venerdì 7 ottobre 2011

Il Dna di Emilio Fede


mercoledì 12 gennaio 2011






Siamo un gruppo di persone che parlando ha scoperto di avere un sentimento comune:
La nostalgia


La nostalgia della libertà di esprimersi.

Siamo certi che molta gente che come noi vive a Pitigliano,
ha lo stesso sentimento e magari  in mente le nostre stesse domande:



Perchè vivendo qui non è d'uso parlare liberamente su ciò che funziona e ciò che non funziona in paese?
Perchè si avverte nell'aria questa  STRANA PAURA  di esporsi e nessuno chiede informazioni a chi  è preposto e pagato per fornirle ?
Perchè a Pitigliano nei luoghi dove si può democraticamente discutere in realtà  viene negato lo spazio al dissenso e alla diversità di pensiero?
Perchè qui da noi la regola implicita, quella che ci garantisce una tranquilla sopravvivenza, è tacere ?

Le spiegazioni del fenomeno ormai Sociale potrebbero essere :
Noi gente del popolo abbiamo casualmente lo stesso DNA di Emilio Fede
Noi gente del popolo abbiamo paura di subire ricatti personali parlando,  così abbiamo imparato l'omertà.
Noi gente del popolo abbiamo subito trasformazioni dovute a variazioni  Geofisiche :
La nebbia della Maremma insieme a frammenti del  tufo si è spalmata abbondantemente sui nostri neuroni e li ha paralizzati.

Per verificare quanti sono in paese i " Nostalgici della libertà"  abbiamo creato questo Blog.
Qui, anche chi vuole mantenere l'anonimato può scrivere ed esprimere liberamente il proprio pensiero.
I commenti sul nostro blog non vengono filtrati proprio per essere liberi, chiediamo a tutti  di mantenere rigorosamente le regole  che ci uniscono, quelle del rispetto e della democrazia.
Adesso, 
se hai qualcosa da dire, se hai ancora neuroni  attivi, scrivi  quello che pensi e commenta le domande e
le affermazioni,  anzi ponile  tu senza farti prendere dalla solita paura paralizzante.
Qualcuno prima o poi dovrà democraticamente risponderci
Tutti possiamo fare qualcosa per cambiare l'aria di questo posto, dipende solo da noi.

21 commenti:


