sabato 14 maggio 2011
"L'emozione più forte di una passeggiata domenicale al Parco Manzi a Pitigliano, una escursione come tante in passato sotto il sole di maggio. Panorami già visti agli occhi di un pitiglianese, quando ecco che lo sguardo distratto cade su una targa esposta al centro di accoglienza del museo all'aperto. Una frase già sentita, ma che acquista una nuova luce nello smarrimento sociale dei giorni nostri:
- Onestà, onestà, onestà, e ancora onestà perchè questa è la vera cosa che oggi manca al mondo e intelligenza, ancora intelligenza e sempre intelligenza; il che significa prepararsi, riuscire sempre a comprendere....; il che significa sempre riuscire ad amare e... amore, amore -
La frase, è estrapolata dalla lettera del maestro Alberto Manzi ai suoi alunni di quinta nel momento di lasciarsi, alla fine del ciclo di studi.
Mi sorprendo a pensare il vero significato di queste parole senza tempo, semplici ma dure come macigni.
Voglio saperne di piu, ricerco in rete l'intera lettera del maestro Manzi. Mi emoziona leggerla e sentire sulla pelle un brivido, scorrendo le parole una ad una. Integro le informazioni con la visita alla mostra a Lui dedicata, organizzata dal nostro Istituto Comprensivo ed alla fine mi ritrovo preso per mano da un personaggio di enorme spessore e mi sento fiero che abbia avuto la voglia di impegnarsi anche per il nostro piccolo paese, forse ne aveva intravisto le potenzialita', nel suo splendido isolamento.
Quasi nessuno mette piu' questa voglia di fare, di porsi al servizio degli altri e penso....
Penso alle occasioni perse dalla comunità pitiglianese, a quello che poteva essere e che non è stato, negli anni di esperienza amministrativa del Sindaco Manzi e soprattutto alle fondamenta che si potevano costruire per sostenere lo sviluppo sociale e culturale del nuovo millennio e di cui ora sentiamo la mancanza.
Penso all' appoggio solo di facciata, alle belle parole dei politici solo di circostanza e al successivo ostruzionismo dell'apparato amministrativo, che il maestro Manzi ha dovuto subire. E' vero che non si trattava di un politico tradizionale, ma proprio per questo il valore aggiunto era il suo guardare lontano; come detto l'apparato comunale, i politici locali e diciamolo anche il maggior partito di sinistra di allora lo hanno boicottato, costringendolo ad una guerra di trincea, svilendo cosi' le potenzialità di un nuovo e diverso governo del fare.
Penso al mancato rinnovamento della classe politica locale, da allora sono sempre gli stessi, senza nuove idee, senza progetti.
Immobili, ma cosa peggiore autoreferenziali, in quanto non contano le idee, ma il pacchetto di voti che ognuno puo' vantare, di fatto escludono il confronto con la cittadinanza avendo la presunzione di conoscere ogni loro esigenza.
Il nome Manzi viene usato solo al bisogno, MAI che qualcuno ci ricordi con le sue parole semplici il suo vero pensiero di educatore, fatto di tolleranza, di comprensione, di partecipazione sociale, di intelligenza, ma soprattutto nessuno che ne abbia fatto tesoro nella pratica quotidiana.
Troppo ostico il confronto con il suo pensiero, meglio rimanere nella mediocrità dei nostri giorni, senza confrontarsi con il mondo che cambia".
A questo punto sarebbe troppo facile polemizzare sulle vicende accadute in questi ultimi mesi e noi non lo faremo.
E' certo, ed è ovvio che OGM non può e non vuole appropriarsi del pensiero del maestro Manzi, possiamo però riflettere insieme a voi, amici lettori sulla sua esperienza, sul significato moderno del suo voler comprendere gli altri senza sentirsi un gradino piu' in alto, sulla capacità che aveva di prendere per mano per fare insieme un percorso.......
Noi cittadini pitiglianesi, dobbiamo ritornare a considerare quei valori, come tipici,fondamentali e fondanti di una societa'; ritrovarsi su concetti semplici che la politica tradizionale ormai non riesce piu' a rappresentare, a pretendere di essere noi stessi, a non farsi addomesticare e plagiare, ad essere padroni del nostro senso critico e civico, dobbiamo smettere di farci promettere come gentile concessione, quello che e' un nostro diritto, ma dobbiamo anche impegnarci e partecipare alla costruzione del futuro.
La mostra organizzata dal Centro Alberto Manzi e dall'Istituto Comprensivo di Pitigliano, dedicata al maestro, alla figura di educatore è stata l'occasione, per i giovani, di conoscere un uomo che ha vissuto con intelligenza, coraggio e curiosità, per noi che l'abbiamo conosciuto l'occasione di capire, finalmente, e riflettere.
In queste settimane è in corso la raccolta firme da parte del MovimentoCinqueStelle Pitigliano per sostenere iniziative a ricordo del maestro Manzi, invitiamo tutti a firmare.
Vi invitiamo anche a trovare 5 minuti di tempo per leggere la lettera prima citata e riflettere sulle occasioni perse, non con rassegnazione, ma con ritrovato ottimismo perché " NON E' MAI TROPPO TARDI....." per cambiare.
