gli obbiettivi ora proposti,il tutto si ridurrebbe ad un abbellimento cosmetico dell'offerta attuale,che non comporta cioè una sostanziale trasformazione dell'offerta stessa.Il Marketing Turistico ha le sue rigide regole: prima il PRODOTTO (offerta) poi la PROMOZIONE (informazione)...Come sempre,a Pitigliano si continua ad affrontare il problema del turismo in modo episodico e quindi errato.Questo avviene perchè non si parte da una VISION globale che individua le problematiche prima di ricercare le possibili soluzioni dei problemi.Per un efficace progetto di sviluppo turistico occorre che sia il COMUNE e non la Pro Loco ( che "coopera" dice l'art.22 della L.42/222) a farsi carico del coordinamento di tutti gli attori e gli stakeholder del territorio comunale.Poichè non è un percorso facile,è necessario aprire la strada con una azione (culturale)di informazione che renda luminoso e chiaro l'intero percorso.Basta far capire chiaramente cosa fare,come,perchè e con chi.C'è solo da augurarsi che i prossimi Amministaratori siano in grado di capire quale grande opportunità di innovazione si presenti loro nell'ambito del turismo e quali grandi meriti possano trarne.

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