sabato 8 ottobre 2011

La politica d’agosto e le elezioni pitiglianesi del 2012 (ovvero Come la democrazia e l’aritmetica distruggeranno Pitigliano)


sabato 1 ottobre 2011



Come è nostra consuetudine pubblichiamo, e sempre con piacere gli scritti di coloro che desiderano esprimere le proprie opinioni: è la volta di Silvio Cioni, che avvia un ragionamento su possibili, futuri scenari elettorali pitiglianesi.

"Lettera aperta ai politici locali e a quanti hanno intenzione di candidarsi alle prossime elezioni comunali

Sono ormai anni che ho di Pitigliano una vista da lontano, sfumata e intermittente ma nonostante questo sempre attenta e critica delle faccende politiche.
È per questo che vorrei condividere alcuni ragionamenti squisitamente matematici sui preparativi per le prossime elezioni comunali di Pitigliano, che voci di piazza mi dicono essere fervidi e assidui in questa calda estate maremmana ormai agli sgoccioli.

Nel ragionare, non è mia intenzione esprimere giudizi sull’attuale amministrazione comunale o sul consiglio (questi li lascio alla sensibilità o all’acredine di ciascuno) ma semplicemente rendere evidenti alcuni paradossi che potrebbero venire a crearsi se i movimenti in essere si concretizzassero in altrettante liste candidate alle prossime comunali del 2012.

Andiamo ai fatti o per meglio dire proviamo a mettere sul piatto delle fantasiose ipotesi, relative al numero delle liste che potrebbero essere presentate alle prossime elezioni pitiglianesi.

Voci assolutamente non provate, sostengono che almeno 3 rappresentanti dell’attuale maggioranza abbiano intenzione di candidarsi alla poltrona di Sindaco (c’è addirittura chi sostiene che siano addirittura 4, ma per questo ragionamento restiamo sull’ipotesi più conservativa).
Inoltre è ipotizzabile che ci possa essere almeno 1 lista che rappresenti o sia espressione di una delle attuali minoranze, e sembra anche che a questa possa aggiungersi 1 altra lista legata a gruppi e movimenti esterni all’attuale compagine consiliare.
Infine è molto probabile che qualche lista presentata alle passate elezioni e non eletta, abbia la voglia di presentarsi di nuovo: immaginiamo che ci sia quindi 1 altra lista.

Insomma se continuiamo a giocare e ipotizzare ma facciamo bene di conto, 3+1+1+1 fa 6 candidati per altrettante liste… roba da far venire i brividi.
Le passate elezioni videro 5 liste candidarsi, ed io stesso accolsi  questo fervore come indicazione di salute democratica e rinascita politica. Ora sono di un altro avviso.

A Pitigliano ci sono circa 2900 voti validi (passatemi la scarsa precisione).
Se consideriamo che ogni lista possa mediamente raggiungere i 250 voti ciascuna (ammesso che sia costituita da cittadini pitiglianesi e non da gente di fuori), allora possiamo calcolare che  più della metà dei voti disponibili (250voti x 6liste = 1500) si distribuisca quasi automaticamente, in maniera abbastanza bilanciata, tra tutte le liste.
Dei rimanenti 1400, è possibile immaginare che 2 delle 6 liste che concorrono, riescano ad accaparrarsene insieme 1000 (le passate elezioni hanno dato chiara indicazione su questo). Di fatto è questo sbilanciamento nel pacchetto dei 1000 voti che determina la lista vincitrice. Gli altri 400 voti si distribuiscono tra le altre liste.

Se il ragionamento matematico  fatto ha un qualche valore, allora significa che in una elezione con 6 liste, si vince indicativamente con 800 voti o poco più, ovvero diventa Sindaco un candidato che raccoglie meno del 30% dei voti validi.

Come può essere autorevole e forte un’amministrazione che, seppur legittimata da elezioni democratiche pienamente regolari, non è scelta dal 70% dei suoi cittadini?

Ecco un primo paradosso: come una eccessiva partecipazione democratica in un paese come Pitigliano provoca difficoltà intrinseche di governo in partenza per qualsiasi amministrazione eletta, che impediscono scelte coraggiose e strategie lungimiranti.

