giovedì 24 febbraio 2011
L'Ospedale Petruccioli di Pitigliano è il primo Ospedale di Medicina Integrata in Italia, e da questa mattina 23 febbraio 2001, gli ambulatori di Omeopatia e Agopuntura sono in attività.
Grazie ad una telefonata fatta al CUP lunedì mattina, sappiamo che l'ambulatorio è aperto tutti i mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 poi riapre alle 14 fino alle 16,
i servizi attivati sono per adesso Omeopatia e Agopuntura, ma verranno presto incrementati con la Fitoterapia e discipline bio naturali come yoga, shiatsu e suono-terapia.
L’offerta sanitaria integrata sarà di libera scelta per i cittadini che vorranno avvalersene, sia in corsia che nei servizi ambulatoriali.
L’ospedale di Pitigliano avrà anche una funzione pedagogica, qui nascerà il Primo Centro di Formazione per medici esperti in Medicine Complementari, e la Biblioteca Internazione in Internet, sarà la prima biblioteca italiana dedicata alle medicine complementari.
Questo progetto voluto dalle Regione Toscana e realizzato in collaborazione con la Asl 9, rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio sia perché consente l’accesso alle medicine non convenzionali attraverso il servizio pubblico e amplia e migliora di fatto l’offerta sanitaria dell’area, sia per le ricadute che potrà avere in termini economici, derivanti dall’interesse dei tantissimi che sia in Italia che all’estero preferiscono la medicina integrata:
Pitigliano potrebbe diventare un centro riconosciuto a livello internazionale dove l’offerta sanitaria di qualità si integra con il termalismo, ed un offerta turistica di grande interesse.
"E’ un’opportunità straordinaria per il nostro territorio — ha detto il sindaco Dino Seccarecci — oltre ad aumentare l’offerta sanitaria per i cittadini, rappresenta anche il veicolo di chiare opportunità economiche".
Alla straordinarietà e dalle potenzialità di quanto si sta attuando a Pitigliano, riconosciuto anche dai nostri Amministratori, fa da contorno…IL SILENZIO.
Non un avviso, non una locandina, niente sul sito del Comune, dove si informano i cittadini del carnevale (giusto) ma non dell’Ospedale, non un’assemblea pubblica dove si spiega di che cosa si tratta, dell’apertura e delle modalità di accesso.
Quello del silenzio è l’atteggiamento ricorrente, il 16 marzo 2010 al teatro Salvini viene presentato il progetto durante un Convegno dal titolo
“L’Ospedale di Pitigliano: Primo polo di Medicina Integrata in Italia”, partecipano Jacopo Fò, la moglie di Tiziano Terzani ed altri,
il Comune fa affiggere le locandine in tutta fretta la mattina stessa del convegno,
nessuno lo sapeva.
Il 6 dicembre 2011 arriva la delegazione di Universitari Cinesi, tra cui il Preside della Facoltà di Medicina cinese dell’Università di Pechino, ANCORA SILENZIO.
Sicuramente è stato un incontro istituzionale, ma informare la popolazione dell’evento avrebbe contribuito a creare attenzione e interesse e la percezione che il progetto si stava attuando.
Il progetto parte in forma sperimentale per 2 anni, le voci a Pitigliano riferiscono che non sia “gradito” da una parte del personale dell’Ospedale (ovviamente è da verificare) e che questa posizione raccolga l’approvazione del locale PD, e di chi sa quali altri schieramenti politici…
E se quella del SILENZIO fosse una STRATEGIA?
Grazie ad una telefonata fatta al CUP lunedì mattina, sappiamo che l'ambulatorio è aperto tutti i mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 poi riapre alle 14 fino alle 16,
i servizi attivati sono per adesso Omeopatia e Agopuntura, ma verranno presto incrementati con la Fitoterapia e discipline bio naturali come yoga, shiatsu e suono-terapia.
L’offerta sanitaria integrata sarà di libera scelta per i cittadini che vorranno avvalersene, sia in corsia che nei servizi ambulatoriali.
L’ospedale di Pitigliano avrà anche una funzione pedagogica, qui nascerà il Primo Centro di Formazione per medici esperti in Medicine Complementari, e la Biblioteca Internazione in Internet, sarà la prima biblioteca italiana dedicata alle medicine complementari.
Questo progetto voluto dalle Regione Toscana e realizzato in collaborazione con la Asl 9, rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio sia perché consente l’accesso alle medicine non convenzionali attraverso il servizio pubblico e amplia e migliora di fatto l’offerta sanitaria dell’area, sia per le ricadute che potrà avere in termini economici, derivanti dall’interesse dei tantissimi che sia in Italia che all’estero preferiscono la medicina integrata:
Pitigliano potrebbe diventare un centro riconosciuto a livello internazionale dove l’offerta sanitaria di qualità si integra con il termalismo, ed un offerta turistica di grande interesse.
"E’ un’opportunità straordinaria per il nostro territorio — ha detto il sindaco Dino Seccarecci — oltre ad aumentare l’offerta sanitaria per i cittadini, rappresenta anche il veicolo di chiare opportunità economiche".
Alla straordinarietà e dalle potenzialità di quanto si sta attuando a Pitigliano, riconosciuto anche dai nostri Amministratori, fa da contorno…IL SILENZIO.
Non un avviso, non una locandina, niente sul sito del Comune, dove si informano i cittadini del carnevale (giusto) ma non dell’Ospedale, non un’assemblea pubblica dove si spiega di che cosa si tratta, dell’apertura e delle modalità di accesso.
Quello del silenzio è l’atteggiamento ricorrente, il 16 marzo 2010 al teatro Salvini viene presentato il progetto durante un Convegno dal titolo
“L’Ospedale di Pitigliano: Primo polo di Medicina Integrata in Italia”, partecipano Jacopo Fò, la moglie di Tiziano Terzani ed altri,
il Comune fa affiggere le locandine in tutta fretta la mattina stessa del convegno,
nessuno lo sapeva.
Il 6 dicembre 2011 arriva la delegazione di Universitari Cinesi, tra cui il Preside della Facoltà di Medicina cinese dell’Università di Pechino, ANCORA SILENZIO.
Sicuramente è stato un incontro istituzionale, ma informare la popolazione dell’evento avrebbe contribuito a creare attenzione e interesse e la percezione che il progetto si stava attuando.
Il progetto parte in forma sperimentale per 2 anni, le voci a Pitigliano riferiscono che non sia “gradito” da una parte del personale dell’Ospedale (ovviamente è da verificare) e che questa posizione raccolga l’approvazione del locale PD, e di chi sa quali altri schieramenti politici…
E se quella del SILENZIO fosse una STRATEGIA?
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