Domenico ha detto...
Pensavo di essere solo a sentire la mancanza della libertà di esprimersi e di un confronto aperto con l'Amministrazione di Pitigliano, senza dover chiedere troppo spesso DISTURBO . Ben venga uno spazio dove liberi cittadini possano scambiarsi opinioni e magari riuscire ad avere delle risposte. Vi seguiro'.
blogger ha detto...
Ciao Domenico, hai ragione,l'isolamento ci depriva di vitalità. Prendiamoci insieme lo spazio necessario. Grazie per volerci seguire!
Anonimo ha detto...
Ben detto.Forza uomini e donne di Pitigliano scuotiamoci dal torpore in cui chi ci comanda, ci ha tenuto per decenni. Confrontiamoci sul nostro futuro,cerchiamo di farci sentire, perche' le cose che non vanno sono tante. Forza!!!!!! gens petilia
Anonimo ha detto...
credo molto in questa iniziativa...speriamo non si riveli un bidone come le altre... è venuto il momento di uscire allo scoperto!!!
Walk ha detto...
E' l'ora di mandare a casa chi ci governa, e quanti nelle loro logge partitiche non ascoltano il popolo, è l'ora di finirla con gli aiuti a parenti, cupole, e portatori insani di voti è tempo di cambiamento di far tornare la gente a confrontarsi su scelte che li riguardano e i pitiglianesi "in fuga" al ritorno alla terra natia, dandogli la possibilità di vivere, creando posti di lavoro, servizi, piani strutturali, edili, artigianato, agricoltura e tutto ciò che manca in questo paese dimenticato per la perdita del buon senso, del dovere verso i cittadini, dell'amore verso questa terra. RICORDATEVI NOI CITTADINI SIAMO I VOSTRI DATORI DI LAVORO!!!
lo straniero ha detto...
finalmente c'è un posto anche per noi nostalgici!! complimenti per l'iniziativa, vi seguirò! ps: è tutta colpa del tufo....
Anonimo ha detto...
per il secondo anonimo: se credi nell'iniziativa, perchè dovrebbe rivelarsi in un bidone come le altre? O ANCHE NO.....
Renegade ha detto...
Noto con piacere che all'alba del nuovo anno,finalmente ci sia uno scuotimento e un piccolo terremoto comune,segno che alcune delle nuove generazioni finalmente "nn ci stiano" ai parametri preimpostati che in alcuni decenni affliggono il mio lontano paesello;Molto ci sarebbe da dire e da fare,ma,ritengo che in prima analisi ci sia innanzitutto da studiare e valutare le cause e le storiche motivazioni che hanno portato a queste problematiche!Dico ciò,perchè solo la piena consapevolezza può innescare la miccia per nuovi e positivi cambiamenti.Purtroppo fino ad oggi,alcune caste hanno governato il nostro paese,ma non credo che siano gli unici responsabili,molto è stato agevolato da persone remissive e compiacenti,le quali tacendo o appoggiando amici degli amici,si sono resi partecipi di inghippi,accordi sottobanco,lobby,consociazioni di pensiero e altre azioni negative....Al solo scopo di ottenere briciole di gloria,un posto al sole o peggio, di lavoro....Purtroppo questo circolo vizioso ha portato nel proseguimento degli anni,ad un vero e proprio cartello,recando danni economici e sociali,morali e pubblici,intaccando le colonne portanti di economia e svilluppo,uniche del nostro paese,quali agricoltura,artigianato,turismo.Naturalmente il prezzo più alto viene pagato dalle nuove generazioni,man mano che crescono,nn trovando terreno fertile per nessuna iniziativa,anzi a volte nn trovando proprio terreno....Da qui la drastica decicisione di andarsene...Mi auguro che questa ed altre iniziative proseguano,tornerò a scrivere...
studiomaremma ha detto...
Complimenti ragazzi! mi fa davvero piacere questo movimento d'opinione libero e spero apolitico, sì perché il male è proprio lì che si annida, fra promesse e impotenza congenita contro il potere, ma attenzione il potere teme moltissimo i giovani intraprendenti, basta guardare chi fa strada in politica locale dovunque non solo a Pitigliano. Sono facce scaltre solo quelle degli "inquadrati" gli altri sono bravi e adatti solo se tacciono con facilità. Se vi posso aiutare con il sito 0564news.it sono a disposizione, scrivete su FB o al mio indirizzo privato. ciao in bocca al lupo
Vincenzo ha detto...
Erroneamente avevo pensato che l'iniziativa di questo blog fosse di "un unico pitiglianese ventenne", andando avanti con la lettura noto che l'iniziativa è invece di un "gruppo". Avendo auspicato, nel mio precedente intervento su "Parole in libertà", la libertà di questo blog da influenze "partitiche", è nata pressante in me la domanda:" ma chi sono questi ragazzi?". Non riuscendo a darmi risposte e confidando nella piena libertà e responsabilità degli autori, giro a voi la domanda: "Chi siete?". Grazie per le risposte che vorrete darmi