Inoltre, ad ogni elezione, i pitiglianesi, sia in campagna elettorale che dopo nel valutare i risultati, si lamentano della composizione delle liste, di quanto queste non siano così qualificate, e di quanto sarebbe stato meglio se si fossero messe insieme teste dalle varie parti, invece di distribuirle in liste diverse, il cui livello viene considerato in genere poco esaltante.
Per riuscire a formare 6 liste occorre necessariamente trovare molti riempitivi e non sempre la disponibilità iniziale di alcuni si traduce in competenza, entusiasmo e impegno politico continuativo in consiglio.

Siamo di fronte ad un secondo paradosso: come una eccessiva partecipazione democratica in un paese come Pitigliano genera compagini elette poco competenti e poco consapevoli del ruolo e delle funzioni attribuite.

Se si accettano i due paradossi menzionati, allora si accetta anche l’amara conclusione: Pitigliano, per numero di abitanti e votanti e sull’esperienza delle passate elezioni, non può permettersi più di 3 liste candidate ad elezione, se vuole che una di queste sia eletta con forte consenso popolare e che tutte siano composte da persone fortemente motivate e competenti nei vari ambiti amministrativi.

Non entro in questioni legate a singoli personalismi o a bandiere da sventolare ad ogni costo, mi permetto però di invitare quanti hanno intenzione di candidarsi alle prossime elezioni comunali, a valutare la possibilità di convergenze e intese (mai forzate, si intende), così da creare le condizioni per una amministrazione forte e supportata dai cittadini nelle scelte non facili che sarà chiamata a fare per il futuro così incerto.

La speranza è che comunque, se di convergenze e intese nessuno vorrà sentirne, l’eccessiva democrazia non faccia troppo male a Pitigliano.
Del resto, non si può impedire a nessuno di candidarsi…

Di una cosa però sono sicuro: io non andrò certo a riempire una delle 6 liste.
Su di me, non ci contate."
Silvio Cioni

9 commenti:



