venerdì 7 ottobre 2011

Le Donne a Pitigliano non fanno le Veline


giovedì 17 febbraio 2011



Condivido intensamente  l' iniziativa  " Se non ora, quando?"  del 13 febbraio " e condivido l'idea
che questo evento abbia, come previsto,  una continuità.
Ho apprezzato le donne e gli uomini che hanno manifestato per le strade di Grosseto e di tutte le città italiane ed anche estere, il 13 febbraio.
Avrei voluto esserci anch’io.
Avrei gradito partecipare insieme ad altra gente di Pitigliano e di Sorano.
Questo evento nazionale, dove tantissime persone donne e uomini, hanno manifestato per chiedere il  rispetto, per riabilitare una dignità minata,  ha messo bene a fuoco la passività del nostro contesto sociale, dove le donne rappresentano la parte meno determinante del  percorso di crescita e di cambiamento.
E' vero che non c'è dignità se si ottiene un  posto di lavoro grazie ad una prestazione sessuale, ma  è vero anche che non c'è dignità, se la riposta davanti all'affronto è passiva e non si reagisce verso chi , la dignità ha  il potere di toglierla sempre, gratuitamente.
L'evento del 13 febbraio ha riempito le piazze di tante città italiane, ma il nostro territorio rimasto  lontano ed assente compreso il gruppo del Pd costituito all '80 % da uomini.
E' vero che la manifestazione doveva essere senza simboli dei partiti, ma  che in un piccolo paese come Pitigliano, chi aveva possibilità di aggregare ed organizzare poteva essere lil partito, sopratutto  per la consapevolezza che non esiste altra aggregazione in luogo, preposta  a pensare alle donne.
Nessun invito è stato fatto per discuterne, per organizzare.
Nei Comuni  di Pitigliano e Sorano non esiste una Commissione delle Pari Opportunità.
Nel Comune di Pitigliano non è stato mai  attuato uno sportello per le donne,  non c'è un nido,
come non c'è un centro anti violenza. Mi chiedo come si muovono le donne del territorio se vivono situazioni di disagio, a chi si rivolgono se hanno a loro carico carico di un anziano o di un figlio diversamente abile.
Ho elencato servizi  sociali  che sono pensati per dare dignità e sostegno alle donne.
Non avendo nulla di tutto questo, per  le donne del luogo, abituate a non pesare e a non chiedere, è stato normale  non essere presenti nella giornata del 13 febbraio.
Certamente  molte donne sono andate da sole.
Questa coltre di silenzio, questa  passività, questo immobilismo  foraggiato da una politica cieca e assente, non aiuta nè difende le donne e i giovani che vivono qui, ed  è stata evidenziata in modo esponenziale dall'evento
nazionale del 13 febbraio.
Il disagio sociale cresce e si alza giorno dopo giorno.
    
La Città di Grosseto è lontana ..per la manifestazione, per le pari opportunità, per una visione più dignitosa dell'universo femminile, è lontana da tutto.
Qui, non c'è  nemmeno un autobus per andare a fare una gita collettiva ad  Arcore.


http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/
E' un momento importante, dove le donne tutte le donne Italiane, dimostrano
  • La dignità delle donne è la dignità della nazione
  • La manifestazione è promossa dalle donne, ma – come diciamo nel nostro appello – la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.



2 commenti:


GP ha detto...
non so se avete notato come si pensi sempre prima alle pensioni e come si ribellino invece i clan dei privilegiati. Si parla di abolire le pensioni per coloro che non hanno mai lavorato, cioè delle casalinghe, perchè solamente loro avevano questo diritto, al più i grandi invalidi. Come si mobilitano invece i parlamentari ed i calciatori per la cosiddetta "tassa di solidarietà". Io sono dell'avviso che chi si dedica al Paese debba essere giustamente retribuito, ma allora io chiedo come cittadina, che se non passa la tassa di solidarietà, i nostri parlamentari paghino tutto il resto come i comuni cittadini. Non capisco perchè una madre di famiglia debba scendere a compromessi e acquistare prodotti scadenti ma meno costosi e quindi incidere negativamente sulla salute dei suoi famigliari e poi paghi i lauti pranzetti dei parlamentari. Non è scritto da nessuna parte che debbano mangiare filetto, salmone e cose di questo tipo, lo paghino a prezzo pieno, perchè il resto lo pagano i cittadini Italiani. Se si debbono fare i sacrifici, si facciano tutti, chi ha le barche a vela , i fuoribordo, le ville al mare, in montagna e poi chiede la cittadinanza a Montecarlo per non pagare le tasse, allora non è più cittadino Italiano. Chi pensa sempre di incidere sul popolo che paga le tasse in busta paga, cominci a pensare che il popolo quando è preso troppo per il collo, alla fine si ribella.
Emanuela ha detto...
in effetti si parla ti togliere anche la pensione di reversibilità comunque concordo con te, si va sempre sul sicuro, chessò pensare di cercare chi evade il fisco no, vero, meglio mettere mano sulle pensioni e su chi già paga

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