Daniele ha detto...
Scusami ma non resisto...tu parli di "STRANA PAURA di esporsi" e propio tu scrivi queste cose senza rilevarti? Mi pare che cominciamo col piede sbagliato, in quanto cominciare con una contraddizione non è il massimo. Inoltre, mi spieghi chi sono le persone che hanno a carico il deplorevole atto di "negare il dissenso e la diversità di pensiero"?
Aretha ha detto...
Quale STRANA PAURA c'è dietro la necessità di sapere assieme a chi mi trovo prima di sentirmi LIBERA/O di esprimermi. Mi pare che qui non si parta con il piede sbagliato, ma con un PIEDE NUOVO, si tenta di scavalcare la consueto e paesana PRUDENZA, che porta a comunicare SOLO in CONTESTI SICURI E RICONOSCIBILI. Ma ce lo abbiamo il CORAGGIO a ragionare sulle "cose"?? a far lo sforzo di non chiederci chi c'è dietro, ma portare IDEE? Il valore e la novità potrebbero essere proprio qui: concentriamoci LIBERA-MENTE sulle PAROLE.
Velio Piccolo ha detto...
Complimenti per aver cancellato il mio commento poco dopo la pubblicazione:ottimo esempio di coerenza con quanto pretendete di affermare (a chiacchiere...).Vi prego di cancellarmi dalla vostra mailing list.Grazie
giovanna ha detto...
sono felice che si sia costituito un gruppo capace di esprimere dissenso e opinioni costruttive, non vivo a Pitigliano ma a Sorano, e la situazione è la stessa. Ho tentato per anni di dire, di fare, e poichè provengo da fuori, non ho mai avuto paura di espormi e mai ne avrò. Il risultato è quello riscontrato da voi, immobilismo, poche persone che gestiscono la politica e che alle varie riunioni partitiche si chiedono con una faccia di bronzo "perchè i giovani non amano la politica ". Gia ! chissà perchè. Proviamo a dargli qualche risposta e vediamo se conbacia con le vostre opinioni. -perchè non si sentono accolti -perchè non sono ascoltati -perchè vengono sempre definiti come incapaci di valutare, di pensare, solo predisposti all'ozio -perchè in questa terra ci sono settori diversi che non comunicano, vecchi, giovani, donne, bambini, che non hanno dialogo fra loro, mondi diversi perchè come ha detto qualcuno di voi i politici, o meglio quasi tutti coloro che credono di fare politica, fanno in realtà un esercizio del microscopico potere che il territorio offre. Questi sono alcuni perchè che ho individuato io che un poco di politica qui ho fatto e dalla quale sono fuggita a gambe levate. Spero vivamente di poter continuare a dialogare con voi anche se non sono Pitiglianese. Continuate così, chissà che non si crei una futura classe dirigente di questi territori disposta a lavorare davvero per il territorio e non per se stessi. Vorrei consigliare la lettura di un libro che è molto istruttiva e che dovrebbero leggere tuttI sindaci MARIO CALABRESI LA FORTUNA NON ESISTE MONDADORI
Walk ha detto...
In risposta a Velio Piccolo Parole Libere non filtra e tantomeno cancella i post dei suoi lettori, proprio per distinguersi dalla massa di opinionisti. Il suo post originale non è qui ma lo può ancora leggere nella pagina "La libertà di esprimersi" datato 25 gennaio 2011 1:15 (5°commento. Per facilitare la sua ricerca le inseriamo il link diretto alla pagina in questione http://parolelibere-blogger.blogspot.com/2011/01/la-liberta-di-esprimersi.html siamo pronti a cancellare la sua mail, ma si renderà conto che è stato solo un disguido.
blogger ha detto...
Sig. Piccolo Velio stia tranquillo, nessuno ha cancellato il suo precedente commento , solo che Lei lo aveva inserito nel post di "LA LIBERTA' DI ESPRIMERSI" e lì lo trova acora al suo posto. La prego di volerci ancora seguire e darci fiducia.
Aretha ha detto...
Il commento di Giovanna mi è piaciuto davvero tanto. Mi piace perchè è lo sguardo disincantato e lucido di chi non è del paese, ma ha scelto il paese quale luogo per vivere. Immagino sia venuta a Sorano incantata dai luoghi e dalla sensazione di essere a "casa": il paese piccolo, la vicinanza e l'attenzione delle persone, la dimensione umana, la facilità dell'incontro e della conversazione...Un patrimonio da salvaguardare, perchè la ricchezza dei piccoli centri è proprio la dimensione umana, il valore aggiunto è dato dallo stile di vita, dalla vicinanza con il governo della città, dalla prossimità della richiesta con il "servizio". Poi dopo un po' di tempo ti rendi conto che non è così, ti rendi conto che il progressivo impoverimento culturale, sociale ed economico dei nostri paesi é dato, paradossalmente, dalla distanza. La distanza di chi amministra dalla gente, la distanza di chi fa politica dalla verità, la distanza del cittadino dalle scelte fatte, la distanza dei cittadini tra loro, che non riescono a parlare con una sola voce e farsi sentire. Lo sguardo obiettivo di Giovanna e di chi ha scelto di vivere nei nostri paesi, aiuta a guardarci con altri occhi e a comprendere meglio.