Gilda B. ha detto...
e bravo Cioni, mi sembra davero una bella e attenta analisi, io un ragionamento simile lo faccio da sempre, non sono brava in matematica e quindi me lo tenevo per me, ma è vero che l'eccesso di liste crea dei seri problemi. Complimenti per lo studio
Emanuela ha detto...
come alcuni di voi sapranno, sono qui a Pitigliano solo dal 2006, ho partecipato a tutte le manifestazioni pre elettorali, proprio perchè volevo capire e conoscere meglio chi si proponeva per governare questa città da subito sono rimasta basita dell'eccessivo numero delle Liste, ben 5 Liste su 4.000 abitanti, badate bene, non votanti, ma abitanti anche se non sono come chi mi ha aperto questa discussione, non so molto di matematica, a scuola preferivo altro e i numeri mi mettono in ansia, soprattutto quando devo fare la denuncia dei rettiti :), ma ero arrivata più o meno alle stesse conclusioni certo Silvio Cioni ha argomentato molto bene la situazione, ha dato dei numeri, ha fatto delle statistiche, ha fatto giustamente quello che ognuno di noi avrebbe potuto fare, magari come me, meno bene di lui le mie domande ai cittadini di Pitigliano sono le seguenti: avete fatto questo ragionamento ? come potete accettare tutto ciò ? io spero che vi sentiate Uomini e Donne liberi e non cerchiate dal potente di turno solo favori personali dei Cittadini hanno Diritti e Doveri, non chiedono favori
OGM ha detto...
Solo una provocazione all'analisi fatta da Silvio: e se alle prossime elezioni si presenteranno sparpagliati nelle varie liste i soliti volti "famosi" della politica locale, persone che hanno dimostrato le personali capacità di amministrare, vale ancora l'appello all'aggregazione?
Anonimo ha detto...
Ma questa volta i soliti noti non potrebbero andare all' "isola dei famosi 2012"? Scusate la provocazione...
Silvio Cioni ha detto...
L'invito (e l'augurio) è proprio quello di vedere poche liste e molto qualificate... Persone determinate, "famosi" e non (dipende dalle sensibilità di ciascuna lista), che insieme lavorano per dare nuova aria a pitigliano... C'è un'altra provocazione da fare forse: non basterà più "garantire" di tenere in ordine conti, paese e servizi (cose non affatto scontate e da non sottovalutare mai nelle scelte quotidiane) ma occorrerà veramente mostrare ai cittadini quale idea di paese si vuole realizzare... Basterà questa volta un programma elettorale quasi fotocopia rispetto ai precedenti e molto simile tra tutte liste?
Gilda B. ha detto...
mi piace il termine "quasi fotocopia", perchè in effetti spesso accade questo, la sensazione è che i programmi vengano fatti al computer, con copia-incolla. Di programmi veri, con prospettive reali, con proiezioni nel futuro non se ne vedono, forse perchè mancano fiducia nel futuro,immaginazione e conoscenza reale del territorio. Quante persone ci sono che hanno queste capacità ?
Gianni ha detto...
Credo che il problema non sia quante persone si candidano ma QUALI. Mi spiego, possono essere anche tante, ma un elettore attento sa che spesso le persone valide fra le tante sono poche!!! giro di parole per dire: più che la quantità guardiamo la qualità! Insomma.... è sempre l'elettore che decide come si muove la politica locale e se farla muovere....
Giovanna Reghin x Cittadinanzattiva Città del tufo ha detto...
Il punto è che se gli elettori fossero consapevoli e non vittime di ricatti celati da favori, potrebbero fare delle scelte diverse. Ma si può imparare ad essere Cittadino Consapevole. Non è poi così difficile, si può cominciare con le piccole cose, ad esempio se qualcosa non va come dovrebbe, fare un esposto agli organi competenti, nel caso del nostro Ospedale, ho scoperto che all'URP (UFFICIO RAPPORTI CON IL PUBBLICO) , le persone che vanno a lamentare problemi con il nostro ospedale sono tante, ma quelle che firmano la lamentela sono in proporzione di 2 su 100. Questo fa la differenza, dobbiamo imparare a non avere paura di denunciare le situazioni negative, dobbiamo capire che se si denuncia una situazione, non si va contro una persona, ma se mai contro una istituzione. Se si capisse questo, molta gente farebbe la scelta sulla persona e sulle sue capacità e non su una lista, un colore, o un gruppo.
Emanuela ha detto...
Certo essere Cittadini Consapevoli è indispensabile, se si vuole essere liberi non si è liberi quando si mormora e ci si accontenta di mormorare se si mormora sicuramente c'è un disagio ed è questo disagio che deve essere portato a conoscenza delle autorità e degli Enti: Comune, ASL altrimenti essi stessi non possono aiutarci, perchè non sanno, voglio credere che non possano conoscere tutto, almeno non tutto quello che noi viviamo come disagio

11 commenti:

  1. Grazie Velio,la metafora che hai utilizzato è più efficace di tante parole, ricordiamolo: non usiamo come stalla il salotto buono!!! D'accordo anche sul fatto che non ci meritiamo governanti che abbiamo, ma come ha detto qualcuno ultimamente SIAMO NOI CHE PERMETTIAMO LORO DI GOVERNARE!

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  2. Gentile signor Velio, davvero lei ha conservato i programmi delle liste che si presentano alle elezioni? Complimenti! Se non le arreca troppo disturbo, mi piacerebbe venire a fotocopiarne alcuni pezzi, soprattutto quelli relativi all'amministrazione partecipata e al rinnovamento delle linee scolastiche!
    A presto, spero!

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  3. Non so cosa faccio non so cosa dico.
    Ma se questo blog fa titolo a "Parole Libere"..
    Possibile che la politica sia di soli pochi o comunque di chi ne ha le capacità di capirne qualcosa?
    Se la politica al giorno d'oggi è un campo vasto e, i sui limiti non si fermano di fronte al buon senso e, (se) ogni decisione importante dipende dalla politica, allora siamo messi proprio male.
    Ognuno di noi applica la politica che "vede" perfino all'interno delle proprie case.
    Non voglio immaginare il futuro ma sento l'esigenza di un profondo cambiamento nel presente.
    Perchè la politica decide per tutti di tutto ma però solo pochi possono prendere decisioni politichè?
    Il perchè non importa
    Se tutti i 4000 abitanti(levati gli anziani del ricovero e i bambini delle elementari) di Pitigliano, partecipassero attivamente alle decisioni politiche, vedrei solo vantaggi:
    -la maggior parte dei politici non avrebbbe più senso di esistere di conseguenza gli stipendi potrebbero essere usati per attività utili, formative, turistiche, di mantenimento del territorio..;
    -se l'unione fa la forza, le proposte di 2000 persone accrescerebbero le possibilità del paese stesso anzichè avere 100 persone coinvolte nei posti comunali che si assicurano esclusivamente il proprio interesse;
    ....