Per saperne di più: http://www.centroalbertomanzi.it
la lettera: http://www.garito.it/areastud/selezione_tesine_tec0506/di-matteo-gianmaria.pdf
- Onestà, onestà, onestà, e ancora onestà perchè questa è la vera cosa che oggi manca al mondo e intelligenza, ancora intelligenza e sempre intelligenza; il che significa prepararsi, riuscire sempre a comprendere....; il che significa sempre riuscire ad amare e... amore, amore -
La frase, è estrapolata dalla lettera del maestro Alberto Manzi ai suoi alunni di quinta nel momento di lasciarsi, alla fine del ciclo di studi.
Mi sorprendo a pensare il vero significato di queste parole senza tempo, semplici ma dure come macigni.
Voglio saperne di piu, ricerco in rete l'intera lettera del maestro Manzi. Mi emoziona leggerla e sentire sulla pelle un brivido, scorrendo le parole una ad una. Integro le informazioni con la visita alla mostra a Lui dedicata, organizzata dal nostro Istituto Comprensivo ed alla fine mi ritrovo preso per mano da un personaggio di enorme spessore e mi sento fiero che abbia avuto la voglia di impegnarsi anche per il nostro piccolo paese, forse ne aveva intravisto le potenzialita', nel suo splendido isolamento.
Quasi nessuno mette piu' questa voglia di fare, di porsi al servizio degli altri e penso....
Penso alle occasioni perse dalla comunità pitiglianese, a quello che poteva essere e che non è stato, negli anni di esperienza amministrativa del Sindaco Manzi e soprattutto alle fondamenta che si potevano costruire per sostenere lo sviluppo sociale e culturale del nuovo millennio e di cui ora sentiamo la mancanza.
Penso all' appoggio solo di facciata, alle belle parole dei politici solo di circostanza e al successivo ostruzionismo dell'apparato amministrativo, che il maestro Manzi ha dovuto subire. E' vero che non si trattava di un politico tradizionale, ma proprio per questo il valore aggiunto era il suo guardare lontano; come detto l'apparato comunale, i politici locali e diciamolo anche il maggior partito di sinistra di allora lo hanno boicottato, costringendolo ad una guerra di trincea, svilendo cosi' le potenzialità di un nuovo e diverso governo del fare.
Penso al mancato rinnovamento della classe politica locale, da allora sono sempre gli stessi, senza nuove idee, senza progetti.
Immobili, ma cosa peggiore autoreferenziali, in quanto non contano le idee, ma il pacchetto di voti che ognuno puo' vantare, di fatto escludono il confronto con la cittadinanza avendo la presunzione di conoscere ogni loro esigenza.
Il nome Manzi viene usato solo al bisogno, MAI che qualcuno ci ricordi con le sue parole semplici il suo vero pensiero di educatore, fatto di tolleranza, di comprensione, di partecipazione sociale, di intelligenza, ma soprattutto nessuno che ne abbia fatto tesoro nella pratica quotidiana.
Troppo ostico il confronto con il suo pensiero, meglio rimanere nella mediocrità dei nostri giorni, senza confrontarsi con il mondo che cambia".
A questo punto sarebbe troppo facile polemizzare sulle vicende accadute in questi ultimi mesi e noi non lo faremo.
E' certo, ed è ovvio che OGM non può e non vuole appropriarsi del pensiero del maestro Manzi, possiamo però riflettere insieme a voi, amici lettori sulla sua esperienza, sul significato moderno del suo voler comprendere gli altri senza sentirsi un gradino piu' in alto, sulla capacità che aveva di prendere per mano per fare insieme un percorso.......
Noi cittadini pitiglianesi, dobbiamo ritornare a considerare quei valori, come tipici,fondamentali e fondanti di una societa'; ritrovarsi su concetti semplici che la politica tradizionale ormai non riesce piu' a rappresentare, a pretendere di essere noi stessi, a non farsi addomesticare e plagiare, ad essere padroni del nostro senso critico e civico, dobbiamo smettere di farci promettere come gentile concessione, quello che e' un nostro diritto, ma dobbiamo anche impegnarci e partecipare alla costruzione del futuro.
La mostra organizzata dal Centro Alberto Manzi e dall'Istituto Comprensivo di Pitigliano, dedicata al maestro, alla figura di educatore è stata l'occasione, per i giovani, di conoscere un uomo che ha vissuto con intelligenza, coraggio e curiosità, per noi che l'abbiamo conosciuto l'occasione di capire, finalmente, e riflettere.
In queste settimane è in corso la raccolta firme da parte del MovimentoCinqueStelle Pitigliano per sostenere iniziative a ricordo del maestro Manzi, invitiamo tutti a firmare.
Vi invitiamo anche a trovare 5 minuti di tempo per leggere la lettera prima citata e riflettere sulle occasioni perse, non con rassegnazione, ma con ritrovato ottimismo perché " NON E' MAI TROPPO TARDI....." per cambiare.
Per saperne di più: http://www.centroalbertomanzi.it
la lettera: http://www.garito.it/areastud/selezione_tesine_tec0506/di-matteo-gianmaria.pdf
La Mostra "Alberto Manzi: storia di un maestro" si è svolta a Pitigliano - Scuola Secondaria di I grado - dal 6 al 12 Maggio
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