Anonimo ha detto...
Grazie Aretha, quello che dici sulle mie scelte è la verità, è proprio andata così, ero stanca della città della competizione continua e spietata, del caos cittadino ed ingenuamente credevo di trovare in Sorano ciò che avevo lasciato da bambina nel mio paese di origine, Perosa Argentina (TO). Ciò che mi fa rimanere qui è la consapevolezza che questo territorio ha un potenziale incredibile. Peccato che chi amministra questi comuni non sia in grado di captarlo e quindi di sviluppare qualcosa di nuovo. Ho una discreta conoscenza della Francia, io questo territorio lo vedo cosparso di campi di lavanda, di piante officinali, di vigneti, di orti biologici, di allevamenti di oche, anatre, di coltivazioni di frutti di bosco...vero, sembra la descrizione del giardino dell'Eden , ma questo può essere l'Eden.Capisco quei giovani che hanno il diploma di ragioniere, però nella vita tutto può cambiare, io sono diplomata in Costume teatrale, scenografia e storia del costume, eppure ho lavorato anni in pubblicità e poi in editoria, oggi coltivo il mio piccolo orto biologico, cerco i frutti antichi e dimenticati e provo a ricreare una dimensione umana, in sintesi cerco di accogliere i suggerimenti che mi dà il territorio. Vorrei che si riuscisse a creare un gruppo di giovani, e anche non, che provi a dare questa dimensione al nostro territorio, per alcuni nativo per altri di scelta di vita. Buona giornata a tutti
Anonimo ha detto...
Bellissimo quest'ultimo commento. Diamoci una svegliata un pò tutti: se gli altri non sanno valorizzare il territorio e non sanno dare i giusti spazi alle persone, dovremmo essere noi più propositivi, più aperti con chi ci sta accanto, saper accogliere le novità e trasformarle in risorse per il paese. Facciamo chiacchiere si, ma muoviamoci per renderle concrete. Occorre far sentire la nostra voce? Facciamolo: basta solo volerlo fare. Ho letto nel blog che chi ci guida non ci segue o è "distratto".... ma noi dove siamo per dargli una tiratina di orecchie? Facile criticare l'operato degli altri senza neanche provare a far rispettare i propri diritti. A volte convengo con chi dice: "Ogni popolo ha quello che si merita...." E su questo vi invito a riflettere. Grazie. Buona serata
OGM ha detto...
Rispondo all'ultimo commento. Ti ringrazio per l'invito a riflettere. Riflettendo, credo che l'impegno di creare uno spazio democratico, fino ad oggi inestente, dove i cittadini possono confrontarsi, commentare gli eventi, discutere liberamente, sia in questa realtà, già una grande conquista ed una crescita collettiva. Sappiamo tutti che, più si cresce è più si cambia, perchè nel processo di crescita diventano più chiari e definiti doveri che abbiamo rispetto agli altri, ma anche i diritti che ci appartengono. Ciao, grazie e buona serata anche a te!
giovanna reghin ha detto...
Ho letto solo oggi i commenti alle mie considerazioni, vorrei solo dire ad anonimo che personalmente ci ho provato e provo sempre a proporre a coloro che ci governano, sia a livello comunale che provinciale, ho cercato di fare proposte concrete con le varie associazioni di categoria, con la cittadinanza..... su tutti i temi possibili. Il punto è che poi non ti ascoltano, le ultime classi politiche sono talmente prese da se stesse e dalla frenesia del voto del consenso, che si perdono il consenso di coloro che propongono dal basso. Non esiste l'ascolto attento e disinteressato politicamente,vorrei che si riuscisse a comporre un comitato di cittadini che si ponga come fine quello di fare proposte per il nostro comune territorio. Proposte sensate e costruttive, fattibili e non utopistiche. Il mondo gira veloce, non c'è più tempo per le sole ciacchiere. Proposta a tutti : perchè non ci si incontra per parlarne a voce e per vedere cosa è possibile fare in concreto ? Spero mi rispondiate.

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