    Magari questo blog potrebbe diventare il "comune di Pitigliano" dove ognuno puo' venire e immettere proposte, discutere, confrontare opinioni, arrivare a dei compromessi.
    Potrebbe diventare una politica di coinvolgimento anzichè una politica(come è ora) che provoca in noi solo lamentele da bar!

    Ma tutto questo è utopico, fantasie di rivoluzione profonda, non solo nella politica intesa come governo di un paese, ma soprattutto, politica nelle "semplici" relazioni tra persone, mettendo da parte la nostra voglia di imporci sugli altri.
    Ancora più utopico

    Voglio fare un riferimento ad un sistema che va avanti, da all'incirca 20 anni, alla grande.

    E' un sistema utilizzato in informatica per portare avanti lo sviluppo di software(programmi)
    Open Source(Sorgente aperta):chiunque ne abbia le capacità puo' prendere parte allo sviluppo di software e quindi ne puo' conoscere i codici sorgenti dei software stessi.
    Questo è quello che non fa Microsoft di Bill Gates. Sviluppa software(sistemi operativi per PC per server ecc) e non da a nessuno la possibilità di conoscerne i codici sorgenti(in pratica c'è il Copyright)

    Il sistema open source permette anche di non pagarne l'acquisto perchè non c'è diritto di autore.

    Il sistema open source, coinvolgendo sempre più sviluppatori da ogni parte del mondo, ha contribbuito alla creazioni di prodotti(gratis) in ambito proffesionale, e non solo, molto più efficienti dei prodotti Microsoft(che si pagano)

    Il sistema va avanti grazie alla presenza, alle proposte di tutti.

    invito, per chi non lo conoscesse, a cercare su wikipedia
    "open source",
    "contenuto libero",
    "Copyright".

    Sento, in giro, tante persone che dicono la propria sulla politica. Perchè non mettere insieme tutte queste teste!!?

    La provocazione è implicita

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  4. aleggia un pensiero di Anarchia........... o sbaglio ?
    In un luogo dove il 32 % della popolazione non sa cosa sia un computer, che non legge i giornali, che si disinteressa di tutto mi sembra davvero una bella utopia, continua a sognare

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  5. Meglio l'utopia dell'arrendevolezza....!

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  6. ....è PROPRIO VERO CHE A VOLTE "DI LIBERTA SI MUORE"

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  7. ..capisco la diffidenza. pur capendo questa diffidenza mi sembra comunque che questa sociètà moderna occidentale sia un grande manicomio dove i più matti so quelli che stanno meglio.
    ..e se di "LIBERTA' SI MUORE"..meglio morire libero che represso da questa pazzia.

    cari anonimi: BUONA POLITICA

    federico

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  8. Sapete che da questo mese ha inizio il "SEMESTRE BIANCO"? Per i 6 mesi precedenti alle elezioni l'Amministrazione Comunale non può fare più iniziative alcune, solo portare a termine i progetti già finanziati... Ci renderemo conto della differenza??
    Qualcuno dice che questo è stato un LUSTRO BIANCO!!!

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  9. Alla fine mi chiedo? Che cosa dovrebbe fare "quella minoranza di cittadini consapevoli" come li chiama Velio, dovrebbero tradurre la propria consapevolezza in impegno concreto o abdicare ancora in nome di una mera contabilità?

    Io credo che sia arrivato il momento di rischiare per cambiare!

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  10. Cara Giovanna, credo proprio che questo momento sia arrivato.
    Si vocifera in giro che O.G.M. stia preparando una lista per presentarsi alle Comunali di Giugno.

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